Attualità

Donne vittime di violenza domestica, in arrivo borse lavoro e contributi per l’affitto

La Redazione
Borse lavoro e contributi per l'affitto per le donne vittime di violenza domestica
Le erogheranno i Comuni del Piano di zona ambito 3: Corato (Comune capofila), Terlizzi e Ruvo. L'ammontare della borsa non potrà superare i 450 euro al mese, quelli per il contributo canone di locazione 350 euro, sempre mensili
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Grazie a finanziamenti regionali e ministeriali (21.102,32 euro), i Comuni del Piano di zona ambito 3 – Corato (Comune capofila), Terlizzi e Ruvo di Puglia – potranno concedere borse lavoro e contributi per il canone di locazione alle donne vittime di violenza domestica prese in carico dai Servizi Sociali.

Come funziona
Ciascun settore dei Servizi sociali dei Comuni dell’ambito potrà presentare uno o più Pid – Progetti individualizzati delle donne – elaborati su richiesta delle vittime di violenza domestica e in collaborazione con il Centro antiviolenza “Riscoprirsi” che supporterà la persona abusata per accedere al finanziamento.

Tutti i Pid saranno poi valutati e ammessi dall’equipe d’ambito “abuso e maltrattamento” che darà priorità, nel caso in cui le risorse richieste siano superiori a quelle stanziate, ai soggetti che presentano particolari caratteristiche come l’alto rischio di recidiva o di morte, la presenza di minori e la situazione economica, familiare e sociale. Nel caso in cui il Comune non utilizzi tutte le risorse finanziate, queste potranno usarle per prorogare i Pid, assegnarli ad altre utenti o attivare nuovi Pid. Il Comune potrà anche coprire parte delle spese con risorse proprie qualora il finanziamento regionale non sia sufficiente.

Cos’è la borsa lavoro
La borsa lavoro è uno strumento lavorativo teso ad agevolare l’inserimento nel mondo del lavoro. Tra l’azienda o l’ospitante del borsista non c’è nessun rapporto di lavoro dipendente, ma è chi eroga la borsa lavoro a retribuire il borsista, ovvero i Comuni dell’ambito territoriale sociale. In questo caso la borsa lavoro potrà avere una durata minima di sei mesi e non potrà superare un anno. L’ammontare della borsa non potrà superare i 450 euro mensili. L’individuazione delle aziende ospitanti del tirocinio finanziato dalla borsa lavoro, spetterà ai Centri per l’Impiego.

Contributo per canone di locazione
Oltre alle borse lavoro è possibile richiedere un contributo sull’affitto per quelle donne che abbiano espresso la volontà di allontanarsi dall’abitazione di residenza dove si è perpetuata la violenza subita. Il contributo mensile ammonterà massimo a 350 euro e sarà erogato per un periodo compreso tra i 6 e i 15 mesi. Anche in questo caso il Comune potrà “aiutare” a pagare l’affitto qualora le risorse stanziate non riuscissero a coprire la totalità dei costi.

martedì 21 Maggio 2019

(modifica il 21 Luglio 2022, 18:51)

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salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
4 anni fa

Tutte le iniziative per aiutare qualcuno in difficoltà sono ben viste. Ma da anni si preferisce aiutare le vittime di un problema sociale, piuttosto che combattere il problema sociale stesso. E' infatti più facile (e talvolta più conveniente) creare centri o istituzioni che vadano in soccorso di alcolisti, drogati, fumatori, ludo dipendenti, vessati, vittime di bullismo, emarginati, che tentare di estirpare i motivi per i quali tali problemi esistono. Quest'ultimo impegno si trasforma infatti in una opposizione ad un certo tipo di politica fallimentare in campo sociale, e quando si parla di impegno politico intelligente, allora crolla il castello di carte, fondato sull'impreparazione e i pressappochismo di chi sta al potere e di chi ce lo manda.

Angela  Mazzilli  Ventura-Corato
Angela Mazzilli Ventura-Corato
4 anni fa

“Borse lavoro…contributi per l'affitto ??? ” Misure che vanno bene, ma mai quanto pene molto severe, tipo qualche DECENNIO di carcere a chi picchia una donna, o ne annienta la dignità e l'autostima…