Domani, 25 aprile, ricorre la “Festa della Liberazione”.
«Un giorno significativo per la Storia d’Italia liberata dal nazifascismo e da ogni forma di violenza» scrive il commissario prefettizio, Rossana Riflesso. «Ed è in questo ricordo che le future generazioni devono crescere invocando quelli che sono i principi di libertà e democrazia che mai dovrebbero venire a mancare in uno Stato consapevoli inoltre che, molte vite sono state sacrificate per raggiungere questo esito. L’esortazione che vorrei rivolgere a tutti è quella che in questa giornata sia messo da parte qualsiasi tipo di divisione religiosa, politica, sociale per sentirci uniti nella difesa di quei valori di libertà e pace».
Il programma delle celebrazioni in città inizia alle 9.30 di domani con il raduno delle autorità, dei rappresentanti delle associazioni e dei partecipanti presso il chiostro del Palazzo di Città. Alle 9.50 schieramento delle bandiere, labari e stendardi in piazza Matteotti. Alle 10 verrà deposta una corona di alloro al Milite Ignoto. Al termine si svolgerà la sfilata del gonfalone della Città di Corato, dei labari, colonnelle, stendardi e bandiere delle associazioni combattentistiche e d’Arma lungo corso Cavour fino a a piazza Vittorio Emanuele. In questa stessa piazza, alle 10.30 alzabandiera e deposizione corona di alloro monumento ai Caduti.
La commissaria Riflesso ha detto una cosa giusta: “…in uno Stato…”. Ma quando, nella concezione ormai consolidata, l'individuo viene prima dello Stato e non viceversa, quelle parole diventano retorica…