Attualità

A Carnevale solo coriandoli. Vietate bombolette e spray al peperoncino

La Redazione
Vietate le bombolette spray
Sono i provvedimenti emanati dal commissario prefettizio, Rossana Riflesso, in occasione delle sfilate del 3 e 5 marzo
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Divieto di utilizzo di bombolette e spray al peperoncino e stop alla vendita di bevande contenute in bottiglie di vetro e lattine. Sono i provvedimenti emanati dal commissario prefettizio, Rossana Riflesso, in occasione delle sfilate del Carnevale coratino previste per il 3 e 5 marzo.

«In occasione del periodo di Carnevale in generale e dello svolgimento della sfilata dei gruppi mascherati lungo i Corsi cittadini in particolare – si legge nell’ordinanza – è ricorrente l’utilizzo sconsiderato ed improprio di spray schiumogeni, di sostanze o materiale imbrattante o colorante, ed oggetti che mettono a rischio la pubblica incolumità e il pubblico decoro. L’uso di siffatte bombolette spray, atte a spruzzare liquidi o sostanze schiumogene o di altra consistenza o oggetti, può provocare danni diretti ed indiretti alla salute dell’uomo, alla sua integrità fisica ed all’ambiente circostante, dando peraltro origine a reazioni, diverbi e comportamenti anche rissosi che, oltre ad incidere negativamente sull’aspetto dell’ordine e della sicurezza pubblica, possono seriamente compromettere l’ordinato e regolare svolgimento delle manifestazioni incluse nel programma del Carnevale Coratino.

L’irresponsabile abbandono sul suolo pubblico dei contenitori metallici delle suindicate sostanze schiumogene e coloranti, ed il loro uso improprio, costituisce un pericolo per la circolazione dei pedoni, nonché determina un insozzamento di strade, di monumenti, di arredi urbani, di abitazioni, di vetrine espositive di esercizi commerciali e di luoghi aperti al pubblico, provocando così condizioni contrarie alle norme sulla pubblica igiene e sul decoro urbano».

Per questi motivi nei giorni 3 e 5 marzo è disposto il divieto di uso e di utilizzo in pubblico di bombolette spray schiumogene, spray urticanti e di altri prodotti similari atti all’imbrattamento di persone o di cose. È consentito esclusivamente l’utilizzo di coriandoli.

Il divieto è in vigore in concomitanza con le sfilate dei gruppi mascherati e dei carri allegorici o di altri spettacoli di intrattenimento, relativamente all’area in cui si svolgono, ovvero via Mangilli, via Lama di Grazia, via Moro, piazza Vittorio Emanuele, corso Garibaldi, largo Plebiscito, corso Mazzini, piazza Cesare Battisti e via Di Vittorio e nel raggio di 800 metri dalla stessa area.

Chi non rispetterà il divieto potrà incorrere in una sanzione amministrativa da 50 a 500 euro, oltre al sequestro amministrativo dei prodotti.

Una seconda ordinanza del commissario prefettizio dispone, nelle stesse date delle sfilate di carnevale, dalle 8 del mattino fino al termine della manifestazione, il divieto di somministrazione e di vendita di bevande in bottiglie di vetro e in lattine, nonché il divieto di utilizzo degli stessi contenitori nelle aree pubbliche.

Il divieto riguarda tutti i titolari di esercizi commerciali in sede fissa, di esercizi di somministrazione alimenti e bevande, inclusi quelli dei punti di vendita in cui la somministrazione di alimenti e bevande avviene in appositi locali per mezzo di apparecchi automatici, ricadenti lungo il percorso delle sfilate (via Mangilli, via Lama di Grazia, via Moro, piazza Vittorio Emanuele, corso Garibaldi, largo Plebiscito, corso Mazzini, piazza Cesare Battisti e via Di Vittorio) nonché nelle aree, vie e piazze ricadenti all’interno del centro storico.

Tale divieto non opera nei casi in cui la somministrazione e la conseguente consumazione delle bevande, ancorché alcoliche, avvengano solo ed esclusivamente all’interno o all’esterno dei locali del pubblico esercizio con servizio al tavolo negli spazi specifici autorizzati per l’attività di somministrazione/ristorazione, oppure se la vendita riguarda bevande non alcoliche contenute in bottiglie di plastica.

Lungo il medesimo percorso è vietato anche somministrare, vendere per asporto nonché detenere su area pubblica o aperta al pubblico, bevande di qualsiasi genere in bottiglie e/o contenitori in vetro o in lattine. Tale divieto non si applica a coloro i quali consumano nei locali dei pubblici esercizi e nelle rispettive aree di pertinenza regolarmente autorizzati, ubicati o i cui accessi ricadono e/o lungo le strade sopra specificatamente individuate .

È vietato, negli stessi giorni indicati, accedere alle aree direttamente interessate dalla manifestazione carnevalesca, introducendo, detenendo e consumando bevande di qualsiasi genere in bottiglie in vetro o contenitori in vetro o in lattine di alluminio.

Anche in questo caso chi non rispetterà il divieto potrà incorrere in una sanzione amministrativa da 50 a 500 euro, oltre al sequestro amministrativo dei prodotti. A carico dei trasgressori esercenti l’attività commerciale o di somministrazione, si potrà applicare anche la sospensione dell’attività da 3 a 15 giorni consecutivi.

sabato 23 Febbraio 2019

(modifica il 22 Luglio 2022, 0:26)

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Luigi Saragaglia
Luigi Saragaglia
5 anni fa

Scusate se mi permetto di commentare……ma da quando in qua vengono utilizzate le bombolette al peperoncino il giorno di carnevale?? Io non le ho mai viste a carnevale. Per il resto l'ordinanza è giustissima vietare la vendita e l'utilizzo di bombolette di qualsiasi genere, e il consumo di bevande in vetro e in lattina fuori gli esercizi è il minimo che ogni cittadino possa fare per contribuire al decoro della propria città.

salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
5 anni fa

In una società civile (non parlo di noi, ma generalizzo) i divieti non dovrebbero esistere: dovrebbe essere insegnato insistentemente già dai primi anni di scuola ciò che è lecito e giusto fare. L'essere costretti ad emettere un simile comunicato, che ci avvicina molto all'oscurantismo medievale, è la dimostrazione del fallimento educativo. Inoltre, perché, parlando di sanzioni, si usa il “futuro ipotetico” (“potranno incorrere”) e non il “futuro semplice” (“incorreranno”)? La risposta è semplice: in noi alberga quasi il dispiacere nel voler essere “duri”, il senso di colpa nel venir meno a noi stessi, comportandoci con la giusta inflessibilità che contraddistingue invece “gli altri popoli”. Perché noi siamo comprensivi, generosi, bonari, disposti sempre a perdonare.