Domani nella Parrocchia San Giuseppe si terrà la “Festa diocesana degli Oratori Anspi”, una giornata di festa per tutti i bambini, ragazzi, giovani, educatori e famiglie dell’oratorio.
L’Anspi (Associazione Nazionale San Paolo Italia) è l’associazione di promozione sociale che mette in rete oratori e circoli giovanili.
«La giornata – dichiara don Francesco Doronzo, presidente zonale Anspi, al cui sede è nella parrocchia S. Maria degli Angeli in Barletta – sarà l’occasione per incontrarci, per conoscerci meglio. Sarà una giornata di festa, di animazione e di formazione e nello spirito diocesano. L’invito a partecipare è rivolto non solo agli oratori ANSPI (bambini, ragazzi, giovani, animatori, famiglie) ma anche a tutte le parrocchie della diocesi, in quanto occasione per conoscerci meglio e lavorare insieme.
Vorrei qui ricordare le parole che San Paolo VI, quando era Arcivescovo di Milano, scriveva a tutti gli oratori in vista del festa di apertura dell’anno oratoriano del 7 ottobre 1956: ‘Tra qualche giorno i nostri oratori, i nostri cari oratori, riprenderanno vita, ricominceranno le iscrizioni dei fanciulli, i cortili si riempiranno della loro lieta vivacità, la bella famiglia dell’adolescenza parrocchiale sarà di nuovo riunita. Noi vediamo queste folle gioiose di ragazzi; guardiamo, come li avessimo davanti, queste mille teste innocenti e capricciose. Cerchiamo i loro occhi inquieti e scintillanti… Giovinezza di Dio! Con quale cuore la benediciamo! L’oratorio riprende. Vorremmo essere presenti ad ogni singola riapertura dei nostri oratori parrocchiali, in mezzo al parroco e al coadiutore, per dire ancora una volta quando sia bello un oratorio, come sia indispensabile, e come debba raccogliere tutti, tutti i ragazzi della parrocchia (…)’. Ed è con queste parole cariche di passione che vogliamo aprire questo anno associativo negli Oratori e Circoli ANSPI. Una passione che ha dato origine alla nascita e alla costituzione dell’Anspi: l’Associazione a servizio degli Oratori e Circoli nelle parrocchie in Italia».
Il programma della giornata:
Ore 9.00, Accoglienza e gioco iniziale
Ore 11.00, In ascolto
Ore 12.00, Santa Messa presieduta dall’Arcivescovo Leonardo D’Ascenzo
Ore 13.00, Pranzo a sacco
Ore 14.00, Laboratori
– Il teatro in oratorio
– Le dipendenze, l’adolescente e l’oratorio
– I social network e l’oratorio
– La famiglia e l’oratorio
– Gioco e musical
Ore 16.30, La tavola delle città, stand eno-gastronomici di ogni oratorio.
Non leggo alcunché sulle cose più importanti: il dialogo continuo (fin da quando i figli sono molto piccoli) e la distinzione dei ruoli (educatori, i genitori, ed educandi, i figli). Ora c'è confusione: vedo molti padri e madri, in nome di un errato concetto di “libertà” di crescita dei figli, fungere da esclusivi “supporti logistici” (stanno attenti a che non si facciano male, non a che non arrechino fastidio agli altri). Li riempiono del solo “senso del diritto”, diventano loro complici, prima, e rassegnati condividenti di appartamento, dopo. Cosa può fare la religione, che invita alla tolleranza, alla rassegnazione e al perdono, nei casi in cui occorre, e da subito, del polso?