A due settimane dall’entrata innfunzione dei sei recinti per la cattura dei cinghiali, il Parco nazionalendell’Alta Murgia continua a tenere alta l’attenzione su un tema della massimanimportanza per la sicurezza del territorio e dei suoi abitanti.
Ieri, martedì 22 gennaio, nella sede del Parco anGravina, si è tenuto un tavolo tecnico con tutti gli attori coinvolti nel Pianondi gestione del cinghiale: vi hanno partecipato dirigenti e tecnici dell’Ente,nil comandante del Raggruppamento Carabinieri Reparto Parco nazionale dell’AltanMurgia, maggiore Giuliano Palomba, il consigliere della Città metropolitana dinBari Antonio Stragapede e rappresentanti dell’Arif e del Dipartimento dinBiologia dell’Università degli Studi di Bari.
Dall’incontro è emerso che le azioni poste innessere finora dall’Ente stanno riscontrando risultati positivi, ma è necessarionintensificare e potenziare i controlli e le attività per venire incontro allennecessità degli agricoltori e porre in sicurezza strade e colture.
Dal potenziamento in numero dei recinti di catturanall’intensificazione degli avvistamenti e dei controlli nelle aree di gestione,na una maggiore collaborazione con gli agricoltori fino alla sicurezza stradalenper la quale il Parco ha fornito all’Anas i punti in cui inserire i rilevatorindegli attraversamenti: queste le soluzioni proposte dal presidente vicario delnParco Cesare Troia, il quale ha ricordato che l’argomento ènstato discusso con il Prefetto della Bat Emilio Dario Sensi nello scorsonottobre.
L’Ente non è ancora stato ricevuto dal Prefettondi Bari, pertanto Troia ha chiesto alla Città metropolitana di fare unanrichiesta di incontro congiunta alla dottoressa Marilisa Magno, volta anpotenziare i controlli e le azioni da intraprendere sul territorio.
Il Parco, intanto, continua con la vigilanza sulntema: dal 19 al 22 febbraio prossimi, nei boschi del territorio, si terrà, pernil decimo anno, il censimento in battuta dei cinghiali. Mentre ad aprilenverranno monitorati i siti riproduttivi degli ungulati.