Durante il “Dicembre Coratino” la Pro loco Quadratum, con l’ausilio dei volontari del servizio civile nazionale, ha condotto un’indagine relativa agli arrivi e alle presenze a Corato nel periodo relativo alle festività.
L’indagine ha avuto come oggetto un’intervista telefonica condotta a 12 strutture ricettive presenti nel centro cittadino. Le domande hanno riguardato il numero degli arrivi e delle presenze, il quello di turisti italiani e stranieri, il target, il numero degli arrivi e delle presenze rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
«Nonostante l’assenza di attrattori quali il capodanno in piazza o altre attività – fa sapere la Pro loco – il dato sulle presenze e sugli arrivi conferma il trend regionale: a detta di Federalberghi le presenze totali registrano +10% (in alcuni casi con punte di +20%) e stranieri +15%. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, i turisti che hanno scelto la Puglia per le vacanze di Capodanno sono in maggioranza italiani, mentre gli stranieri continuando il trend positivo del 2018, si attestano intorno al +15%».
Secondo quanto afferma l’associazione turistica cittadina, «lo stesso dato si registra presso le strutture ricettive di Corato, mantenendo lo stesso dato dello scorso anno, in alcuni casi con un +10%. In pochissimi casi si è registrato un leggero calo dato probabilmente dall’incremento dell’offerta dovuto alla nascita di nuove strutture nel centro cittadino. Si registra prevalentemente una provenienza dal territorio nazionale, ma rispetto all’anno precedente cresce la presenza di turisti stranieri anche a Corato, con una media di pernottamenti pari a 2/3 notti.
Dati che fanno ben sperare la crescita turistica, indispensabili per la progettazione di attività di animazione territoriale che la Pro Loco insieme agli altri attori del territorio intenderà implementare per le prossime stagioni.
Le attività inerenti il dicembre coratino appena concluso hanno registrato, in continuità con le edizioni precedenti, numeri significativi in termini di partecipazione ad un ampio programma di attività comprendendo la jò a jò – tradizionale falò di Santa Lucia, il concorso “Il mio presepe”, la mattina degli auguri, la Befana in piazza».
Turisti? Per vedere cosa? Avranno soggiornato a Corato per spostarsi nei paesi limitrofi? Per chi non ci fosse mai stato vi invito a fare una passeggiata nei centri storici di Bisceglie, Molfetta, Ruvo di Puglia, Giovinazzo, Bitonto… e la lista è molto più lunga.. compimenti a chi in 15 anni di “POTERE “ ha “preservato” il centro storico…
nn c'era più posto a ruvo dove è stato organizzato un bellissimo natale “evento” del quale si sono interessate diverse testate nazionali. credere che corato così com'è possa avere un pur minimo interesse turistico è come sostenere che sulla luna c'è vita.
Turisti??? Per vedere cosa…..la giungla….le persone in più che vedete siamo noi che torniamo ogni tanto a trovare i propio parenti per qualche giorno. …svegliatevi e datevi una mossa…..
Il disfattismo forse è insito nel carattere della persona che lo manifesta, altrimenti ci si “costringerebbe”, per “sopravvivere”, ad osservare la realtà con occhi più indulgenti. Corato è nata come paese agricolo, senza un substrato storico o geografico equivalente a quello di altri centri limitrofi. Questo forse fa apparire gli abitanti meno esuberanti sul lato dell'intraprendenza, ma credo che le iniziative, grazie ad una Pro loco valida, non siano proprio poche. Certo si può fare sempre di più, ma per ottenere ciò occorre che coloro che criticano, si candidino per surrogare quelli che essi reputano incapaci. Altrimenti, se si ritengono inadeguati a farlo, sarebbe giusto che apprezzassero quello che gli altri fanno, e che è sempre troppo per chi non è in grado di fare nemmeno quello.
Vengono a fare il tour delle buche stradali.
Il signor “aldo da milano” è buono SOLO a trovare difetti a noi che,stoicamente,siamo rimasti al sud per “resistere” e cercare di riportarlo “su”. in tutti i modi possibili. buono SOLO a criticare la nostra città (tipico meridinale al 100%)…se aveva così tante idee strabilianti,poteva rimanere qui… cmq “aldo da milano” sarà più coratino dei coratini (uno che si chiama “aldo”)….. notizia ; “propio” si scrive proprio. legge Coratolive per trovare SOLO i difetti a noi coratini (vedere a ritroso,grazie). camin vattinn catàll… coratinazzo più dei coratini… puoi anche NON venire più a Corato ; sento che ce la faremo anche SENZA di te… camin vattinn. scommetto che hai preso l'accento spiccato del nord… camin vattinn. saluti da Corato,la tua città.
e comunque un incremento del solo 10%, nel periodo natalizio, è significativo come una caccola di mosca in un campo di calcio…
grazie x l'ennesima, dotta e puntuale lezione. lunga vita alla pro-loco, mai attaccata x altro, ed a chi ne fa parte. corato è quella che è: ottimi impreprenditori, grandi e diversificati opifici, tante banche, diverse finanziarie, ma nessuna esposizione del bello. forse perché a corato il bello nn c'è. nn siamo ruvo né trani, nn abbiamo trulli o spiagge, cattedrali o musei, pinacoteche o biblioteche. abbiamo un teatro tanto freddo da far sentir male una attrice. cambiare una fredda ed improduttiva presenza ricettiva x una presenza turistica nn l'accetto. una cosa è il posto letto, un'altra la presenza cittadina vissuta di forestieri.
C'erano turisti?
Marinella, non ti preoccupare per l'accento: da decenni a Milano si parla l'apulo-lombardo. E sempre di meno, lombardo. T'el dise mi, che sun nà inlà, deup la guera. Pur li mi vech l'eran terun, e mi ades sun turnà inchì. Cus'è che l'è mej? So minga. Inchì le calur l'è divers, inlà lè mej per li fieu e le fieule (ragazzi e ragazzi). A parte le nostalgie (le mie) per un tempo che non c'è più ma che ho avuto la possibilità di vivere, nei commenti ci vuole meno veemenza.