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“Umanamente”, un incontro a più voci chiude la settimana sui diritti umani

La Redazione
Kader Diabate
L'ultima serata si svolgerà dalle 19 alle 21 presso il Centro Aperto Diamoci Una Mano in via Gambara 1
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Domnai, lunedì 17 dicembre, si terrà l’evento conclusivo di “Umanamente”, la settimana sui diritti umani organizzata da una rete di associazioni e scuole di Corato per celebrare i 70 anni della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

L’ultima serata, che si svolgerà dalle 19 alle 21 presso il Centro Aperto Diamoci Una Mano in via Gambara 1, vedrà l’alternarsi di più racconti e relazioni.

Nella prima parte si discuterà il quadro storico italiano che va “Dal 1938 al 1948: dalle leggi razziali alla Carta dei Diritti”. Com’è possibile in 10 anni un passaggio dal razzismo istituzionalizzato alla promulgazione della dichiarazione universale dei diritti umani? Proverà ad aiutarci a comprendere quell’acceso e contradditorio contesto Roberto Tarantino, ex dirigente scolastico di Barletta nonché presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani Italiani della BAT.

La seconda parte è invece dedicata a discutere e rendere visibili alcune esperienze interessanti del territorio sul tema migrazioni. Interverrà Cardenia Casillo, responsabile della Fondazione Casillo, che parlerà del progetto Fare Sistema Oltre l’Accoglienza. Progetto che mette al centro la necessità di fare integrazione socio-lavorativa dei migranti, ma anche di offrire opportunità a soggetti svantaggiati di nazionalità italiana. Sarà presente anche Sara Scotto, responsabile regionale del progetto Fare Sistema Oltre l’Accoglienza.

Ci sarà anche il diciannovenne Kader Diabate, migrante ospitato in Italia dal 2016 in un comune vicino Riace. Kader lì ha fondato un’associazione di promozione dei diritti umani ed ora collabora con le Nazioni Unite. Racconterà la sua migrazione dall’Africa nonché le difficoltà e le opportunità incontrate nel vivere in Italia. Grazie a lui si avrà la possibilità di entrare un po’ di più nelle odierne storie di migrazioni rifuggendo dagli stereotipi.

Infine toccherà all’esperienza della famiglia di Giuseppe e Nica, coratini che da alcuni mesi ospitano a casa loro Jeffrey, giovane migrante che sarebbe stato altrimenti costretto a lasciare Corato. Oltre ad ascoltare come quest’esperienza di accoglienza e solidarietà è nata e cresciuta, con Giuseppe e Nica verrà mostrato come la prossimità è spesso in grado di abbattere le distanze e le diffidenze.

Dopo l’ascolto delle diverse relazioni ed esperienze, ampio spazio verrà dedicato al dibattito con il pubblico. Il coordinatore dell’evento sarà invece il sociologo Felice Addario.

domenica 16 Dicembre 2018

(modifica il 22 Luglio 2022, 3:32)

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