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Dalla banca alla scuola, i giovani alle prese con l’educazione finanziaria

La Redazione
Educazione finanziaria
Un percorso di educazione finanziaria in collaborazione con il dr. Francesco Recchia e la rag. Mariapina Scaringella, rispettivamente direttore e vice direttore della filiale di Corato ag. 1 della banca IntesaSanpaolo
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Prosegue anche nell’anno scolastico 2018/19 il percorso di educazione finanziaria avviato nell’anno precedente dalla scuola media Giovanni XXIII, in collaborazione con il dr. Francesco Recchia e la rag. Mariapina Scaringella, rispettivamente direttore e vice direttore della filiale di Corato ag. 1 della banca IntesaSanpaolo.

L’iniziativa, avviata sul finire dello scorso anno scolastico e accolta subito con entusiasmo dalla dirigente Maldera e dalla sua vice Tarricone, è stata ripresa quest’anno con rinnovato slancio dalla nuova dirigente Lotito, dalle docenti Ferrante e Di Bartolomeo che curano la preparazione degli incontri e da tutto il corpo docente interessato nelle ore in cui si svolgono gli incontri.

«La promozione della cultura finanziaria presso le giovani generazioni, apparentemente lontane da queste tematiche, si è rivelata quanto mai utile come strumento per avvicinare i nostri studenti ad una realtà che, se pure a loro insaputa, li condiziona in quanto “piccoli consumatori”» dicono le docenti Ferrante e Strippoli.

D’altronde «collaborare con le scuole per indurre la generazione X ad una corretto approccio con i primi rudimenti di finanza in modo da iniziare a comprendere avvenimenti e dinamiche di una realtà che riguarda tutti, nessuno escluso, è la finalità che ci ha indotto a proporre questi temi ai ragazzi» afferma Francesco Recchia dall’agenzia IntesaSanpaolo. «Anche perché sono i dati di un recente sondaggio a confermarlo: in Europa il 52% dei cittadini risponde correttamente ad almeno tre delle cinque domande riferite a: inflazione, tasso di interesse, capitalizzazione degli interessi semplice e composta, diversificazione del rischio mentre in Italia solo il 37%, e addirittura in Germania il 66% e nel Regno Unito il 67%.

È pertanto, quello dell’educazione finanziaria, un tema all’attenzione delle principali istituzioni italiane, dalla Banca d’Italia allo stesso Ministero della Pubblica Istruzione che vedono con favore lo svilupparsi di simili iniziative sul territorio, in modo da provare a colmare negli anni questo gap culturale con le altre nazioni.

Dai ragazzi arriva un si convinto alla partecipazione agli incontri che hanno coinvolto e coinvolgeranno ancora, sino al termine dell’anno scolastico in corso, tutte le attuali seconde e terze classi. I temi oggetto degli incontri, che spaziano dal sistema economico e dai suoi protagonisti (famiglie, imprese, banche etc.etc.) al bilancio dello stato, dalle pensioni al risparmio, dall’innovazione come importante fattore di competizione all’indebitamento come fattore di sviluppo, incontrano il vivo interesse degli studenti che partecipano attivamente con domande e risposte alle sollecitazioni dei relatori».

«Sia io che il mio direttore siamo sempre attenti ad utilizzare un linguaggio semplice e accattivante – dice Mariapina Scaringella – e in questi incontri abbiamo avuto modo di apprezzare molto la capacità dei ragazzi di fare interventi puntuali ed arguti, dimostrando così che, qualora ce ne fosse bisogno, le future generazioni sapranno farsi largo nella vita molto meglio di quanto si possa comunemente pensare».

martedì 4 Dicembre 2018

(modifica il 22 Luglio 2022, 4:04)

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