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Si abbassa l’ultima saracinesca della (vecchia) piazza Di Vagno. Intervista a Giuseppe Ventura

La Redazione
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Si abbassa l'ultima saracinesca della (vecchia) piazza Di Vagno
La storica ortofrutta chiude in piazza e si trasferisce «complici la Ztl, la mancanza di botteghe di artigiani ma anche il trasferimento del mercato settimanale nella periferia della città»
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Dal prossimo lunedì sarà chiusa una delle saracinesche storiche della città: quella dell’Ortofrutta Ventura che si trova in piazza Di Vagno.

Ieri mattina la redazione di CoratoLive.it ha incontrato il titolare, Giuseppe Ventura. Quella che racconta nella videointervista è una «decisione sofferta» resa necessaria dal fatto che «l’attività commerciale va sempre peggio».

La famiglia Ventura vende frutta e verdura in piazza ormai da quattro generazioni: «conserviamo una foto del 1933 che ritrae il mio bisnonno» racconta Giuseppe nel video. Lui e i suoi fratelli continueranno a lavorare, ma altrove. Il punto vendita di piazza Di Vagno si trasferirà in via Castel del monte. Oggi lavorare in quella che una volta era la piazza del mercato e che oggi è invece il luogo di ritrovo serale per le generazioni più giovani, è diventato impossibile: «complici la Ztl – commenta – la mancanza di botteghe di artigiani ma anche l’allontanamento del mercato settimanale nella periferia della città. Non a caso un anno fa insieme agli altri colleghi della zona abbiamo parlato di piazza abbandonata».

mercoledì 14 Novembre 2018

(modifica il 22 Luglio 2022, 5:11)

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Vincenzo deluso
Vincenzo deluso
5 anni fa

Ma perché esiste un futuro a corato? Vogliamo solo fare finta di essere illusi. L’amministrazione Perrone è stata l’amministrazione che ha distrutto questa città… per non parlare delle solite faccie ( sempre le stesse) che lo circondano e resa solo un abisso di favoritismi illusi. E adesso, se si ricandida il soggetto in essere? il popolo di corato lo rivoterà ???????????? allor di cosa vogliamo parlare? Cambiamento radicale ci vuole!!

disco disco
disco disco
5 anni fa

Vergogna. Questo è quello che hanno voluto le Amministrazioni precedenti. Frutto di una pianificazione strategica completamente sbagliata, che ha portato alla scomparsa di attività storiche attive da tanti anni, a vantaggio dell'aumento di attività che di anno in anno falliscono e riaprono con diversa ragione sociale e soprattutto criminalità e delinquenza. E fin quando si continuerà a votare persone incomptenti, e che anche nel proprio stesso lavoro non servono a nulla, solo perchè amici, questo è quello che ci sarà a Corato.

Michele Strippoli
Michele Strippoli
5 anni fa

I migliori auguri!!!

Votate Consapevolmente
Votate Consapevolmente
5 anni fa

Davvero un gran peccato… persone meravigliose e roba di altissima qualità… sicuramente chi le conosce le seguirà, ma perderle dal centro storico e dalla loro storica bottega è una grande perdita. Forza Giuseppe, sei un gran lavoratore e non temi concorrenza! In bocca al lupo!!!

salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
5 anni fa

Le rapide trasformazioni sociali le soffrono solamente le vecchie generazioni, quelle, cioè, che hanno vissuto periodi che ancora “odoravano” di libro “Cuore”. Per quelle di ora, tutto ciò che avviene è normale, pacifico, naturale. Anche la tv, il mostro che ha asservito tutti, si adegua all'esaltazione della gioventù, relegando gli anziani, riguardo alla pubblicità, a effervescenti per dentiere, assorbenti, pomate contro le lombaggini, scooter elettrici, poltrone reclinabili, montascale, apparecchi acustici, pillole per la prostata. I giovani, ai quali viene dato tutto, eccetto il lavoro (ma il “mercato”, ora, è questo qui), generalizzando, li vedo pigri, annoiati, sfiduciati, disimpegnati: sarà forse un periodo di assestamento.

salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
5 anni fa

Amedeo, l'Italia che non c'è più è un patrimonio che appartiene a chi l'ha conosciuta: gli altri non possono giustamente apprezzarla, né si può pretendere che lo facciano. Di chi è la colpa della trasformazione? Di nessuno, in particolare. Diciamo che ogni popolo ha in sé la predisposizione ad alcuni comportamenti, e basta quindi un piccolo o grande scossone per farlo uscire dai binari o farlo rimanere saldamente loro attaccato. Da noi tali scossoni sono stati: il '68, con l'esaltazione della violenza e del disprezzo verso chi la pensava diversamente; il voler poi perseguire, da parte dei vari Governi, ostinatamente il fattore sociale economico, come unico importante, a totale scapito di quello morale.

Un CORATINO ABBUFFATO
Un CORATINO ABBUFFATO
5 anni fa

Vergognoso, vergognatevi, vergognati Perrone che comandi da 3 lustri.. e di luccicante cosa c’è? Di cosa possiamo vantarci ? Di nulla!!! Non abbiamo più niente, non abbiamo mai avuto niente.. avevamo solo ed esclusivamente una piazza , DEL PESCE, che ci invidiavano da tutte le parti.. avete distrutto tutto, l’importante è che stanno bene gli amici e gli amici degli amici.. un grande in bocca al lupo al signor Ventura che conosco da quando ero piccolo e andavo con mio nonno a fare la spesa, una famiglia di lavoratori.. per quanto riguarda la ciurma che ha comandato negli ultimi 15 anni, vi aspetto nella prossima primavera.. venite venite……

Amedeo Strippoli
Amedeo Strippoli
5 anni fa

Sinceramente non capisco questa politica di svuotamento del centro storico, non siamo mica a Londra o a Manhattan, dove hanno bisogno di spazio per costruire nuovi grattacieli per farne sedi di banche o multinazionali. Ed ora che lo abbiamo trasformato in un grande Pub (con la presenza e l'avvento di personaggi di dubbia moralità), cosa abbiamo risolto? Strano! In tutti comuni d'Italia si cerca di valorizzarli cercando proprio l'appoggio dei commercianti, noi, invece, facciamo esattamente il contrario. Per non parlare dello spostamento del mercato settimanale in periferia, adducendo problemi di sicurezza e di igiene pubblica. Problemi seri, ma non di difficile soluzione a mio modesto parere.

ALDO DE PALMA
ALDO DE PALMA
5 anni fa

Sono Aldo DE PALMA, dopo aver girato il mondo(sono stato anche comandante pilota dell'Alitalia), sono tornato a vivere a Corato.Devo dire che la distruzione della piazza mi ha colpito molto sfavorevolmente e per il ricordo nostalgico della mia adolescenza (quando a Natale ci si andava alle quattro del mattino ed era un tripudio di colori) e per il confronto tristissimo con lo spettacolo attuale recitato da una moltitudine serale di crani vuoti mediato dall'unica forma di linguaggio conosciuto:il turpiloquio urlato. E' stato un grave errore e credo anche che la politica c'entri relativamente essendo il cambiamento del gusto (eufemismo) abbastanza bipartisan. In particolare non mi risulta che gli amministratori responsabili della “elegante” trasformazione siano di cultura sessantottina.

Angela  Mazzilli  Ventura-Corato
Angela Mazzilli Ventura-Corato
5 anni fa

In piazza Di Vagno, ci sono tra i più bei ricordi della mia vita e della mia fanciullezza. Ma,ne sono convinta,di migliaia di coratini. Grazie a chi ne ha, oggi, provocato la “fine”. Solidarietà totale ai commercianti di quella zona e ai residenti, invasi da pattume (vario), deiezioni di cani, rumori/urla di frequentatori MALEDUCATISSIMI e…centinaia di bottiglie di birra vuote gettate per terra… A chi provoca tutto questo ripeto : MALEDUCATI (per esser gentile).

salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
5 anni fa

Aldo, alludendo al '68 ho voluto parlare di uno dei fattori che ha trasformato, a livello nazionale, la nostra società. La prima cosa che crollò, con esso, fu proprio la “tradizione”: improvvisamente non contò più alcunché il ruolo dei genitori, travolto dall'ondata di contestazione giovanile, già manifestatasi, per la verità, con il periodo susseguente la nascita dei Beatles (capelloni, figli dei fiori, indiani metropolitani, ecc.), ma che proprio con il '68 tale contestazione ebbe la massima esplosione. A 71 anni, ricordo tutto molto bene… Chissà quante volte ci saremo parlati: io ho lavorato per anni sulla frequenza 125.5 (arrivi) e sulla 130.9 (partenze) di Roma Radar…

Uarius
Uarius
5 anni fa

Tutti a Ruvoooo alla sagra, e noi ….il mercatino delle pulci .Poveri noi

Aldo DE PALMA
Aldo DE PALMA
5 anni fa

per roma avvicinamento 125.5 in finale spero lungo(84 anni) chiedo essere contattato al 080/8728786 per un caffè seduti al bar…..Non in piazza di vagno .comunicazione per salvatore di gennaro da Aldo DE PALMA

salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
5 anni fa

…Alitalia XYZ, qui Roma radar, scenda a 6000 piedi sul QNH 1013.1, lasci Tarquinia (o Campagnano) per uno standard ILS pista 16 sinistra, mantenga la velocità, riporti stabilizzato: chissà quante volte me l'hai sentito dire. Ci sentiremo con piacere…

Stefania
Stefania
5 anni fa

Ho 43 anni,e nonostante la
Mia giovane età,mi viene un magone,nell'ascoltare il Venditore di frutta a cui auguro tutto il
Bene possibile.Mi chiedo:ma cosa
si prova
A distruggere il passato e dei momenti che non torneranno più ,rimarranno solo nella
Nostra memoria intrinsechi di nostalgia.Allora?Per
Cosa?Per dei luoghi di perdizione è ignoranza totale.Non hanno mica aperto delle biblioteche?Penso Corato sia il comune con la
Più alta concentrazione di bar.Quindi hanno distrutto il passato per un presente senza futuro.