Volontari in fermento per l’edizione 2018 di “Puliamo il Mondo”. Come ogni anno, in prima linea per l’organizzazione dell’iniziativa c’è il circolo locale di Legambiente.
“Puliamo il Mondo” è la più grande manifestazione di volontariato a livello mondiale, coinvolge tutti: associazioni, cittadini, gruppi, comitati, istituzioni ed aziende. «Per questo – scrivono dal circolo – ci incontriamo nella nostra sede in via Niccolini 29 per pianificare insieme la manifestazione che si terrà a Corato domenica 30 settembre. Il tema di quest’anno è “Non temerli, raccoglili”. L’appuntamento è per giovedì e venerdì prossimi alle 20».
Puliamo il Mondo è l’edizione italiana di Clean up the World, il più grande appuntamento di volontariato ambientale del pianeta. Legambiente l’ha portata in Italia nel 1993 e ne ha assunto il ruolo di comitato organizzatore. L’associazione ambientalista è presente su tutto il territorio nazionale grazie all’instancabile lavoro di oltre mille gruppi di volontari che organizzano l’iniziativa a livello locale in collaborazione con associazioni, aziende, comitati e amministrazioni cittadine.
Sempre encomiabili, queste iniziative. Ma vediamo il pro e i contro: il volontariato sopperisce alla “mancanza” dello Stato in vari campi, ed è quindi assai utile. Ed ora, l'altra faccia della medaglia: la presenza dei volontari è un alibi per lo Stato nel venir meno ai propri doveri; il tacito intervento risolutore dei volontari toglie nella gente quella giusta dose di rabbia, che la farebbe rivoltare contro le Istituzioni, inerti nell'educare o nel favorire il popolo, e contro le persone che sporcano ed inquinano. Lo sdegno nei loro confronti, manifestato da qualcuno con foto eloquenti sul loro deprecabile comportamento, lascia infatti il tempo che trova, se tale reazione non coinvolge tutte le persone. E in questo caso si realizzerebbe forse, se la sporcizia toccasse tutte le loro case.