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Le scuole cittadine «non hanno certificazioni antisismiche». Parlano i presidi dei comprensivi

La Redazione
Una grata di scolo della scuola "Tattoli"
Problemi vecchi e nuovi, gravi e meno gravi: dalla manutenzione ordinaria alle aule insufficienti per la popolazione scolastica. Ecco come inizia il nuovo anno scolastico
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Come stanno le scuole della nostra città? Come le troveranno gli alunni, piccoli e grandi, che da oggi torneranno in aula? La redazione di CoratoLive.it lo ha chiesto a tutti i dirigenti, sia degli istituti comprensivi che delle scuole superiori.

L’edificio di cui lei è responsabile ha la certificazione antisismica? A questa domanda tutti i dirigenti hanno risposto con un «no». E le motivazioni sono in linea di massima due: per tutti «i costi da sostenere per ottenerlo sono considerevoli» e in alcuni casi «non si riesce a trovare il progetto esecutivo di quando è stato costruito l’edificio». Se gli enti di competenza non intervengono – il Comune per gli edifici delle scuole primarie e medie, la Città Metropolitana per le superiori – i dirigenti possono solo sollecitare, non hanno nessun’altra possibilità di azione. La situazione, va detto, è molto simile anche nel resto dell’Italia.

Preso atto di questa necessità diffusa, la nota dolente resta sempre la manutenzione degli edifici.

«Sistemare la palestra del Fornelli è la più grossa esigenza fra quelle delle scuole di mia competenza – ha detto Rosella Lotito, dirigente del Fornelli e da quest’anno reggente del comprensivo “Battisti-Giovanni XXIII” – Mi risulta, tuttavia, che i fondi siano stati stanziati e che quindi dovrebbero sistemarla a breve.

A parte questo, lo storico edificio del Fornelli ha problemi di spazio, per questo non vedo l’ora che costruiscano la nuova Giovanni XXIII. In questo modo quella che oggi viene usata come scuola media, opportunamente sistemata, potrebbe tornare ad essere una scuola primaria così come era stata progettata in origine.

Adesso nel circolo didattico, per ovviare al problema, i nostri alunni fino alla terza elementare stanno nelle aule del Fornelli; per la quarta si spostano negli ambienti di Sant’Antonio e frequentano poi il quinto anno nell’edificio della Giovanni XXIII. In quest’ultima scuola per tutto l’anno scorso abbiamo avuto problemi di infiltrazioni d’acqua, addirittura andò a finire in un neon provocandone lo scoppio. Di recente pare abbiano sistemato la guaina del tetto e quindi il problema dovrebbe essere stato risolto. La manutenzione ordinaria, in ogni caso, resta necessaria. Non ho invece ulteriori dettagli del plesso Battisti poiché ne ho assunto la responsabilità da pochissimi giorni e sto ancora finendo il giro di ricognizione».

E pensando alle esigenze di spazio, la Lotito fa una considerazione che abbraccia tutte le scuole: «se da un lato è vero che diminuiscono i bambini, dall’altro è vero anche che aumentano i diversamente abili: io quest’anno ho triplicato il numero degli insegnanti di sostegno. L’unico vantaggio di questo “bilancio” sta nel fatto che il calo demografico permette di rispettare la normativa che indica quanti alunni al massimo ci devono essere in una classe. Inoltre, per il primo anno, il servizio di assistenza specialistica in classe partirà contestualmente all’inizio delle lezioni: stiamo solo definendo più nel dettaglio le ore di cui ogni singolo alunno ha bisogno». Quest’ultima notizia si ha anche negli altri Comprensivi della città, solo per i nuovi inserimenti i tempi di avvio del servizio possono essere più lunghi.

«Nei primi giorni di settembre – spiega Daniela Tempesta, dirigente del comprensivo “Cifarelli-Santarella” – l’assessore Tina Leo e i tecnici comunali hanno effettuato un sopralluogo e poi hanno inviato un elettricista per il controllo e la sostituzione delle prese elettriche e dei neon nei vari plessi, un falegname per la riparazione delle tapparelle rotte al Plesso Madonna Pellegrina ed è in corso un intervento di pulizia e potatura delle aree verdi.

Per il resto sono tanti gli interventi che attendiamo. Ecco alcuni esempi: i cornicioni dell’edificio scolastico appaiono vistosamente ammalorati con distacco di intonaco in alcuni punti. Si chiede il risanamento dei prospetti esterni al fine eliminare il rischio di distacco di parti di intonaco. Nell’immediato provvedere ad una radicale spicconatura dell’intonaco ammalorato onde evitare fonte di potenziale pericolo. Il rivestimento ad intonaco dei prospetti esterni dell’edificio scolastico non risulta essere in buono stato di conservazione, si evidenziano scrostamenti e rigonfiamenti con rischio di distacco di intonaco.

Abbiamo individuato una lesione verticale in corrispondenza di un angolo della palestra. Chiediamo un intervento di verifica e risanamento delle superfici murarie e, ove fosse necessario, un intervento finalizzato a monitorare l’evoluzione delle lesioni con idonei vetrini che fungano da spie.

Nota dolente anche la palestra della Santarella: «chiediamo il ripristino delle condizioni di agibilità della palestra esterna, la pavimentazione è stata danneggiata dalla neve. Stessa cosa per l’intonaco ammalorato a causa di infiltrazioni d’acqua in alcune aule del corridoio di destra».

Francesco Catalano, dirigente del comprensivo “Tattoli-De Gasperi”, non ha potuto fare a meno di riportare all’attenzione il tema dell’allagamento del plesso che si trova proprio in via Lago di viti: «è necessario che vengano a ripulire le grate che si trovano sull’asfalto, dal lato di via Sant’Elia, e i pluviali di via Gravina. Solo così l’acqua potrà defluire senza arrivare come un fiume in piena negli ambienti della scuola: attualmente i canali di scolo sono otturati dai rifiuti e dagli aghi di pino: l’ingorgo permette all’acqua di scorrere velocemente e allagare la parte sottostante della scuola». Non avendo ottenuto l’autorizzazione da tutti i dirigenti per fotografare o riprendere le situazioni più critiche che si trovano all’interno delle mura delle scuole, a titolo esemplificativo del tema “manutenzione” mostriamo una immagine dello stato in cui si trovano le griglie in questione.

«Inoltre – conclude Catalano – vicino all’ingresso del “Tattoli” si è creato un piccolo sprofondamento del terreno: è necessario sistemarlo o, come minimo, trovare una soluzione più efficace per interdirne il passaggio affinché nessuno si faccia male».

Meno dettagliato ma sempre focalizzto sul tema «manutenzione» l’elenco delle situazioni a cui porre rimedio al comprensivo “Imbriani-Piccarreta” che solo da pochi giorni ha cambiato la dirigenza con l’arrivo della preside Grazia Maldera. «Ho iniziato da poco il giro di ricognizione nei vari plessi – ha detto ai microfoni di CoratoLive.it – e, di sicuro, il primo problema da risolvere all’Imbriani è la presenza delle recinzioni all’interno del cancello della scuola. Speriamo che la vicenda del contenzioso tra Comune e privati possa presto trovare una conclusione definitiva. Nell’ambito dell’edificio intitolato a “Luisa Piccarreta” ho trovato inagibile il passaggio che conduce alla palestra, è da rifare».

lunedì 17 Settembre 2018

(modifica il 22 Luglio 2022, 8:30)

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Michele
Michele
5 anni fa

Anziché aumentare a dismisura le puntate della soap opera “IL SINDACO CADE – IL SINDACO NON CADE” occupatevi dei VERI problemi come quelli denunciati dai Dirigenti Scolastici. E non venitemi a dire che questa situazione è comune in tutta la Nazione perché ogni Sindaco è responsabile dei propri concittadini e dovrebbe impegnarsi affinché almeno i bambini frequentino luoghi sicuri…….. MA NON PREOCCUPATEVI…… I RISULTATI LI VEDRETE ALLE PROSSIME ELEZIONI COMUNALI…….