Attualità

Uffici comunali in affanno. I dipendenti: «Siamo in 113, dovremmo essere 370»

La Redazione
Un avviso dell'ufficio anagrafe
Il sindaco: «abbiamo avviato le procedure per altre 14 assunzioni. Ma non basta, lo Stato ci venga incontro»
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«Per mancanza di personale questo ufficio rimane chiuso. Rivolgersi all’ufficio centrale di piazza Cesare Battisti». L’avviso, comparso – e poi rimosso – l’altro giorno sulla porta d’ingresso della sede distaccata dell’ufficio anagrafe di via Gravina, conferma ancora una volta l’assoluta necessità del Comune di Corato, come tante altre realtà italiane, di assumere personale.

«Si è trattato di una “chiusura” assolutamente temporanea – spiega il dirigente Grazia Cialdella sul caso di specie – resa necessaria a causa dell’assenza di un dipendente per malattia e dalle necessità della sede centrale: tutti i servizi ai cittadini restano garantiti al piano terra del Palazzo di città».n

Il periodo estivo rende più complessa la situazione. «Per legge i lavoratori devono godere del periodo di ferie. La turnazione è stata organizzata in maniera precisa ma, purtroppo, uno dei dipendenti ha avuto un incidente poco prima di tornare in servizio e questo gli ha impedito di riprendere a lavorare». Il cartello, come detto, è stato modificato: «sì, su mia precisa richiesta – conferma il dirigente -. Era giusto specificare che la chiusura è temporanea. Spero che tutto possa tornare alla normalità già la prossima settimana».

Di fatto, comunque, la dicitura «mancanza di personale» risponde ad una verità assoluta.
«Certo, e nessuno di noi ne fa mistero – specifica Grazia Cialdella -. Più e più volte se ne è parlato: questa è una tematica nota, pubblica e affrontata in continuazione in stretta collaborazione con l’amministrazione comunale».

In servizio ci sono meno di un terzo dei dipendenti previsti.
A riferire i dati – durante un’assemblea svolta nei giorni scorsi, è stato il vicecomandante della polizia locale Giuseppe Loiodice, già al secondo mandato come presidente della Rappresentanza sindacale unitaria. Alla riunione – oltre ai consiglieri comunali e ai rappresentanti dell’amministrazione – erano presenti anche due sindacalisti, Tommaso Lauciello e Luigi Lonigro, entrambi concordi rispetto alle criticità rilevate.

«Ad oggi siamo 113, compreso il segretario generale e i dirigenti. Questi ultimi, da sette – quanti erano i settori di competenza – sono stati ridotti a cinque e poi a tre. Oggi solo uno di loro, il comandante Milillo, ha un contratto a tempo indeterminato. Gli altri due sono in servizio a tempo determinato. Entro la fine dell’anno, con i pensionamenti già annunciati, diventeremo 104. Secondo i parametri nazionali – semplificando i calcoli – dovremmo essere circa 370, un dipendente ogni 131 cittadini. Oggi siamo con una unità ogni 400, mentre a inizio 2019 ci sarà un dipendente ogni 470».

La questione al centro del dibattito politico e amministrativo
L’assemblea è stato «un momento importante di condivisione e dialogo per cui sento di ringraziare sia la maggioranza che l’opposizione – afferma il dirigente Cialdella -. È stato possibile spiegare tutti gli sforzi che si stanno facendo, nonostante i limiti stringenti a cui siamo sottoposti: per le assunzioni abbiamo investito fino all’ultimo centesimo consentito. Il colmo, ovviamente, è avere la possibilità di investire ma essere bloccati dalle direttive nazionali».

«Il disagio è altissimo, agli estremi direi – commenta il consigliere di minoranza Tommaso Loiodice, presente all’assemblea insieme ai colleghi Aldo Fiore e Paolo Loizzo -. Molti dipendenti lo hanno denunciato pubblicamente. Riteniamo che anche le scelte politiche compiute in questi anni siano alla base della situazione attuale. Il sindaco non può esprimersi come se fosse un novello della politica locale: le assunzioni andavano programmate in tempi non sospetti. Sebbene il nostro posto sia tra i banchi dell’opposizione, garantiamo tutta la collaborazione possibile nella ricerca di soluzioni alternative che possano in qualche modo alleviare i disagi».

«Sul fatto che la situazione sia drammatica non ci sono dubbi – afferma Pasquale Pomodoro dai banchi della maggioranza -. Nel 2003 i dipendenti erano 194, oggi sono poco più di 120 (113 secondo il vice comandante della polizia locale, ndr). A chi dice che bisognava intervenire prima non posso che ricordare che qualche anno fa le cose erano diverse».n

«Il principio del contenimento della spesa pubblica “strozza” le procedure per le assunzioni – argomenta il sindaco Massimo Mazzilli -. Le lungaggini burocratiche fanno passare troppo tempo da quando un dipendente va in pensione a quando viene sostituito. Se lo Stato permettesse alla Puglia di pareggiare la media nazionale ci sarebbero da assumere circa 8mila persone. Questo potrebbe significare veder tornare tanti giovani pugliesi talentuosi che magari oggi stanno lavorando nel Nord Italia.

Invito tutti ad avviare “il cronometro”: il 17 luglio abbiamo fatto partire le procedure per assumere a tempo indeterminato 14 persone in quattro diversi settori (una per i “lavori pubblici”, 4 di categoria D di cui una unità per la polizia municipale, 7 per la categoria C di cui tre unità per la polizia municipale e 2 operatori ced, categoria B). Gli avvisi saranno pubblicati lunedì sul sito del Comune ma il vero interrogativo è quando sarà concluso l’iter: non dipende da noi ma dalle innumerevoli fasi necessarie. Non possiamo bandire nessun concorso senza aver espletato le procedure di mobilità, volontaria prima e obbligatoria dopo.n

Inutile negare che questo crea un doppio problema: da un lato l’assenza della figura professionale in questione e dall’altro l’impossibilità dell’affiancamento tra il dipendente che va in pensione e il nuovo assunto. È un passaggio di consegne importante per agevolare il lavoro degli uffici e renderli sempre più efficienti».n

A chi gli ricorda di «non essere un novello della politica locale», Massimo Mazzilli risponde: «io sono sindaco dal 2014 e dal primo momento sto seguendo uno stesso principio: investire tutto il denaro possibile nelle assunzioni. In passato si preferiva bandire i concorsi invece che attivare le mobilità. Il carattere annuale delle norme imposte dal legislatore non ha mai agevolato le manovre di assunzione e la programmazione in tal senso. Nell’ambito dell’Anci sto combattendo perché si stabilisca il principio delle perequazioni assunzionali: i Comuni con un numero di dipendenti inferiori alla media devono poter avere maggiore capacità di stipulare nuovi contratti di lavoro».

venerdì 20 Luglio 2018

(modifica il 22 Luglio 2022, 11:40)

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salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
5 anni fa

Nel mio lavoro (controllore di volo al Centro Radar di Roma) c'era la “pluriabilitazione”: esistevano una dozzina di posizioni operative (arrivi, partenze, nord, est, ovest e via dicendo…). Ognuna aveva procedure e frequenze diverse. Ogni controllore poteva sostituire quasi ogni collega (eccettuate le posizioni più difficili dove, oltre all'addestramento, occorreva anche l'abilità) Vi sono, nel campo della P.A. e affini, dei privilegi assurdi: io non permetterei mai l'assenza dal lavoro di intere settimane per la lunga chiusura forzata dei posti d'impiego soliti, ma farei entrare le persone libere dal servizio in una turnazione, previo adeguato addestramento. Nei decenni precedenti (ante euro) si assumeva a “go go”: ora il ricambio si può fare solo così.

M.M
M.M
5 anni fa

Nnon date le ferie si può vivere anche senza

nerdrum
nerdrum
5 anni fa

conoscere la vita amministrativa di un comune è di una complessità assoluta, sconoscituta alla gran massa degli utenti. un comune si interessa di 1.000 cose e di altre 100 che gli vengono delegate giornalmente da stato, regione e città metropolitana. a differenza della provincia e della regione risponde anche ai cittadini (la buca, il cimitero, i servizi sociali, il verde, la scuola, la fogna, i rifiuti, lo sport, l'avversità atmosferica, i servizi alle imprese…). uno specialista che ha responsabilità civili, penali e contabili non si forma in una settimana e nemmeno in un mese. fare un carta d'identità elettronica non è la stessa cosa che seguire una procedura anac o assistere un nullatenente o rilasciare una autorizzazione unica ambientale.

Martinelli anna
Martinelli anna
5 anni fa

Si puo. Fare un bando di concorso aperto a tutti e non a familiari

disco disco
disco disco
5 anni fa

ma andate a lavorare seriamente, che il bar di fronte al comune sta sempre pieno di DIPENDENTI COMUNALI. Ci sono delle aziende, o delle Coooperative dove non esistono neanche i bagni, o i distributori, e se manca qualcuno, il datore ci pensa 10 volte prima di assumere un altro. Qui invece siamo nella P.A…dove si richiedono le persone … tanto a pagare mica è il datore che deve stringersi la cinta, mica vi è una azienda che può fallire e mandare a casa i dipendenti. Ma vergognatevi, e siate quantomeno rispettosi di chi legge queste notizie.

Antonia Piccarreta
Antonia Piccarreta
5 anni fa

Sig. Sindaco, Lei pensa di rilsolvere il problema con la mobilità, facendo tornare tanti giovani pugliesi talentuosi che stanno lavorando nel Nord Italia. A mio parere non lo condivido perché comunque lavorano,
pensiamo ai talenti dei giovani residenti nel nostro paese che un lavoro non hanno oppure se lavorano percepiscono uno stipendio irrisorio.
Facciamo si che questi nostri talenti restino nel nostro paese, anziché farli emigrare all'estero.
Chiediamo aiuto allo Stato per garantire un lavoro ai giovani del Sud.
Grazie

salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
5 anni fa

Nedrum, si fa…, si fa… Certo non in una settimana. D'altronde anche chi è esperto, non credo abbia impiegato anni per imparare…