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«Bagagli persi e gravi ritardi». Parte da Corato la denuncia contro Costa crociere

La Redazione
Costa Pacifica
Il responsabile di Codici Corato, Giulio Pastore, era a bordo della Costa Pacifica e, dopo aver ascoltato le numerose lamentele da parte dei crocieristi, ha deciso di farsi promotore di un'iniziativa risarcitoria
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«Variazioni rispetto al programma iniziale, bagagli smarriti con famiglie costrette a riacquistare i generi di prima necessità, escursioni poco organizzate e ben diverse rispetto a quelle prospettate (con file interminabili per lo sbarco e l’imbarco e guide che spesso non parlavano in italiano), rientro del volo per l’Italia con grave ritardo e conseguente perdita delle coincidenze per giungere a casa».

Sono alcuni dei disagi denunciati da un numeroso gruppo di turisti, fra cui quattro coratini, che hanno scelto di trascorrere le vacanze natalizie a bordo della Costa Pacifica, con la principale compagnia di navigazione italiana.

Le segnalazioni sono giunte allo sportello dell’ associazione di consumatori e utenti “Codici Corato” che oggi, tramite un comunicato stampa, sottolinea «una reiterata ed evidente violazione degli obblighi di informazione e assistenza ed evidenti disagi e stress patiti dai crocieristi, dapprima a bordo e, in seguito, in occasione del loro rientro in Italia».

Il responsabile di Codici Corato, Giulio Pastore, era a bordo della Costa Pacifica e, dopo aver ascoltato le numerose lamentele da parte dei crocieristi, ha deciso di farsi promotore di un’iniziativa risarcitoria. Ha creato un apposito gruppo whatsapp per raccogliere le istanze: «il viaggio di ritorno in Italia – evidenzia un turista – si è trasformato in una vera odissea: ci hanno fatto salire a bordo del volo Alitalia Guadalupe/Roma e lì siamo rimasti per diverse ore in attesa perché, secondo quanto comunicatoci, i bagagli non erano stati caricati sull’aeromobile. Atterrati a Fiumicino con notevole ritardo, abbiamo perso la coincidenza aerea per Bari e siamo arrivati a destinazione con circa sette ore di ritardo rispetto al preventivato».

«Ai malcapitati turisti spettano importi variabili tra i mille e i 2mila euro ciascuno in quanto, oltre alla compensazione pecuniaria di cui al Regolamento CE n. 261/2004 per il ritardo aereo, è dovuto il rimborso per le spese sostenute in conseguenza dei disagi e il danno da vacanza rovinata, come disciplinato dal Codice del Turismo e pacificamente riconosciuto, in casi simili, dalla giurisprudenza di merito» evidenzia l’avvocato Stefano Gallotta che sta seguendo l’iniziativa legale.

I turisti della crociera in questione possono rivolgersi allo sportello di Codici Corato (345.8878870 o email codici.corato@codici.org), meglio se entro dieci giorni dal loro rientro a casa, per ottenere consulenza e assistenza, anche in forma collettiva.

mercoledì 3 Gennaio 2018

(modifica il 22 Luglio 2022, 21:58)

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Aldo
Aldo
6 anni fa

Benvenuti nella felicità al quadrato…