Le difficoltà di organico, il lavoro “sulla strada” e le molteplici incombenze di cui si occupa la polizia locale. Senza dimenticare le difficoltà e le tensioni dei servizi sociali.
Non mancherà il lavoro al maggiore Paolo Milillo, 42enne neo comandante della polizia municipale di Corato e dirigente del settore servizi sociali.
In arrivo da Matera, città di cui è originario e in cui operava fino a poco tempo fa, Milillo ha preso servizio lo scorso 1° dicembre.
Lo abbiamo incontrato al lavoro, dietro la scrivania del suo ufficio nel Comando di via Gravina. Ci ha raccontato il suo primo approccio con la città e come intende affrontare alcune problematiche, anche attraverso opere di sensibilizzazione.
«C’è domanda di legalità e sicurezza, lavoreremo per assecondare queste istanze». E per evitare comportamenti incivili degli automobilisti «c’è necessità di iniziare dalle scuole» ha detto.
L’intervista integrale nel video in alto.
Speriamo
Buongiorno Comandante, secondo me bisognerebbe iniziare dalla strada e solo dopo dalle scuole. Oramai a Corato il codice della strada è assolutamente arbitrario, anche grazie ai vigili urbani. Coraggio
Comandante andate a sequestrare i botti illegali che gli animali soffrono
signor comandante..visto i suoi precedenti quale anche responsabile del settore traffico della città di matera potrebbe finalmente riportare un principio di legalità e emettere per ogni manifestazione che comporta una chiusura o una variazione viaria una nuova ordinanza dirigenziale magari visibile anche sull'albo pretorio e non come si usa adesso che si tiene in considerazione illegalmente una ordinanza generica del 2006 senza che quest'ultima abbia una qualsivoglia efficacia giuridica???
cerchiamo di fare qualche multa in piu' solo cosi la gente capisce il senso civico
Noto che abbiamo, col nuovo comandante, la stessa identità di vedute: l'educazione si deve impartire nelle scuole, dato che famiglia, televisione ed esempio dall'alto, gli altri veicoli, cioè, formativi, sono del tutto fallimentari ed ormai immutabili nella loro negatività. L'inclinazione a lasciare le cose come stanno, dopo l'elencazioni di prassi dei nuovi propositi, è un po' un classico di qui, e rimarrei felicemente sorpreso se una persona nata al sud, agisse poi in controtendenza, forzando le ataviche ed assai poco proficue influenze. Me ne accorgo io che, non essendo nato qui, sono del tutto recalcitrante ad accettare modi di fare, altrove trovati sconcertanti. Le due pecche del sud?.Il generale comportamento sulla strada ed il creare discariche ovunque capiti.