L’alternanza scuola-lavoro come potenziale moltiplicatore delle opportunità di successo per tutti. Di questo si parlerà venerdì 8 settembre, dalle 17, nel chiostro di Palazzo di Città.
Il convegno, dal titolo “Alternanza scuola lavoro: disciplina ed esperienza”, è organizzato dal Comune di Corato in collaborazione con la Consulta per lo sviluppo economico ed il lavoro.
Dopo i saluti istituzionali del sindaco, Massimo Mazzilli, dell’assessore allo sviluppo economico Francesco Scaringella, dell’assessore alla pubblica istruzione Marialuisa Zezza e del presidente della consulta, Michele Piccione, il programma prevede gli interventi del Maurizio Drezzadore (Consulente Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali) sul tema “La posizione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali sulla disciplina dell’apprendistato duale nell’alternanza scuola lavoro”.
A seguire gli interventi di Giuseppina Lotito (Dirigente Ufficio III Usr per la Puglia) su “Le indicazioni del Miur relative all’Alternanza Scuola Lavoro”; Antonio Piarulli (vice preside dell’I.I.S.S. Panetti-Pitagora di Bari) su “L’esperienza lavorativa dei ragazzi in alternanza scuola lavoro”; Isalba Balducci (preside dell’Istituto Tecnico e Professionale “De Franchi” di Piedimonte Matese – Caserta) su “L’esperienza dell’alternanza su una nave da Crociera come crescita professionale per gli studenti”; Luigi Caramia (Segretario Nazionale FLC – CGIL) su “La posizione del sindacato sull’alternanza scuola lavoro: proposte applicative”.
«L’alternanza – scrivono dal Palazzo di città – come strumento flessibile, favorisce la personalizzazione degli interventi educativi. Se da un lato si può costituire come proposta formativa articolata in percorsi integrati, in cui istituti scolastici e realtà lavorative mettono a disposizione situazioni di apprendimento differenti per definire percorsi più completi, dall’altro essa si può anche configurare come risorsa per i ragazzi in difficoltà e strumento efficace per contrastare la dispersione scolastica».
«È un incontro importante per creare un legame organico tra scuola e imprese del territorio – secondo il sindaco Massimo Mazzilli – facendo in modo che questo non sia solo una corsa al collocamento dei ragazzi ovunque e comunque. Per avere successo, l’alternanza scuola-lavoro deve essere governata dai vari soggetti in campo, altrimenti non porterà i risultati auspicabili e auspicati, o non verrà vissuta come opportunità dal sistema delle imprese e della scuola».
Etica ed Economia non sono mai andate d'accordo: se l'una spinge a valorizzare gli aspetti morali e spirituali della vita, l'altra esalta tutto ciò che porta al benessere materiale. Anche in questo caso le due componenti, e cioè scuola, intesa come “mezzo catartico”, e lavoro, inteso come “pane”, sono in netta antitesi tra di loro: o si favorisce l'una o si indirizza il giovane, da subito, verso l'altro. I compromessi difficilmente si manifestano come soluzioni indovinate, a meno che non vangano esplicati in modo assai intelligente. I nostri Governi vanno fieri solo dei successi economici e perseguono solo questi, omettendo di considerare il fatto che l'uomo non è costituito solo di “pancia”.