Attualità

“Ai-lati”, parole e musica per raccontare storie di piccoli migranti. Le foto

Ingrid Vernice
I Medison per “Ai-lati”
Una serata organizzata in collaborazione tra la Fondazione Vincenzo Casillo e il Rotary Club di Corato a sostegno di un'integrazione possibile
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Il teatro comunale di Corato non è solo un luogo di svago ma, in alcune occasioni, diventa un punto d’incontro e di riflessione. È quello che è avvenuto nella serata di ieri, durante la quale il pubblico numeroso ha potuto conoscere e comprendere le difficoltà che i migranti, soprattutto minorenni, sono costretti ad affrontare.

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Il progetto “Fare sistema oltre l’accoglienza” ideato dall’ong Amu (Azione per un Mondo Unito) ha come obiettivo l’integrazione anche lavorativa di 50 giovani tra i 16 ed i 18 anni, sia migranti che cittadini italiani, che si trovano in una situazione di disagio economico e sociale.

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Gli interventi
nAl dibattito, che ha preceduto l’esibizione di musica e teatro del gruppo Medison, hanno preso parte: Cardenia Casillo, per la fondazione Vincenzo Casillo, che ha sottolineato l’importanza di non rimanere inermi, di agire, per migliorare le condizioni dei migranti e non solo, e per promuovere la coesistenza tra le culture, una vera e propria risorsa; Pierluigi Amodio Presidente del Rotary Club di Corato, sempre in prima linea quando si tratta di problematiche relative al sociale; Flavia Cerino e Valeria Lobello referenti del progetto che ha mosso i suoi primi passi in Sicilia ma è pronto a diffondersi in altre regioni d’Italia. Ha presentato la serata il giornalista Cenzio Di Zanni, il quale ha ringraziato per la presenza l’assessore ai i servizi sociali Antonella Rosito ed il senatore Luigi Perrone.

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In(di)visibili
nUn titolo che è anche un gioco di parole per lo spettacolo di canto, danza e teatro del gruppo di artisti pugliesi “Medison”. I giovani performer hanno intrattenuto gli spettatori con il loro indiscutibile talento e la loro abilità nell’evocare la sofferenza dei migranti senza mai cadere nel banale. Tra letture di brani toccanti, passi di danza leggeri e canti di speranza, la serata volge al termine; lo spettatore non può far altro che riflettere su come aiutare il prossimo, anche quando si pensa di non avere più nulla.

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Per saperne di più
nIl progetto “Fare sistema oltre l’accoglienza” ha come obiettivo quello di aiutare i minori dai 16 ai 18 anni, sia italiani che stranieri, che hanno difficoltà di inserimento sociale e lavorativo. Attraverso l’affidamento temporaneo a famiglie adottive e la possibilità di svolgere tirocini lavorativi presso aziende ospitanti, i ragazzi hanno modo di costruirsi una vita migliore. Il progetto ha trovato realizzazione esclusivamente grazie a finanziamenti privati. Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito www.faresistemaoltrelaccoglienza.it

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domenica 15 Gennaio 2017

(modifica il 23 Luglio 2022, 17:36)

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