Attualità

Torna al “Tannoia” con le medaglie di Rio, Mazzone: «Fiero di essere stato alunno di questa scuola». Foto e video

Marianna Lotito
Marianna Lotito
close
Corato. Mazzone torna al “Tannoia” con le medaglie di Rio
«Ho avuto la fatica come fidanzata e la bici come amante. Motivi per mollare ce ne sono stati tanti, ma la voglia di andare avanti è stata più forte» ha raccontato Mazzone nella palestra del "Tannoia"
scrivi un commento 1390

Medaglie che luccicano e fogli di carta che pesano: entrambi simboli di traguardi raggiunti, sogni realizzati, nonostante le difficoltà.

nn

«L’importante è dare sempre il massimo»: a ricordarlo agli studenti di Corato è Luca Mazzone, che pochi mesi fa ha conquistato due ori e un argento ai Giochi Paraolimpici di Rio de Janeiro. Al suo fianco l’atleta Domenico Ricatti del centro sportivo dell’Aeronautica militare, più volte campione italiano sulla distanza dei 10 km, grande maratoneta.

nn

La palestra del “Tannoia” ieri li ha accolti entrambi per far arrivare ai ragazzi un messaggio importante: «realizzare i sogni è possibile, bisogna affrontare e vincere il timore del futuro e tornare ad esserne i protagonisti». Lo ha chiarito da subito la dirigente Nunzia Tarantini che, rivolgendosi agli studenti, ha detto: «è in voi che vogliamo riporre la nostra fiducia. La speranza ben confermata si trasforma in certezza, ci diceva Ricatti poco fa».

nn

Mazzone «fiero di essere stato alunno del “Tannoia”»
n«Dopo aver vinto le Paralimpiadi a Pechino, nel 2008, sono sceso in campo per un’altra sfida con me stesso: conseguire il diploma qui al “Tannoia”, a quarant’anni. Ce l’ho fatta nel 2011, con un voto discreto: è stata un’altra vittoria personale, un traguardo importante. Tornando qui ho potuto rivivere tanti bei ricordi, sono fiero di essere stato alunno di questa scuola. A tutti chiedo sono una cosa: impegnatevi».

nn

La dedica delle medaglie
nIntervistato dal giornalista Gianpaolo Balsamo, Mazzone ha ammesso che «a volte sono proprio le sconfitte a darci la carica per far venir fuori il meglio che abbiamo dentro di noi. Motivi per mollare ne ho avuti tanti – ha ammesso – ma la voglia di andare avanti è stata più forte. Ho avuto la fatica come fidanzata e la bici come amante.

nn

Mi sono scese le lacrime alla prima medaglia olimpica, sul podio ho capito di non essere lì per me stesso: stavo rappresentando l’Italia, tutta la Puglia e le nostre città, Terlizzi, Ruvo e Corato. Le medaglie sono come un puzzle, si compongono di tanti pezzi: in primis ci sono mia moglie e mio figlio, la parte più grande di questo puzzle, poi gli allenatori e la squadra nazionale. E ancora: tutti coloro che mi stringono la mano e mi fanno capire che sto facendo qualcosa di bello. A chi mi ha dato i mezzi per arrivare dove pensavo fosse impossibile arrivare, un immenso grazie: senza l’aiuto di tutti non ce l’avrei fatta».

nn

Un’aula come palestra di vita
n«Non vi abbattete nei momenti di difficoltà – ha ribadito il sindaco Mazzilli rivolgendosi agli studenti – Ogni giorno dobbiamo prendere coscienza delle nostre doti: come italiani possiamo essere orgogliosi di questi nostri atleti, sono un esempio per tutti. Ci ricordano che siamo un popolo sempre in grado di farsi valere a livello mondiale». Ad accogliere con lo stesso entusiasmo i due sportivi anche l’assessore allo sport Gaetano Nesta e l’assessore all’istruzione Mara Zezza.

nn

«Ci sono tante “difficoltà” non certificate che gli studenti devono affrontare e superare. Per questo al “Tannoia” stiamo puntando tutto sull’inclusione come arma contro la dispersione scolastica. Lo sport – ha commentato la docente Cinzia Lorusso, coordinatrice del progetto – è uno strumento privilegiato per raggiungere questo obiettivo. Ci dona l'entusiasmo e ci insegna anche l'attenzione alle regole».

nn

«Non è un caso che stiamo facendo questo incontro in palestra: è “l’aula” in cui ci si allena, così come la scuola e lo sport sono una palestra di vita». Lo ha sottolineato Ricatti per consegnare agli studenti l’amore per lo sport e la fiducia in se stessi: «domani non sarà importante quante medaglie avrete vinto o con quale voto vi siete diplomati. Sarà fondamentale potersi guardare indietro e provare stima nei confronti di se stessi e del percorso svolto se lo si è fatto dando il massimo».

n

giovedì 24 Novembre 2016

(modifica il 23 Luglio 2022, 21:15)

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti