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“Cena in bianco”, attimi di spensierata stravaganza. Le immagini

Marianna Lotito
Marianna Lotito
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La Cena in bianco a Corato
Oltre 700 - secondo gli organizzatori - le persone che ieri sera hanno sfidato le insidie del meteo e la pioggia abbondante caduta poche ore prima per partecipare alla "cena in bianco"
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«Chi si è sposato?» ha chiesto qualcuno ieri sera passando da piazza Marconi. E in fondo, sebbene un matrimonio di fronte al teatro non si sia mai visto, il dubbio ci stava. Una domanda lecita, motivata dall'unico colore dominante, dalle tante coroncine di fiori poggiate sulla fronte delle signore, dalle innumerevoli candele e dal ticchettio dei cristalli.

La "cena in bianco" organizzata da "La centrale delle idee" e "Donne & società" ricordava un po' l'America dei matrimoni festeggiati sui prati verdi, con la musica di sottofondo e i palloncini che sfuggono dalle mani dei bimbi.

Potremmo dire anche "un capodanno anticipato". Sì, perché il glamour e la stravaganza tipici dell'ultima sera dell'anno c'erano tutti.

Donne con pizzi, merletti, sete e frange, gonne corte, vestiti lunghi, tacchi, ballerine ed ancora lustrini, perline, ciondoli e ciondoletti. Uomini prettamente con giacche e camicie di lino o cotone. Tutto, sempre, rigorosamente bianco, così come chiede il marchio della "Unconventional dinner". Erano "vestite" anche le sedie, di plastica o legno, di resina o vimini, poco contava.

A mischiarsi con il bianco c'era il rosso, quello del teatro che ormai domina la piazza e si specchia nelle sue palazzine. Quello del vino nei calici. Quello delle tante labbra sorridenti e delle gote accaldate.

Oltre 700 – secondo gli organizzatori – le persone che ieri sera hanno sfidato le insidie del meteo e la pioggia abbondante caduta poche ore prima.

Girovagando fra i tavoli si incontravano volti più o meno noti. "Gli amanti del bianco" provenienti da fuori città si confondevano con amministratori, politici – sindaco e senatore in testa – e semplici cittadini.

«La serata è stata pensata come un'occasione di socializzazione e divertimento a costo zero. Una scommessa riuscita.

Grazie ancora ai partecipanti, attori, promotori e finanziatori della cena, al Comune di Corato per il patrocinio morale e il sostegno convinto all'iniziativa e alle concessionarie del gruppo Maldarizzi, che in qualità di sponsor ha da subito creduto e promosso la kermesse.

Grazie anche ad Antonella Bentivoglio d’Afflitto per la concessione gratuita del marchio, al dj Corrado Lezza e al fotografo ufficiale della serata Leonardo Testini» hanno precisato gli organizzatori.

La buona riuscita della serata, fatta salva l'organizzazione generale, è sicuramente merito dei partecipanti. I trenini e i girotondi del dopo cena, oltre ad azzerare l'imbarazzo del "non conoscersi", sono stati il modo per darsi l'arrivederci alla prossima edizione.

venerdì 12 Settembre 2014

(modifica il 25 Luglio 2022, 20:23)

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fiore aldo
fiore aldo
9 anni fa

FESTE, FARINA E F………. sono le cose che servono per narcotizzare i cittadini che pazientemente aspettano….. d’ incontrare le istituzioni locali per riprendere i contatti . Aspettiamo ,dunque pazientemente. Aldo Fiore – portavoce dell’ Interassociativo CORATO : Territorio, Ambiente e Salute

sother
sother
9 anni fa

Vale la pena ripetersi? Già ho criticato lo scimmiottare transalpino (ah, il maledetto ’68!). Ma dato che sono (anche) un economista, già da tempo avevo pensato ad una cosa del genere: piazza Battisti, un giorno non di sabato o di domenica, tavoli allestiti dai vari ristoratori o pizzaioli coratini che si dividono equamente l’intera piazza (anche a turno o a rotazione di posizione), complesso musicale o gruppo di intrattenitori che accompagna, con discrezione, la cena, cadenza settimanale primaverile-estiva-autunnale, parte del ricavato in beneficenza, che è il primo stimolo a partecipare. Altro che “cena in bianco” !

mariol1962
mariol1962
9 anni fa

Giusta osservazioni da parte del sig. Aldo Fiore ma loro sono abituati a questi festini sono stati insieme dieci anni li giri e volti e le facce sono le solite. Memorizza questa frase: mangiano, fot….. , e se né fottono.

giacomo.delillo
giacomo.delillo
9 anni fa

Una stramberia scimmiottata dalla “Centrale del food”. Un manifestazione un po’ snob, probabilmente esentata dalla tassa prevista per l’occupazione di suolo pubblico (forse perché considerata culturale), nobilitata dalla presenza delle più alte autorità cittadine e di rappresentanti dl Parlamento; destinata a rilanciare il Comune tra quelli a più alto tasso di benessere scio-economico e di più elevato standard culturale. Una proposta ..di sinistra: perché non consentire a tutti di consumare un pasto, anche frugale, in Piazza Marconi? Perché non istituire lì, con il Teatro sullo sfondo, un’area picnic? Sai lo spazio alla notizia sui mass media! Se ne faccia promotore il Senatore. Sai, i voti!…