Pensando a Gloria Radulescu vengono subito in mente i suoi occhi celesti e pieni di sogni, desideri che man a mano sta realizzando. Molti la ricordano per la sua partecipazione a Miss Italia 2012 e per il suo classificarsi tra le prime dieci finaliste, ma la voglia di fare della nostra concittadina non si è fermata lì.
Da gennaio Gloria ha iniziato a frequentare il Centro sperimentale di cinematografia a Roma e ultimamente è stata selezionata per una parte nel video del gruppo italiano Zero Assoluto, “All’improvviso”.
La Radulescu ha provato per tante volte l'emozione dell'attesa di un verdetto ma quella delle selezioni per l’accademia, è stata unica.
«Non essendomi mai addentrata nel campo recitativo credevo all’inizio sarebbe stata dura. Una volta superato l’approccio con la camera è stato tutto più semplice.
Per il provino veniva richiesto un monologo scelto da noi. Seicento candidati e una poesia dell’800. Le gambe tremavano, lo stomaco era chiuso, il cuore a mille, quel giorno era presente il mitico Giancarlo Giannini e le mie emozioni erano tutte amplificate. Una volta superato il provino solo 36 candidati hanno potuto accedere alla seconda fase che consisteva nella frequentazione di un corso propedeutico dalla durata di tre settimane.
Le giornate erano strutturate allo stesso modo di quelle attuali, sono servite agli insegnanti per esaminarci e conoscerci meglio. Al termine del corso abbiamo sostenuto un ulteriore esame che consisteva nel recitare un monologo scritto da noi potendo spaziare dal comico al tragicomico o drammatico.
Solo l’esito di quest’ultimo esame avrebbe determinato l’ingresso vero e proprio in accademia fino ad esserne a tutti gli effetti allievi. Da 36 l’ultima scrematura ci ha lasciati in 12 e adesso eccomi qui a parlarvene».
Come si svolge una giornata in accademia?
«La giornata in accademia si svolge dalle 9 del mattino sino alle 18 di pomeriggio, in ogni giornata si alternano insegnamenti pratici a teorici.
L’accademia è stupenda, si fa di tutto. Canto, riscaldamento voce, danza, acrobatica,storia del cinema, recitazione con il metodo Costa (uno dei metodi più antichi, adottato soprattutto dai grandi del cinema), cineteca (una volta a settimana proiettano un film e al termine lo commentiamo).
C’è una logopedista e Giannini al secondo anno ci insegnerà doppiaggio. Sembra di vivere in una bolla e spero che non scoppi mai».
In tutto ciò, la parte nel video degli Zero Assoluto, “All’improvviso”.
«L’esperienza degli Zero Assoluto è stata davvero bella ed emozionante, il primo set, le prime luci, il primo ciak. Semplicemente stupendo. Ho sostenuto un provino e sono stata selezionata insieme ad altri attori».
Cosa ti manca più di Corato? E cosa consiglieresti ad altri ragazzi che hanno il tuo stesso sogno?
«Dopo aver trascorso un po’ di tempo nella capitale la prima cosa di cui posso aver sentito la mancanza è stata di certo la tranquillità che solo un paesino può darti. Poi naturalmente gli affetti più importanti: la mia famiglia, i miei amici più intimi. Sono onorata di frequentare una delle accademie più importanti del mondo. Anni addietro vi hanno messo piede Domenico Modugno, Raffaella Carrà, Carlo Verdone, Francesca Neri sino ad arrivare ai nostri giorni con la Crescentini e Riccardo Scamarcio.
A tutti i giovani che credono nei loro sogni dico di non arrendersi mai, di non mollare, tutto diventa raggiungibile se davvero lo si vuole, di non farsi influenzare da ciò che di negativo ci circonda. Di studiare tanto perché oggi la cultura è la migliore arma che un individuo possa portarsi dietro.
Di avere sempre la testa sulle spalle e accettare con consapevolezza tutte le porte che si chiuderanno e i no che arriveranno. Auguro loro di avere sempre uno stimolo per rimettersi in gioco e semplicemente di poter seguire i propri obiettivi».
Cosa vorresti dire in questo momento a chi ha sempre creduto in te?
«Ringrazio di cuore Claudia Lerro, per gli insegnamenti che mi ha dato, per la fiducia che ha riposto in me e per aver scrutato quel talento così nascosto e sconosciuto alla mia persona. Ringrazio il mio uomo, Alessandro, per avermi spronata e supportata in tutte le mie scelte, per avermi seguita, per esserci. Ringrazio la mia mamma, mio fratello, la mia unica vera famiglia, gli amici del Teatrificio22 e i miei compaesani».