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Zona industriale: strade colabrodo e servizi primari assenti. «Qui in 30 anni non è cambiato niente»

Giuseppe Cantatore. Riprese e montaggio Francesco De Marinis
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Strade colabrodo e niente servizi primari: così la zona industriale è un freno allo sviluppo
La vocazione imprenditoriale di Corato si scontra con le condizioni in cui versa l'area che ospita le aziende. «Urge rapidamente una manutenzione ordinaria» dicono le imprese
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«Pago fiumi di tasse e ora vorrei un riscontro, mi sono davvero stancato». Lo sfogo di Nunzio Zitoli della Sider Zzinox ubicata in via Varderuolo – tra le strade più di passaggio e più dissestate della zona industriale – rende bene l’idea del clima teso che serpeggia tra chi, da troppi anni, è costretto a operare in una parte della città con infrastrutture assenti o non all’altezza. È infatti evidente quanto la vocazione imprenditoriale di Corato si scontri con le condizioni in cui versa l’area che ospita le aziende. Ad eccezione del tratto a ridosso di via San Magno, dove nel 2017 sono stati completati i lavori di riqualificazione, nel resto della zona industriale mancano soprattutto strade adeguate, ma anche i collegamenti per le forniture di acqua, fogna, gas e banda larga.

La premessa è d’obbligo: Corato ha una zona industriale che si è sviluppata in maniera anomala sin dai primi insediamenti. Risulta frastagliata, promiscua ed estesa a macchia di leopardo in vari punti della città, in gran parte a ridosso della ex statale 98. Il problema, dunque, non nasce certo oggi. Ma, oggi come ieri, le aziende chiedono una soluzione. O, perlomeno, che qualcosa inizi a muoversi.

«Le criticità principali riguardano le infrastrutture» spiega Franco Squeo, amministratore della Fas – azienda ubicata in contrada Forchetta, nei pressi di via Gravina – e presidente dell’associazione imprenditori coratini. «Da anni chiedo alle varie amministrazioni di adeguare la zona industriale tenendo presenti le esigenze delle aziende. Noi siamo qui dal ’95 e la situazione che abbiamo trovato quasi trent’anni fa è la stessa che si può vedere oggi, con l’aggiunta del deperimento causato dal tempo. Chiediamo quindi infrastrutture primarie come acqua, fogna e banda larga, ma ancora di più abbiamo velocemente bisogno di manutenzione ordinaria, concetto che alle varie amministrazioni che si sono succedute, inclusa questa, non sembra essere molto chiaro. La manutenzione ci permetterebbe almeno di poter utilizzare al meglio le infrastrutture esistenti. Invece, a causa di questa mancanza, abbiamo problemi anche sotto il profilo della sicurezza stradale».

A questo proposito, la stessa Fas ha recentemente protocollato a Palazzo di città la richiesta di «un intervento urgente ed immediato per la messa in sicurezza della strada Vicinale Contrada Forchetta» in quanto «il manto stradale continua ad essere dissestato presentando dislivelli, avvallamenti e buche determinate sia dall’usura che dalle intemperie. La guida sulla strada Vicinale contrada Forchetta è diventata un esercizio virtuoso, e per chi la deve percorrere ogni giorno è una quotidiana avventura».

«Ci sono capannoni costruiti ma non raggiungibili perchè non ci sono le strade. Anche i clienti che arrivano dall’estero vengono da noi e trovano delle belle aziende, ma il percorso per arrivarci lascia molto a desiderare» prosegue Squeo. «Ipotizzavamo che potesse aiutarci il Pnrr, ma sembrerebbe non possa intervenire per le infrastrutture della zona industriale. Sollecito in ogni caso l’amministrazione a calendarizzare degli incontri: per gestire questi problemi servono collaborazione e dialogo che però da mesi non stiamo vedendo».

Da contrada Forchetta a contrada Maccarone, la situazione non cambia: in viale dei Cedri, si trova la Farucci Logistica, azienda che dal 1964 opera nel settore trasporti nazionali e internazionali su strada. Qui i camion che vanno e vengono si arrampicano in leggera salita su una via senza un briciolo di asfalto. «Lungo questa strada transitano quotidianamente decine di mezzi, anche con carichi molto pesanti, e i disagi sono all’ordine del giorno» racconta Savino Farucci (groupage Puglia). «Da quando ci siamo trasferiti qui, ormai quattro anni fa, abbiamo avuto una incidenza dei costi di manutenzione dei veicoli, dovuta alla rottura di parti meccaniche, aumentata del 30-40% rispetto agli anni passati. Si pone anche una questione di immagine: non facciamo una bella figura con i clienti che ci vengono a trovare da fuori».

Tutto questo costituisce anche un freno per lo sviluppo. «Questa situazione limita anche eventuali ampliamenti per i quali abbiamo già fatto degli investimenti – sottolinea Farucci – ma a queste condizioni non possiamo davvero procedere. Abbiamo anche pensato di trasferirci in qualche paese vicino in grado di offrire una zona industriale a condizioni più favorevoli». Contestualmente alla realizzazione di questo servizio, abbiamo incontrato anche il sindaco De Benedittis che ha illustrato il punto di vista dell’amministrazione comunale sulla questione. Nella giornata di domani verrà pubblicata la sua videointervista.

lunedì 11 Aprile 2022

(modifica il 4 Ottobre 2022, 10:55)

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Costantino
Costantino
2 anni fa

Ecco chi sono i nostri politici. Gente svogliata, di veduta scarsa. In poche parole “poltronari”. Via via.

M.D
M.D
2 anni fa

Gli imprenditori hanno ragione da vendere……pero'…pero'……il problema è a dir poco atavico! Ci sarà qualche impedimento a livello burocratico….o altro forse!

Aldosterone
Aldosterone
2 anni fa

Almeno uno dei 2 ha avuto l'onestà di ammettere che la situazione è questa da 30 anni. Qui c'è gente che afferma che “negli ultimi anni i danni meccanici sono aumentati del 30%”, mi meraviglio come non sia accaduto in precedenza, visto che è stato detto che la loro sede è lì da 4 anni, ma solo gli ultimi 2 anni fanno testo sull'incremento dei danni. Forse non sono state analizzate a fondo e con oggettività le cause di questo incremento? Magari con la pandemia qualcosa è cambiato? Magari la percorrenza media annua di un mezzo pesante è aumentata, e con essa la necessità di manutenzione? Non lo so, lascio le valutazioni ai bocconiani… Per quanto riguarda il centro invece, almeno ci sono i lavori per la fibra e per la videosorveglianza. In ogni caso non ho mai danneggiato la mia auto

Mandrake
Mandrake
2 anni fa

X favore non mi aggiustare le strade adesso che mi sono comprato un mezzo cingolati…. .. 🤣🤣🤣

saponetta
saponetta
2 anni fa

esatto, negli ultimi 30 anni … non da 4 o 5 o 10, ma praticamente da quando esiste la zona industriale di corato, in quei luoghi, sede di aziende anche di una certa importanza, non è cambiato niente. molto invece è peggiorato, alcune strade sembrano uscite da un film postapocalittico, rifiuti un pò ovunque, illuminazione a macchia di leopardo alopecico, segnaletica, toponomastica e in genere opere pubbliche praticamente a piacere e discrezione degli imprenditori … non vorrei essere malignetta … mah, famm stà citt …

lo scontato
lo scontato
2 anni fa

i fiumi di tasse signor zitoli come lei le pagano tutti…..è l'italia che non funziona

G. R.
G. R.
2 anni fa

Finalmente dopo tante volte che commento e segnalo un intervento urgente così Via Varderuolo vedo pubblicato un articolo che tratta davvero la questione strade in zona industriale. Inoltre da parte delle varie amministrazioni pubbliche ancora oggi nessuno si prende la briga di segnalare alla città Metropolitana di Bari le pessime condizioni del manto stradale della complanare lato mare nel tratto supermercato Lidl sono a Via La Botte. Interveniamo subito perché le strade della z.i. sono il biglietto da visita della ns. economia industriale.

Angelo R.
Angelo R.
2 anni fa

Le strade disastrate influiscono sulla nostra sicurezza, per scansare le buche si è costretti a zigzagare talvolta rischiando di indadere la corsia opposta o di uscire dalla carreggiata. Il problema va oltre quello che sembra, ma perché è così difficile capirlo?

Luigi patruno
Luigi patruno
2 anni fa

È uno schifo, E DAPERTUTTO così ANCHE IN CITTÀ . È una amministrazione COME LE ALTRE ANZI PEGGIO.una città che nessuno controlla

fc
fc
2 anni fa

Il problema delle strade riguarda l'intero territorio di Corato, centro, periferia e zona industriale. Piuttosto che commentare chi ha sbagliato o chi non prenda decisioni, il vero problema, credo, sia la totale indifferenza delle varie amministrazioni. Per l'ultima, ancora in carica, che risponde con la solita storiella delle responsabilità altrui, corre l'obbligo di ricordare che l'incarico di gestire l'amministrazione comporta l'assunzione delle responsabilità del presente e del passato. Troppo difficile da comprendere!

F.L
F.L
1 anno fa
Rispondi a  fc

Bravo f.c. le varie amministrazioni sono bravi a scaricare la colpa agli altri e a iniziare per primi a dire che la città di Corato sta andando allo sbaraglio, signori chiudo andate a fare un giro a Ruvo vedete i lavori già eseguiti e da ultimare grazie sindaco Debenedettis

Ss
Ss
2 anni fa

Molti degli incidenti mortali,avvengono anche per i manti stradali,che sono bucati e dissestati.

Giovanni
Giovanni
2 anni fa

Da un'amministrazione composta da dipendenti statali e pseudo tali,con zero imprenditori storici al suo interno,cosa si chiede? Vi ricordate come pontificava il candidato De Benedettis in piazza? Sembrava un attore in preda a narcisismo,e tale si sta mostrando. Manca una squadra di governo capace: per questo sostengo da mesi la caduta ufficiale di questa farlocca amministrazione.

franco
franco
2 anni fa

le strade a CORATO non fanno parte della città anzi nemmeno dei cittadini.- appartengono ad un genere sconosciuto attualmente.- però devo dire che come il vino con gli anni migliora le nostre strade -TUTTE- non hanno questa destinazione.- inoltre posso affermare che alcuni di noi-e vorrei vedere – hannp dovuto pagare di tasca propria manutenzione straordinaria di gomme eccc ecc dovute di certo a percorsi di guerra tipo-scuatemi l'ardire- l'UCRAINA oggi