In tanti lo chiamano "shock energetico", sintesi efficace per riferirsi all'aumento esponenziale dei costi delle bollette di luce e gas che sta mettendo in seria difficoltà le imprese, dalle più piccole alle più grandi. I problemi creati da questa situazione sono tanti e, senza un intervento rapido e deciso del governo, possono solo aumentare. Nel frattempo, le aziende cercano comunque di porre un argine a questa escalation. È il caso del Pastificio Granoro che, come ha spiegato ieri l'amministratore delegato Marina Mastromauro nel corso della trasmissione Tagadà in onda su La7, ha scelto di aumentare il prezzo della pasta pur di salvaguardare i posti di lavoro all'interno dell'azienda.
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«Questa situazione per noi determina grandissimi problemi, soprattutto sotto il profilo finanziario» ha spiegato l'ad dell'azienda coratina. «Non dimentichiamo che i pastifici sono tra le aziende classificate come energivore. Tutti i nostri impianti hanno infatti bisogno di energia elettrica e di energia termica: quest’ultima ci serve per riscaldare l’acqua e realizzare il processo produttivo della essicazione. In più abbiamo anche necessità di produrre freddo e in questo caso ci serve energia prodotta dal gas».
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La soluzione sono i sostegni di Stato oppure occorrono interventi di più ampio respiro? «Io sono tra quegli imprenditori che non vorrebbe mai ricevere dei sostegni in emergenza – ha precisato Marina Mastromauto – ma è chiaro che ci aspettiamo degli interventi che ci aiutino in questa contingenza, così da superare questo momento così difficile. Per quanto riguarda il discorso strutturale sono molto critica: che la situazione energetica stesse attraversando un periodo complicato che avrebbe portato agli attuali aumenti è una cosa che si sta registrando già dall’inizio del 2021».
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Complessivamente gli aumenti di luce e gas ammontano al 300% rispetto al 2020. «È una scelta molto dolorosa, ma siamo costretti a riversare sul prezzo finale questi aumenti. Con questa azione ci auguriamo non tanto di mantenere gli stessi volumi, ma quantomeno di mantenere le stesse unità lavorative presenti in azienda senza mandare nessuno a casa, nemmeno in cassa integrazione. Speriamo quindi non solo nell’intervento del governo – ha concluso l'ammistratore delegato della Granoro – ma anche, tra giugno e luglio, in un nuovo raccolto con una quantità mondiale tale che diminuisca anche il prezzo della materia prima che quello che ha innescato per noi pastai un aumento esponenziale».
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W l'inflazione! Tutti la cercavano, tutti la invocavano,ora la maledicono… Eccomemai? Ma se la situazione dovesse rientrare ed (ipotesi, ma non lo sarà mai….) I prezzi delle materie prime ed energia si riducessero, il prezzo di generi alimentari e della spesa in genere, scenderebbe… Oppure chi si è visto si è visto…? Tra poco gireremo con le banconote da 1000euro che varranno come la moneta da 1euro di oggi… W, w l'inflazione che doveva riportare la ripresa in UE… VIVAAAAAAAAAA Assisteremo ad un altro rialzo,dopo quello del 2002 con l'introduzione dell'euro e il fantastico arrotondamento per eccesso (eccesso a dir poco… Visto che 10.000lire sono divenute 10euro…) La nuova moneta che doveva portare stabilità… Nel frattempo spegnete la luce in alte tre piazze stasera…
questa crisi energetica ci porterà dove neanche immaginiamo….ovviamente le imprese ed i commercianti ripiegheranno sull'aumento dei prezzi ma i consumatori avranno sempre meno potere d'acquisto. Un disastro……
Nessuno ricorda però, nel piagnisteo generale, che l'aumento degli idrocarburi è causato dalle politiche green. In Italia si chiama pomposamente “transizione ecologica”. Noi la paghiamo e alcuni incassano.
L alternativa per l energia elettrica c'è, basta realizzare l impianto fotovoltaico da 1MW, come stanno facendo le altre aziende del nord che hanno e stanno realizzando impianti fotovoltaico in copertura..
mi riferisco all'intervento di massimopetrizzelli.- se è vero quello che puntualmente scrive ed afferma ci sarebbe da preoccuparsi.- infatti alle parole sincere(credo) della ad granoro non sono seguite alcuna ipotesi di divagazione sia di recupero energie che di produzione. forse non l'hanno previsto in questo anno? in Italia c'è sempre stato e ci sarà la mancanza di riserve di energie e soprattutto di materie prime.- solo che non si è fatto molto per ovviare a questo-lo aveva intuito già il buon ingegner Mattei che sperava nel petrolio della padania .ricordate?
Si ma gli stipendi? Quando aumentano? Anzi da gennaio non si “gode” piu dell'ex d. Renzi…
in prosieguo a quanto scritto vorrei rassicurare il sig.massimo petrizzelli che non mi sogno lontanamente di inficiare il suo pensiero dal momento credo che non avrebbe senso scrivere quanto ha fatto Lei- mi permetto da profano di aggiungere un”se vero” che mi spetta data la mia “ignoranza ” in materia
Bene dott.ssa, siamo pienamente d'accordo con la sua tesi ma ci aspettiamo con altrettanta celerità che il prezzo della pasta diminuisca quando il prezzo del gas scenderà…… (ho fortissime perplessità). Ci facciamo il nodo e ci risentiamo……