La città è scossa, profondamente. Da quando, mercoledì mattina, una giovane vita è stata spezzata in modo così brusco e incomprensibile, tante mamme, tanti papà e tantissimi figli stanno condividendo un grande dolore. Quasi potessero alleviare la sofferenza di una famiglia portandone con sé un pezzetto anche loro. Partendo da queste lacrime, il sindaco De Benedittis dedica parole di speranza rivolte soprattutto ai più giovani.
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«Carissimi ragazzi e carissime ragazze, decidiamo da che parte stare» scrive De Benedittis. «La perdita di Alessandro ci riguarda tutti e tutte. Il dolore, la tristezza, le lacrime, la disperazione di queste ore raccontano l'unica vera grande verità: la vita vale. La vita di ognuno vale e siamo interdipendenti. Eppure, viviamo schiacciati sul presente, come se tutto fosse un attimo, un giorno, un anno, un tempo solo. Invece, la vita è un percorso lungo, un andare verso il futuro, che non conosciamo e in cui, sempre, si riaprono possibilità di cambiamento. Capite che bello? Oggi, non va, il presente è buio, ma c'è il futuro! Tutto può cambiare.
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Attenzione: tutto può cambiare, se decidiamo di lottare. Per cosa lottare? Guardiamoci intorno. C'è tutto da cambiare. C'è da rivoltare, ancora una volta, questo vecchio mondo. Vogliamo rassegnarci a questo desolante presente, fatto di gigantesche ingiustizie e agghiaccianti solitudini, in cui, come in questi giorni, si può morire di freddo, nella foresta polacca o tra i banchi di scuola? Su la testa, ragazze e ragazzi! Teniamoci per mano e cominciamo a raccontare questo mondo che non va. Cominciate a raccontare il vostro mondo. Prendetevi il diritto di parola e di protesta. Da soli, si muore, insieme si lotta e ci si scalda il cuore.
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Forza, amatissimi ragazzi e amatissime ragazze. Questo giorno così triste, dev'essere il momento in cui far rinascere la Speranza e vedrete, che su questo sentiero bello della vita, ritroveremo anche Alessandro. Chiudo regalandovi una citazione. Scoprite voi, se volete, chi è l'autore. Consideratela un'esortazione, a decidere di stare dalla parte della vita, sempre. "(…) Ma più di ogni cosa, imparate a sentire profondamente tutte le ingiustizie compiute contro chiunque, in qualunque posto al mondo". Vi voglio un gran bene e vi abbraccio. Il vostro Sindaco, Corrado De Benedittis».
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Bravo Corrado quando dici : Desolante presente. Sono un papà è non mi vergogno dire che sto in macchina commosso mentre leggo.
Bravo sindaco anzi bravo Corrado anche se non ti conosco personalmente mi piace chiamarti per nome. Dalle tue parole emerge la tua bontà che non è fine a se stessa ma è diretta agli altri ,è coinvolgente per gli altri ma soprattutto è vera e per questo è sentita dai ragazzi, dalle ragazze, dai giovani. A noi non interessa il colore politico ma la correttezza e la guida migliore per il nostro futuro.
IO SO COSA VUOL DIRE PERDERE UN FIGLIO DI 11 ANNI NON VOGLIO IMMAGINARE
LO STRAZIO DEI GENITORI, FORZA E CORAGGIO FAM.MOSCA
Condivido appieno le parole del sindaco… non sono cittadino di Corato… ma questa storia coinvolge TUTTI e CIASCUNO nessuno escluso!
Una cosa voglio aggiungere a noi adulti, non tralasciamo il “futuro”! anzi coltiviamo “le nuove leve”
Vi consegno e mi consegno questa citazione… di Seattle, capo indiano d'America, 1852
“La Terra su cui viviamo non l’abbiamo ereditata dai nostri padri, l’abbiamo presa in prestito dai nostri figli”.
Buona ruminante riflessione!
“Cominciate a raccontare il vostro mondo” penso che sia da qui che ci si può salvare!