L'analisi

A Corato 1.444 domande per il Reddito di cittadinanza. Ecco cosa fanno i percettori

La Redazione
Gli uffici di via Gravina dove sono ubicati i servizi sociali
La maggior parte è a casa perché non è stata ancora contattata: le assistenti sociali del Comune di Corato seguono circa 200 pratiche; 91 sono impiegati nei diversi Puc attivati dai servizi sociali in questi mesi
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Il reddito di cittadinanza è spesso protagonista di approfondimenti e dibattiti. Delle misura, introdotta nel 2019, ne vengono evidenziati soprattutto i limiti. Le pagine di cronaca sono piene di articoli sui furbetti; ristoratori e albergatori denunciano la scomparsa dei lavoratori stagionali che preferiscono ricevere il Rdc (spesso a ragione); i cittadini puntano il dito sostenendo che la stragrande maggioranza dei percettori poltrisca sul divano e che i navigator siano totalmente inutili.

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In questo momento a Corato sono 1.444 domande le domande accolte. Calcolando – come sostenuto dai servizi sociali – una media di 3 persone per nucleo familiare richiedente, sono 4.332 i cittadini all'interno di un nucleo familiare che percepisce il reddito di cittadinanza, ovvero il 9% della popolazione cittadina. La media nazionale si aggira attorno al 5%, alzandosi progressivamente man mano che si scende verso Sud. Le previsioni parlano di un aumento, sia su scala comunale che su scala nazionale, acuito dalla pandemia che ha spazzato via lavoro e stabilità e ha inghiottito anche la classe media.

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Una volta accolta, la domanda viene splittata dall'Inps verso i servizi sociali o i centri dell'impiego. Nello specifico, a Corato, 1.038 domande sono finite sulla scrivania delle assistenti sociali mentre 406 sono state affidate ai navigator. Una piccola contraddizione, considerando che il RdC è orientato al reinserimento dell'utente nel mondo del lavoro. L'assessore alle politiche sociali, Felice Addario la spiega così: «In realtà un gran numero di utenti che accede a questa misura fa parte di quella fetta di popolazione che vive in povertà assoluta o relativa e che, oltre a gravi problemi economici, porta con sé altrettanti problemi sociali. A quel punto, quale staff tra navigator e servizi sociali, può seguire meglio questi casi?»

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Ma cosa fanno, nel frattempo, i percettori del reddito di cittadinanza? La maggior parte è a casa perché non è stata ancora contattata. Le assistenti sociali del Comune di Corato seguono circa 200 pratiche. «Se i primi importi sono stati erogati ad aprile 2019, – spiegano le assistenti sociali – noi abbiamo potuto cominciare a lavorare solo a febbraio del 2020, poco prima l'inizio della pandemia che ha inevitabilmente rallentato i colloqui. Chi si rivolge a noi sono persone, non numeri, quindi va dedicata a loro tutta la nostra attenzione».

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Mentre percepiscono il reddito, 91 percettori delle 200 pratiche seguite dai servizi sociali, sono stati inseriti negli 8 Puc (progetti utili alla collettività), attivati in questi mesi. Accorpando alcuni progetti, duplicati dei precedenti, in realtà sono 4. 53 persone sono impiegate in "A scuola più sicuri" e si occupano di gestire il flusso dei bambini all'ingresso e all'uscita delle scuole. 10, invece, partecipano a "Vigile amico", il progetto ideato dalla polizia locale che prevede la sensibilizzazione dei cittadini sul rispetto delle regole con l'affissione di volantini. All'interno degli uffici di via Gravina, altri 4 precettori forniscono supporto alla polizia locale, negli archivi o con i documenti. Infine sono 24 i percettori inseriti nel progetto "Amico in comune", volto a dare supporto nelle piccole mansioni quotidiane, ai dipendenti degli uffici comunali, in particolare dell'ufficio anagrafe. Ne manca all'appello uno, non ancora partito. che prevede il monitoraggio degli ingressi di cimitero comunale e mercato settimanale.

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E se un percettore si rifiuta di partecipare ai Puc? Nei centri per l'impiego, al terzo lavoro rifiutato, scattano i provvedimenti dell'Inps. AI servizi sociali, invece, la segnalazione all'Inps scatta immediatamente se le giustificazioni non sono ritenute valide e si arriva fino alla revoca del contributo. A monte, però, ci sono circa 300 percettori senza condizionalità, ovvero che non hanno i requisiti per partecipare ai progetti per motivi legati all'età, a una disabilità o alle attività lavorative e formative che svolgono.

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A fianco del Reddito di cittadinanza, c'è un'altra misura, introdotta dalla Regione Puglia nel 2018: il ReD (o Reddito di dignità, incompatibile con il RdC) che a Corato ha 23 domande attive ma che, prossimamente, saliranno a 192. 500 euro al mese, per un anno, a fronte di 62 ore mensili di impegno in attività previste dal Patto. 

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«Fino al 2016 – commenta Felice Addario – solo Italia e Grecia tra i Paesi dell'Eu non avevano una misura di sostegno al reddito, con tassi di povertà relativa e assoluta altissimi. Solo il reddito di cittadinanza è riuscito ad abbassare il tasso di povertà in Italia (poi riacutizzato a causa della pandemia ndr). Oggi a Corato arrivano circa 750mila euro al mese nelle tasche del 9% della popolazione più povera. Soldi che tornano nelle tasche dei negozianti, degli artigiani, nei proprietari delle case, etc. È stato un toccasana anche per il Comune che ha potuto raddoppiare il personale assumendo altri 4 assistenti sociali e 2 amministrativi, grazie a fondi dedicati esclusivamente a potenziare l'accompagnamento nei territori. In più la pressione (e le relative gravi problematiche ndr) sugli uffici si è affievolito. Sono favorevole che continui ad esistere».

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Andrebbero fatti dei correttivi? «Andrebbe limato in alcuni punti, la politica dovrebbe sedersi ad un tavolo e discuterne», dice un'assistente sociale. «Sono diverse le modifiche che andrebbero fatte. Abbiamo partecipato – continua Addario – a un focus group con una sociologa ricercatrice che fa parte del Comitato Ministeriale di Valutazione e Riprogettazione del Reddito di Cittadinanza. Un Comitato che supporta il Ministro Orlando con lo scopo di ridisegnare il RdC. L'ambito di Corato, Ruvo e Terlizzi, unico in Puglia, ha partecipato offrendo il proprio contributo».

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giovedì 3 Giugno 2021

(modifica il 3 Agosto 2022, 7:27)

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Zuck
Zuck
2 anni fa

C'è chi ne ha bisogno davvero e chi nel frattempo scrocca…gente capace di intendere e volere…ma a cui non INCOZZA di lavorare…non è la legge ad essere sbagliata…. è solo che noi piace prendere soldi ed essere assistiti

Pop
Pop
2 anni fa

Quello che fai sfiducia e da leggermente fastidio è che a percepire il RdC siano tanti furbetti. Sicuramente chi ne ha davvero bisogno sarà non più del 30%.

Roberto Colonna
Roberto Colonna
2 anni fa

Articolo utilissimo. Grazie.

nerdrum
nerdrum
2 anni fa

ricordo negli anni '80 e '90 l'impiego di disoccupati nella cura del verde e nel decoro della città, alle dipendenze dirette dell'allora uff. agricoltura. li ricordo nitidamente a pulire la pineta di bracco ad esempio. oggi non è possibile occuparli per la stessa ragione? basterebbero 3/4 persone, 2 apecar, un po' di attrezzatura e tanta buona volontà.

povr a nu
povr a nu
2 anni fa

i limiti sono che tante persone percepiscono il reddito di cittadinanza o rdc che fa più figo, non perchè rientrino nei requisiti, ma perchè la domanda viene fatta dal marito o dalla moglie e sono in divisione dei beni. oppure lavorano a nero (su loro espressa richiesta proprio per non perdere il reddito di cittadinanza). o riescono a percepirlo non so ancora come e, al momento di pagare, si guardano attorno sperando non ci siano persone che li conoscano e possano denunciarli. il problema è che alla prima proposta di lavoro rifiutata, dovrebbero toglierglielo perchè la comune idea è “tanto fino a quando mi chiamano di nuovo altre 2 volte!”. poi oltre al reddito si aggiungono anche i buoni spesa! chi più ne ha più ne metta! gli onesti invece lo hanno sempre in quel posto!

carlo mazzilli
carlo mazzilli
2 anni fa

andiamo ragazzi…lo sappiamo benissimo cosa fanno i percettori di rdc … non tutti ma la maggior parte … le ammonistrazioni però potrebbero essere più cogenti, collegare questa misura ad un impegno lavorativo a beneficio della comunità in maniera più pressante, pena la sospensione o la revoca della misura … ma che non le vediamo queste persone?

Reddito fannulloni
Reddito fannulloni
2 anni fa

Reddito dei fannulloni più che rdc, veramente è minima la percentuale di chi ne avrebbe bisogno, molti si fanno le vacanze col reddito, mentre ci sono i pirla come me che si alzano presto per andare a lavorare, e c'è anche chi si lamenta che sono pochi i soldi del rdc. Ma toglietelo e quei soldi destinati alla sanità che giù al sud fa cagare

Dino
Dino
2 anni fa

Un amicona di 56 anni con famiglia è rimasto senza lavoro. Non riesce a trovare lavoro neanche a spalare la merda dei cavalli. Fortunata mente prende rdc e riesce almeno a mangiare . Provare per credere.

DbX
DbX
2 anni fa

Percettori scansafatiche ma
poi c'è lo statale che fa doppio lavoro
( in nero). Chi ha la partita Iva e ha gli operai in nero. Il giovani sottopagati con 12 ore di lavoro al giorno e quelli con la panza piena che non credono a chi è digiuno.

Daniela
Daniela
2 anni fa

Purtroppo ci sono tanti furbi che lavorano in nero e percepiscono rdc.
Dovrebbero fare dei controlli più seri.
Si potrebbe inserirli nelle attività che hanno bisogno di lavoratori. E aiutare tutti…

Costantino
Costantino
2 anni fa

Al posto di dare lavoro, danno soldi. Italia? Paese dei balocchi.

C..,M.
C..,M.
2 anni fa

Evidentemente non conviene andare a lavorare sottopagati e sfruttati con tante ore di lavoro pagate a quattro soldi meglio non fare niente piuttosto essere sfruttati dai padroni… Comunque anche ai politici infedeli non dovrebbero percepire il vitalizio specie chi è in galera..giusto no!!!

ALDO GRAMMATICA
Aeldus
2 anni fa

Non voglio essere né qualunquista né moralista.
Dicono che c'è ASSOLUTA PENURIA in Italia di:
Camerieri, pizzaioli, braccianti, assistenti di sala.
E noi diamo il reddito?
GIUSTAMENTE conviene lavorare per 1200/1300 euro al mese quando si hanno (mi pare) 750 € e dormire fino a mezzogiorno e andare al bar?
C'è richiesta di tentatisti (venditori col furgone), consegnatari di pacchi. Conviene lavorare o dormire per 750 € al mese?
Io dormirei per 750 euro.

Marcello petrizzelli
Marcello petrizzelli
2 anni fa

Io vorrei sapere quanti sono gli stranieri che percepiscono gli aiuti comunali.

tonico
tonico
2 anni fa

Vorrei che l'Assessore alle Politiche Sociali mi spiegasse il Suo concetto di povertà assoluta. Grazie