È coratino l’autore del brano “Turn Up” che accompagna la campagna pubblicitaria della collezione di accessori primavera-estate 2021 di Versace. Simone De Venuto, in arte Monako, classe ’92, è un musicista e compositore, tra i fondatori (insieme a Martino Tempesta e Gianluca Caterina) dell'etichetta discografica Angapp Music, oltre che membro del duo di produzione Uponcue con Syncro (lo stesso Martino Tempesta).
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Laureato con il massimo di voti al Conservatorio di Monopoli, con una menzione speciale per la sua tesi “Libertà controllata”, con le sue musiche Monako ha invaso il mondo del commercial attirando l’attenzione di molti music supervisor oltreoceano, all’interno delle campagne pubblicitarie. La sua visione della musica rimanda all’immagine della bottega dove l’arte del fare si interseca con originalità e creatività, dando vita a musiche semplici nella loro struttura, ma con un contenuto armonico che le rende orecchiabili insieme ad una tessitura sonora che sembra essere in “balia delle onde”.
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nCome nasce “Turn Up” e come è avvenuta la scelta per la campagna pubblicitaria di Versace?
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Da quando è iniziata la pandemia molte attività relative alla musica come lezioni e concerti si sono ridotte. Per questo io e i miei soci Gianluca Caterina e Martino Tempesta abbiamo massimizzato la vendita di licenze per la sincronizzazione della musica. Mi sono concentrato sulla produzione di musica non tanto per la pubblicazione, quanto per la sincronizzazione, utilizzata poi dagli youtuber, contest creator e da vari brand. Già prima del Covid avevamo stretto delle partnership con delle agenzie di produzione musicali oltreoceano che mirano solo alla vendita delle licenze. Inoltre, avevo dei canali verso cui indirizzare la mia musica. Da qui Versace ha scelto questo brano per la sua campagna pubblicitaria. Non solo Versace, ma anche il gigante svedese Klarna ha utilizzato lo stesso brano “Turn Up” per una campagna pubblicitaria dedicata ai controller delle consolle per videogiochi. “Turn Up” è un brano particolarmente fortunato grazie al quale ho avuto un primo ritorno di popolarità. È stato bello leggere i vari commenti, dove gli utenti affermavano di non aver skippato la pubblicità solo per la musica. Ci sono tanti brani come “Turn Up” che si lasciano sfruttare per il loro stile nelle varie conversioni musicali.
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Consideri il tuo laboratorio musicale come una sorta di bottega: forse è proprio questo che attira l’attenzione?
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Ho una visione della musica molto rinascimentale. Quando si voleva imparare a scolpire, si pensi alla bottega di Michelangelo, il laboratorio era luogo d’incontro, ma anche un posto dove si potevano manipolare e combinare tanti materiali diversi tra loro per dare vita a nuove cose. Questo succede puntualmente con Martino e Gianluca. Abbiamo una costante attitudine a lavorare su tanti elementi per creare qualcosa di nuovo e originale. Credo molto in un profondo studio delle cose e nella capacità di saper metterle in pratica. È una visione molto diversa dal ruolo del produttore oggi. Io lavoro prima da musicista e l’immagine della bottega mi aiuta.
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nIn che modo il jazz influenza e ispira la tua musica?
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Secondo me la questione dell’ispirazione non esiste, è un falso mito. La creatività va allenata come qualsiasi tipo di attività. E che cos’è la creatività se non la capacità di trovare nuove congiunzioni con elementi già esistenti? Il jazz ci ha lasciato una grande e importante eredità: ci fornisce elementi di analisi della musica molto potenti, che utilizzo nella mia prassi quotidianamente e che mi consente di riconoscere e dissezionare i vari elementi della musica. Si tratta di una capacità molto connessa con la conoscenza della musica stessa.
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nA proposito del mondo della pubblicità, come credi siano cambiati i contenuti negli ultimi vent'anni e cosa servirebbe per renderli più originali e accattivanti anche dal punto di vista musicale?
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Su Instagram c’è una produzione di promo massiva dove anche i piccoli brand devono esporsi costantemente alle sponsorizzazioni dei loro prodotti per mantenere il loro engagement. Non potendo investire grossi budget per un promo di una trentina di secondi, negli ultimi anni, si è aperto un business che permette di acquistare la licenza anche di piccoli produttori musicali, come nel mio caso, e questo contribuisce a far circolare la mia musica e ad accrescere la mia popolarità. Ci sono anche tanti youtuber che hanno bisogno di musica inedita per monetizzare sui loro video e spesso fanno uso di questo tipo di musica. Tuttavia, ci sono anche degli svantaggi in termini economici. Nel caso di Turn Up se Versace mi avesse contattato direttamente per produrre musica su commistione per la sua campagna pubblicitaria, ci sarebbe stata una contrattazione differente. Comunque, sono molto soddisfatto di questi piccoli traguardi. Con Angapp Music, la nostra casa di produzione di musica per il mondo della sincronizzazione, abbiamo inaugurato un business nascente. È importante che i grandi brand italiani non acquistino solo musica oltreoceano per le loro campagne pubblicitarie, ma valorizzino anche i grandi talenti del nostro paese. Sarebbe bello riuscire a creare una sinergia tra risorse locali e risorse estere.
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Angapp Music si propone di produrre molti inediti di giovani, molti dei quali sono anche coratini. Quale visione avete dei giovani talenti?
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Cerchiamo di individuare del potenziale inespresso nei giovani ee portarlo a compimento offrendo agli artisti degli strumenti per fare ciò che da soli non potrebbero fare. Angapp si pone l’obiettivo di scoprire queste gemme inespresse, affinchè ci siano possibilità future, un po' come se spingessimo una pallina di neve dalla pendenza di una montagna e ruotando liberamente cresce sempre di più.
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