Sono serviti "due tempi" e otto ore di lavori per l'approvazione del bilancio preventivo, tema caldo del consiglio comunale di ieri. L'assise, orfana del sindaco De Benedittis, ancora in attesa del tampone negativo, è stata animata da un vivace dibattito sul Dup (il Documento Unico di Programmazione che definisce le linee programmatiche e operative dell'amministrazione) e dalle prime uscite anticipate dall'aula di questa consiliatura.
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Dopo i brevi preliminari, durati poco più di mezz'ora, Ignazio Salerno (Direzione Italia) ha sollevato perplessità sulla validità della procedura per l'approvazione del bilancio preventivo. In sostanza veniva contestata l'impossibilità dei consiglieri di poter discutere il Dup prima del bilancio, visto che l'approvazione di entrambi era fissata per oggi. A sostegno della tesi, Direzione Corato ha impugnato una sentenza del Tar riguardante il Comune di Bisceglie, poi risultata non compatibile con il caso di Corato. Posizione simile per Bovino che ha lamentato lo scarso coinvolgimento non solo dei consiglieri ma anche delle parti sociali.
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Tra una stoccata e l'altra, la palla è passata al segretario generale Giovambattista Rubino che si è appellato alle difficoltà incontrate a causa di una macchina amministrativa povera di personale. «Mai visto un Comune ridotto così in 30 anni di servizio», ha detto invitando i consiglieri ad andare avanti e non «sputare sul lavoro di tanta gente». Il suo intervento di pancia, – considerato il ruolo ricoperto – ha irrigidito (e non poco) la minoranza, che ha raccolto la solidarietà di Palmieri della maggioranza.
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Le limitazioni dovute a uffici scarni, e all'assenza di dirigenti dei vari settori con cui confrontarsi per ottenere gli atti propedeutici alla formazione di un bilancio puntuale, sono stati la motivazione principale che assessori e consiglieri della maggioranza hanno adottato per giustificare tempi stretti e sbavature. «Nonostante tutto abbiamo rispettato i tempi tecnici», ha detto Muggeo.
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Per sbrogliare il nodo gordiano sul Dup è servita una prima pausa di oltre un'ora che ha spostato la discussione fuori dall'aula consiliare. Scartata le proposta di Bovino di continuare con il consiglio, discutere del Dup e tornare sul bilancio in seconda convocazione, la maggioranza ha votato per un rinvio alle ore 16, utile a chiarire ulteriormente la situazione.
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Tre ore dopo, la pregiudiziale mossa da Salerno viene messa ai voti. 14 contrari, 7 favorevoli. Si va avanti proprio con il Dup e con le proposte di emendamento di Direzione Italia, tutte respinte salvo un piccolo cambio di forma. Approvato il Dup, il centrodestra, compatto, lascia l'aula assieme a Vito Bovino e Anna Malcangi, lasciando la maggioranza a discutere da sola del resto dei punti in programma (approvati all'unanimità).
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Bovino e Malcangi rientrano solo per l'undicesimo punto, quello più importante, l'approvazione del bilancio di previsione. L'assessore al ramo Muggeo spiega che si è preso come riferimento il bilancio dell'anno scorso, che vanno considerati contenziosi e posizioni debitorie e creditorie e, per questo, di essere stati prudenti. La dottoressa Leone, presa "in prestito" dal Comune di Bitritto per aiutare l'amministrazione a redigere il bilancio, aggiunge che la morsa del Coronavirus diminuirà il gettito in entrata dei tributi locali.
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Bovino attacca, definendo il bilancio approntato un "libro dei sogni". Secondo l'ex candidato sindaco le entrate previste dal Comune sono troppo alte rispetto alla realtà dei fatti, proprio alla luce dell'inesigibilità dei tributi e accusa l'amministrazione di aver investito poco sulla sicurezza, tema a lui caro. «Sembra di essere ancora in campagna elettorale. – tuona Bovino – Tra tre mesi questo bilancio sarà aria fritta».
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Alla fine si vota. Bovino e Malcangi escono dall'aula e non partecipano alla votazione che raccoglie l'unanimità della sola maggioranza presente. Sarà il bilancio consuntivo a dire chi avrà avuto ragione.
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discussioni sterili, procedimentali, in politichese e la città se ne muore. vergognatevi tutti, maggioranza e minoranza. l'unico che ha detto una verità, una cosa tangibile è stato il segretario generale, peraltro nn coratino, messo subito a tacere da chi nn ha gli attributi o peggio ancora la competenza per affrontare i problemi reali di una città in rianimazione. due fasi: programmazione e realizzazione. mancano tutte e due. libro dei sogni dall'amministrazione e nessun dipendente che realizzi i loro sogni.
Lo spettacolo e le scuse valgono mille commenti. Se saranno negativi o positivi lo lasciamo scrivere ai difensori, come sempre, attenti a schierarsi con chi non la pensa come loro. #tuttiuguali
Complimenti al centrodestra che questa volta ha ritenuto che bisogna seguire le regole, le procedure e la burocrazia. Peccato però che per lo stesso motivo tante volte ha criticato l'amministrazione sostenendo che stava perdendo tempo. Evviva la coerenza. Complimenti anche all'altra parte della minoranza che, come era prevedibile, si muove a seconda del vento.
mi viene voglia di trasferirmi in Kazakistan …