Lunghi catenacci e gli strumenti di lavoro esposti in bella vista fuori dal salone. L'ingresso, invece, tappezzato da volantini che riportavano l'articolo 4 della Costituzione. Un gesto di protesta, quello di Angela Quatela, titolare di un attività di hairstyling, di sua madre Luciana e delle sue collaboratrici. «Il nostro è un lavoro sicuro» spiegano e chiedono di poter tornare presto a lavorare.
nn
In città diversi parrucchieri e barbieri hanno aderito a #ioapro, protesta civile e silenziosa, alzando le loro saracinesche a metà. Davanti all'ingresso dell'attività era presente anche il sindaco Corrado De Benedittis che ha voluto mostrare vicinanza nei confronti della categoria e, in generale, a tutte le attività commerciali.
nn
«Sono sempre vicino ai cittadini quando rivendicano diritti importanti come quello del lavoro» ha detto De Benedittis. «Nei giorni scorsi ho scritto al presidente nazionale dell'Anci e al Prefetto di Bari per rivedere il sistema chiusure. Chiediamo che le nostre città tornino progressivamente a essere agibili e a vivere. Dico a tutti i commercianti: rimaniamo uniti e capiamo quali strategie migliori mettere in campo per esercitare la giusta pressione e dare sicurezza alle istituzioni in modo tale da poter riaprire».
n
Sindaco si metta con gli ambulanti….,,,,.casalinghe disperate………
Legittima anche la loro di protesta. Brave le signore a rappresentare le loro istanze
Chi è davvero con i commercianti deve attivarsi con Anci e Governo per sollecitare le forniture di vaccini. Unica soluzione reale, non le restrizioni che i Sindaci amano imporre per autopromuoversi.
è vero. è molto vicino alla parrucchiera.
Intanto piena solidarietà a tutti i commercianti, la presenza dell'illustrissimo signor Sindaco a che pro? Mediatico? Quali sono le iniziative a sostegno delle imprese che il comune di Corato sta intraprendendo o intende promuovere? Ci aspetteremmo dall'amministrazione Coratina fatti concreti evitando parole parole che poi non trovano base.
Video commovente.
“Restiamo uniti e troviamo soluzione….” ma Sindaco ancora per queste vie ce ne andiamo? Io non la chiamerei soluzione ma controlli. Dopo 1 anno non si può continuare a bloccare le attività. Fate aprire, ponete un orario di chiusura (chiaramente no alle 18) e, cosa fondamentale, partissero i controlli: multe ai trasgressori e vedrai se la gente non si educa. Rallentare si, no Chiudure. La gente deve tornare a vivere, CON PRUDENZA, ma dobbiamo vivere
Non mi rispondete che i controlli ci sono invitandomi a leggere l'articolo che a Pasquetta la polizia ha sorpreso e multato 10 persone in una campagna. Solo queste 10 persone sono andate a “spatriare”? E tutte le altre riunioni?
Vuoi vedere che ora 1 caso fortuito lo facciamo diventare caso studiato, blitz organizzato? Allargate i giusti controlli così la gente stupida impara e la gente che è ancora chiusa in casa e isolata dai familiari possa riprendere a vivere.
Purtroppo si continua a morire e c'è chi scherza e deride un problema serio.
Sindaco datti una mossa. Togliti la giacchetta e scendi in strada, no a fare il posatore accanto ai disperati.
Muoviti!!!!!!
Una protesta folcloristica quanto inutile, posta in questi termini. Dai siamo seri.
Avrebbe avuto più effetto una lettera firmata indirizzata alla presidenza del consiglio che questa ennesima “promo” del sindaco. La campagna elettorale è finita da un pezzo.
Ma ancora con le chiacchiere stiamo?
E' un gran furbone il nostro Sindaco. mostra vicinanza alle categorie particolarmente vessate, scrive una letterina al Prefetto, ma concretamente non fa nulla!
Eppure vedo signore tutte con i capelli perfetti…. perché nel frattempo a domicilio si lavora alla grande
Alla faccia del distanziamento sociale complimenti ….nn sono vicino ad una parrucchiera ma l'abbraccia pure complimenti