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Addio a Teresa Tarricone, primo medico donna ad esercitare in città

La Redazione
La dottoressa Teresa Tarricone
La dottoressa è venuta a mancare il 24 febbraio a 97 anni. Ha dedicato tutta la sua vita alla professione e ai pazienti che seguiva
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Teresa Tarricone è stata il primo medico donna ad esercitare la professione in città. Ma per i suoi pazienti era più di una semplice dottoressa. Pietra miliare ed esempio per i suoi colleghi, riusciva ad instaurare con le persone di cui si prendeva cura un rapporto confidenziale, quasi materno. Ci ha lasciati due giorni fa (questa mattina le esequie) e tanti che l'avevano incrociata nella loro vita l'hanno ricordata con un pensiero. «L'affetto che provava per i suoi pazienti – spiega suo nipote Luca Amorese – era grande quasi quanto quello per la sua famiglia».

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Nata nel '24 da una famiglia di contadini, scelse di fare il medico spinta dal desiderio di vincere il tabù che le persone avevano nei confronti della medicina. Lo raccontò a Franco Tempesta in un'intervista su Lo Stradone. «Ero al terzo liceo e studiavo con una mia amica, Menina Falco. Mi raccontò di una sua cugina che era morta lasciando sei figli perché si era vergognata di andare dal medico uomo. Per la maggior parte delle donne, e anche delle famiglie, era raro che si andasse dal medico: avveniva solo quando c'era un malessere molto grave. Scoprire che una mamma era morta abbandonando sei figli per la soggezione, mi spinse ad iscrivermi a medicina a Bari».

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All'epoca l'università era ad appannaggio di pochi e le donne iscritte erano meno della metà di oggi. Cominciò il suo percorso nel 1944, quando la guerra infuriava ancora, c'era il coprifuoco ed era pericoloso rimanere per strada. Bisognava alzarsi alle 2 di notte per prendere la leggendaria ciucculatera, il treno che da Barletta arrivava fino a Bari. Un viaggio infinito che la portò a trasferirsi nel capoluogo per un breve periodo.

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Si laureò nel 1950, assieme al futuro ministro Vito Lattanzio. Già prima di diventare medico di base abilitato dava consigli e suggerimenti alle donne che si rivolgevano a lei, meno timorose di interloquire con un collega maschio.

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Corato era un paese rurale, dedito all'agricoltura e ancora fortemente analfabetizzato. «Molti pazienti si rivolgevano a lei in dialetto – racconta Luca – e doveva interpretare le loro parole per fare l'anamnesi. Tra le storie curiose che mi ha raccontato c'è quello che riguarda la supposta di glicerina, da poco diventata di largo consumo. C'era chi la scioglieva con l'acqua calda o la infilava nell'orecchio perché non la sapeva utilizzare». Questo simpatico aneddoto restituisce la cifra contadina di un'epoca tanto vicina ma così lontana.

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Attraverso le parole di Luca è possibile ricostruire uno spaccato di come la dottoressa Tarricone svolgesse il suo lavoro nel suo studio, all'interno dell'appartamento dove viveva. «La mattina cominciava alle 7 e rimaneva in studio fino alle 11 quando iniziava il suo giro di visite ambulatoriali. Ricordo il libretto dove segnava tutti gli appuntamenti. Era piccino e molto spesso ma riusciva, in una sola paginetta, a scrivere tutto. Anche quando l'agenda era fitta, trovava il tempo per passare in ospedale da un suo paziente, per un semplice saluto».

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Andò in pensione nel 1994 ma ha continuato ad ascoltare i suoi vecchi clienti, a dispensare consigli e ad essere confidente e madre, incarnando al meglio il ruolo di medico di famiglia con il suo approccio speciale. In quell'intervista su Lo Stradone disse: «Se dovessi tornare indietro mi reiscriverei senz'altro a medicina e farei il medico alla stessa maniera».

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venerdì 26 Febbraio 2021

(modifica il 3 Agosto 2022, 10:35)

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Mariella Mangione
Mariella Mangione
3 anni fa

Ero una bambina timida, ma con lei era tutto più semplice. La sua voce, il modo di rapportarsi coi pazienti, si rivolgeva a me con tono gentile e professionale. Negli ultimi anni la vedevo passare davanti al mio studio, alla stessa ora andava in chiesa, con quella sua compostezza che l'ha sempre contraddistinta.
A lei va il mio saluto più caro. Mariella

Mariella maldera
Mariella maldera
3 anni fa

La Dottoressa era… Conosciuta da tutti…. È stata per la mia famiglia prima ancora che nascesse mio fratello.. Da sempre e per sempre lo è stata anche quando mi sono sposata e anche per i miei figli… Una persona al di fuori di ogni canone… Unica ed esemplare.. Grazie di tutto….

Angela Pisicchio
Angela Pisicchio
3 anni fa

Sei stata, sei e lo sarai per noi una donna Speciale Unica, hai vissuto per la tua professione, per i tuoi pazienti ma sopratutto per noi famiglia, sei stata una seconda mamma per tutti i nipoti sempre attenta per le nostre esigenze, sempre presente nelle nostre vite fonte di suggerimenti, di conforto ma soprattutto di tanto AMORE. Sei stata il nostro porto sicuro. Ringrazio immensamente il Signore di avermi averci donato una zia/mamma così. Non ti dico addio perché tu non vai via sei con noi in un posto sicuro, dove nessuno e niente ti porterà via, ti dico e ti diciamo tutti insieme Grazie zia ti amiamo tanto

Antonella  L.
Antonella L.
3 anni fa

Ho un bellissimo ricordo della dott.ssa tarricone, è stata il nostro medico di famiglia fino a che è andata in pensione, lei mi ha salvata da una bruttissima pleurite a soli quattro anni, e le sarò grata x tutta la vita. Grande donna!!! La ricorderemo sempre con tanto affetto e gratitudine!!!

Aldo Tarricone
Aldo Tarricone
3 anni fa

Per tutta la comunità è stata una Donna una Professionista, un esempio di Vita Cristiana da ricordare.Spero che l'amministrazione comunale sappia farlo.

Natale De Palma
Natale De Palma
3 anni fa

Che dire? Ho conosciuto la dott.ssa Tarricone perchè medico della mia famiglia. Una persona davvero speciale in tutti i sensi. Sono sicuro che per il suo impegno professionale e umanitario si è meritata un angolo di cielo. Riposa in pace.

Luigi Valente
Luigi Valente
3 anni fa

Una donna e professionista esemplare.

carlo mazzilli
carlo mazzilli
3 anni fa

un esempio luminoso per tutti i giovani di oggi. e anche per i meno giovani.

nerdrum
nerdrum
3 anni fa

dott.ssa di altri tempi, nn x l'età che aveva, ma x la fedeltà assoluta e mai tradita al giuramento di ippocrate. la ricordo bambino come medico di mia nonna, che nn voleva che lei. quando negli anni 70 la mia famiglia lasciò corato, portando con se la nonna, nn esitò a correre al suo capezzale x assisterla. oggi i suoi giovani colleghi alle 20.00 spengono il telefonino ed amen. un esempio.

giuseppe anselmi
giuseppe anselmi
3 anni fa

Un medico unico al mondo credo e spero che in qualche parte esista un medico cosi' esemplare . A me personalmente mi salvo' la vita a sei anni quando annegai nella vasca della montagnola. Mia nonna e mia madre lo raccontava sempre . Fu chiamata in piena estate alle tre del pomeriggio in via Pier Capponi 31 presso la casa di mia nonna e mi rianimo'. GRAZIE DOTTORESSA. riposa in pace Amen

Rosy
Rosy
3 anni fa

Ciao dottoressa… Anche a me hai salvato la vita da un intossicazione quando avevo appena 6 – 7mesi I miei me l'ho hanno sempre raccontato. Grande Donna. Riposa in pace.

Florinda Procacci
Florinda Procacci
3 anni fa

Grande esempio di vocazione alla professione medica e impegno umanitario…alla città di Corato manchi già…