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​”Ricordare per non rivivere”, un incontro in memoria delle vittime della barbarie nazifascista

La Redazione
Shoah
Sabato 25 gennaio alle 19 nella la sede di Agorà, in via San Benedetto 36, sarà presentato alla città un ricordo attenente tali fatti
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“Ricordare per non rivivere” è il titolo dell’evento che il Forum degli Autori, in collaborazione con l’associazione Agorà 2.0 e l’Unione nazionale degli insigniti al Merito della Repubblica Italiana porgeranno alla città per onorare la memoria di quanti persero la vita per mano della barbarie nazifascista dal 1941 al 1945.

Era il 27 aprile del 1945 quando l’Armata Rossa delle truppe sovietiche entrò nel campo di sterminio di Auschwitz e si ritrovò dinnanzi agli occhi l’immane tragedia che aveva colpito milioni di ebrei, rom, omosessuali, oppositori dei regimi e quant’altro.

Avvalendosi della presenza del prof. Raffaele Pellegrino, docente di storia e filosofia nei licei, nonché ricercatore proprio di fatti e circostanze attinenti l’immane tragedia, sabato 25 gennaio, alle 19 nella la sede di Agorà, in via San Benedetto 36, sarà presentato alla città un ricordo attenente tali fatti e sarà proprio il prof. Pellegrino ad esserne il relatore. Non mancheranno proiezioni, racconti e letture delle vicende che, in quegli anni, devastarono l’animo delle genti di tutto il mondo e che, ancora oggi, è opportuno non dimenticare.

Faticosa è stata la ricerca da parte di Antonio Montrone, presidente del Forum degli Autori nonché responsabile nazionale degli eventi dell’Unimri in quanto insignito dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, che è riuscito persino a risalire ai fatti per cui anche Corato fornì il proprio contributo di vittime nei campi di concentramento nazisti. Per l’occasione, infatti, sono stati ritrovati i discendenti di una delle vittime i quali saranno presenti all’evento e cui sarà consegnato un piccolo ricordo per il tramite di una cerimonia all’interno di esso.”

venerdì 24 Gennaio 2020

(modifica il 21 Luglio 2022, 7:58)

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salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
4 anni fa

In un contesto storico-sociale nel quale si dimentica tutto, obbligare a ricordare qualcosa di particolare, sembra alquanto anomalo. Certo il genocidio nazista è stato l'avvenimento più eclatante, più mostruoso, forse anche perché più vicino nel tempo e testimoniabile con documenti visivi, ma tutto ciò che l'uomo compie, nel bene e nel male, proprio perché avviene, è insito nel carattere dell'uomo stesso, nella sua “programmazione”, il cui significato ci sfugge del tutto, elaborata dalla Natura. Non dovrebbe quindi meravigliarci nessun comportamento, anche il più inconcepibile. Non dimenticare affinché non avvenga un altro fatto simile? Intanto è quasi impossibile che si ripeta e poi, proprio perché è successo una volta, nessuno può dire che l'uomo non sia capace di reiterarlo.