Cultura

“Se capire è impossibile, conoscere è necessario”. In una mostra l’orrore della Shoah

La Redazione
Resistere e denunciare le ingiustizie. L'eco della shoah
Sarà allestita dal 23 al 27 gennaio nel chiostro del Palazzo di Città, negli orari 9.30/12.00 e 17.00/20.00 con visite guidate​
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In seguito ad analisi filologiche e ad elaborazioni critiche, l’associazione culturale “Il Tempio di Serapide”, in collaborazione con l’associazione Sordi “Fratelli Gualandi” e l’associazione “Bice Fino”, propone una mostra dal titolo “Se capire è impossibile, conoscere è necessario” (Primo Levi), dedicata all’orrore della Shoah. La mostra sarà allestita dal 23 al 27 gennaio nel chiostro del Palazzo di Città, negli orari 9.30/12.00 e 17.00/20.00 con visite guidate.

«Si tratta di un evento espositivo non “preconfezionato” – spiegano gli organizzatori – ma pensato e presentato ex novo, con allestimenti originali: un ulteriore progetto culturale per la città e il suo territorio, affrontando la prospettiva storica dell’olocausto nazista con grande rigore scientifico, valorizzando i contenuti con un percorso espositivo apprezzato per la chiarezza e il fascino.

La mostra, in cui si racconterà della violenza che ha trovato la sua massima espressione nell’oppressione degli ebrei nella loro condizione di creature isolate dentro i ghetti delle città e nei lager tedeschi, si suddividerà in tre componimenti ricorrendo ad immagini rapide ed essenziali, cercando di far emergere i soli dati elementari per lasciare il resto alla sensibilità costruttiva del visitatore. L’esposizione, nella sua totalità, sarà modulata in modo da sollecitare l’immaginazione del fruitore “raccontando” le storie della Shoah, in una atmosfera immersiva. Difatti l’intento principale del nostro progetto scenografico è favorire l’immersione in un’altra dimensione temporale .

Non si troverà il ghetto nel suo paesaggio generale, ma l’attenzione si ferma ad un angolo di esso alla storia tragica delle famiglie che venivano marchiate con la stella di David e del limite in cui erano costrette a vivere. L’arrivo ad Auschwitz: “Deportato numero 3289”, una matricola che marchia indelebilmente il corpo e scava nell’anima la perdita di identità».

Per il 27 gennaio, giornata della Memoria, la stessa associazione “Il Tempio di Serapide” propone “La fiamma della Memoria”. L’invito è di esporre dalle finestre un lumino acceso che rappresenterà le migliaia di vittime della Shoah.

«L’iniziativa ha come obiettivo la presa di coscienza dei pericoli legati alle intolleranze ed è indirizzato a tutta la città, a tutti coloro che sentono vicini i diritti fondamentali dell’uomo: il diritto alla vita, il diritto alla libertà di espressione, alla libertà di pensiero, alla libertà di coscienza, alla libertà di diffondere le proprie idee senza riguardo di frontiere, in forma artistica o attraverso qualsiasi altro mezzo di propria scelta, a prescindere dalle differenze di razza, di fede, di opinione».

“Se capire è impossibile, conoscere è necessario” (Primo Levi)
Responsabile del progetto scientifico e della curatela l’Associazione Culturale “Il Tempio di Se rapide”
Mostra Immersiva dal titolo dedicata all’orrore della Shoah.

“Se questo è un uomo” (Primo Levi)
Video proiezione in lingua dei segni
Responsabile del Progetto Scientifico e curatela l’Associazione Sordi Corato “Fratelli Gualandi”

“L’indifferenza è la mia nemica personale”
Reading letterario a cura dell’Associazione Culturale “Bice Fino”

Responsabile della scenografia e Direzione Artistica Anna La Monica e Sara Bucci
Collaborazione nell’organizzazione dell’allestimento
Laboratorio urbano Corato Open Space
Associazione Culturale “Nuova Umanità”

martedì 21 Gennaio 2020

(modifica il 21 Luglio 2022, 8:06)

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salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
4 anni fa

Capire ciò che sembra assurdo, è impossibile? Già il fatto che un evento si manifesti nella società, dovrebbe far pensare a quanto esso sia fattibile, prevedibile. E' quella “follia” che la Natura ha “donato” all'uomo, programmandolo: “devi prevaricare tutto e tutti, affinché il tuo “Io” emerga, se sei migliore degli altri. Perché io ho bisogno, dei migliori. Altrimenti, devi scomparire”. Hitler credeva di essere nel giusto, assecondando gli, per noi, inconcepibili dettami della Natura. Il problema è che non era affatto il migliore, superando i limiti etici che la Natura stessa ci impone. Ed è stato, giustamente, spazzato via.

salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
4 anni fa

Vorrei aggiungere un'altra cosa, riguardo ai limiti etici che la Natura ci impone: la lunghezza della vita. Per l'uomo, la Natura aveva previsto una vita media che era la metà di quella attuale. Aveva fatto i suoi calcoli, per l'equilibrio necessario. Ora l'uomo, unico essere vivente ad ottenere un allungamento smisurato, ha superato quei limiti, e le conseguenze si sono manifestate: inquinamento, caos sociale, avanzata di quelle popolazioni da lei prima tenute in “quarantena”, non considerandole adeguate al progresso ed alla evoluzione, invivibilità generale, tensioni mondiali, distruzione progressiva dell'ambiente, surriscaldamento globale. E' chiaro che, chi vive solo dell'empirico e non del trascendentale, si sta aspettando ora la durissima reazione della Natura stessa.