Cultura

L’Archeoclub racconta gli antichi percorsi del Nord Barese

La Redazione
L'Archeoclub racconta gli antichi percorsi del Nord Barese
Sabato 21 settembre alle 18 nella sala verde del Comune
scrivi un commento 520

Si parlerà del sistema dei percorsi antichi del Nord Barese nel prossimo incontro organizzato dall’Archeoclub di Corato sabato 21 settembre alle 18 nella sala verde del Comune.

Per lunghi secoli la storia della Terra di Bari, dapprima con i siti preistorici e poi con quelli romani, è stata un elemento di riferimento e di confronto per la cultura storiografica anche se spesso l’ha relegata in una posizione marginale nella cultura europea.

«Il contributo di questo incontro – spiegano gli organizzatori – nasce dalla necessità di fornire ulteriori deduzioni di valorizzazione e di confronto, e quanto lavoro si debba ancora spendere per realizzare un sistema di rappresentazione e di condivisione del patrimonio archeologico, storico e monumentale del Nord Barese. L’area di riferimento è tutta la provincia nord-occidentale di Bari e parte della provincia di Foggia, luoghi che hanno permesso la conservazione di molti elementi, spesso sconosciuti, utili a ricostruire una dinamica delle esperienze archeologiche vissute negli ultimi anni».

Introdotto dal presidente dell’Archeclub, Miche Iacovelli, durante l’incontro interverrà l’archeologo Pierfrancesco Rescio «la cui ricerca, nata a partire dal 2001, oggi può essere considerata come risultato di alcuni lavori originali pubblicati e inediti sui vari aspetti della storia dell’archeologia e sulla frammentazione teoretica dei dati archeologici. Quando è applicata con criterio scientifico, l’archeologia non sminuisce in alcun modo l’apprezzamento delle caratteristiche eccezionali del paesaggio anzi facilita la comprensione delle origini e del comportamento dell’uomo.

La Puglia, e quindi la Terra di Bari, presenta varie complessità nelle sequenze concrete dei mutamenti culturali: dalla via Traiana alla via Appia, ai percorsi di collegamento della transumanza e, ancor di più, agli insediamenti preistorici e protostorici. Essi, tutti insieme, consentono di indicare ciò che è trascurato e ciò che, invece, è stato valorizzato a seconda degli umori e degli interessi degli studiosi, secondo tentativi che hanno cercato di spiegare la “diversità”.

In questo complesso sistema di visioni e di pensieri è utile pensare a una valorizzazione sistematica del territorio? Dal Pulo di Molfetta ai dolmen di Giovinazzo a quelli di Altamura, Ruvo e Corato, dalle città abbandonate di Canne e di Nezio ai centri storici di epoca normanna, dai trulli dei pastori alle chiese di campagna, la serata proporrà un excursus di argomenti utili a comprendere come queste località fossero collegate da una serie infinita di strade e percorsi. L’intervento porrà l’attenzione su Corato e sul suo territorio, luogo non marginale in questa grande rete di elementi, mostrando non solo una storia comune, ma anche una storia peculiare, speciale e unica della Puglia ricca di elementi e aspetti di una grande civiltà scomparsa che aspetta solo di “rivivere” attraverso i cambiamenti occorsi durante lunghi periodi di tempo.

Ed è in questo contesto che siamo lieti di comunicare che l’Archeoclub Puglia, presieduta dal dott. Barsanofio Chiedi e sostenuta dalle “Sedi Locali” dislocate su tutto il territorio regionale, quali depositarie di memorie storiche e di singoli studi legati a ciascun territorio, nonchè dall’attività di coordinamento della dott.ssa Anna Maria Minutilli, referente del progetto, è stata formalmente iscritta al “Forum regionale dei cammini e degli itinerari culturali”, organo consultivo della Regione Puglia finalizzato all’elaborazione di proposte di intervento di valorizzazione e/o creazione di nuovi tracciati».

giovedì 19 Settembre 2019

(modifica il 21 Luglio 2022, 13:14)

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti