Giovedì 23 maggio, nel solco dell’ormai consolidata collaborazione culturale della Secop edizioni con la Serbia, attraverso l’Associazione nazionale degli scrittori serbi e i protocolli d’intesa siglati con i Festival internazionali di poesia di Smederevo e di Sremski Karlovci, arriva in Italia il noto poeta serbo Djordje D. Sibinovic.
Prima tappa a Roma, presso l’ambasciata serba per presentare il libro La Penna di William Shakespeare (Secop edizioni), e poi a Corato, venerdì 24 alle 19.30, nella libreria Secopstore, per partecipare come ospite d’onore all’incontro “Italia chiama Serbia”, una sorta di reading di poesie interculturale tra poeti uniti dalla stessa etichetta e dalla stessa passione per la poesia.
Sibinovic, che nella vita svolge la professione di notaio, è un fine e profondo poeta che, attraverso la sua arte, s’interroga sulle grandi tematiche della vita, offrendo spunti di riflessione originali e sorprendenti.
L’appuntamento breve con il nostro paese annuncia altri scambi culturali e nuove pubblicazioni importanti, tra cui spiccano un libro d’arte dedicato a Leonardo da Vinci dell’artista serbo Predrag Bajo Lukovic, e la partecipazione di due poeti coratini, Federico Lotito e Alberto Tarantini, al festival di Sremski Karlovci che si terrà a luglio prossimo.
La Secop edizioni, che a dicembre festeggerà quindici anni, si apre sempre di più alla cultura della scrittura senza confini. Torna, infatti, a fine maggio in Italia, l’illustratrice estone Viive Noor, per una serie di incontri sull’albo illustrato Tamburopoli (Secop edizioni), con testo di Bianca Maria Tricarico, e arriverà a settembre il poeta Gieke Marinaj, che vive in America e insegna presso l’università di Dallas.
«Il mondo – dice l’editore Peppino Piacente – è “piccolo come la pagina di un libro, prima di voltarla lo hai già attraversato tutto”».