Cultura

In chiesa Matrice “Parlano i documenti”

La Redazione
La chiesa Matrice
L'evento è organizzato dall'Archeoclub di Corato in collaborazione con il "Centro Teseo - Creatività tra Arte e Scienza" di Bari
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Si intitola “Parlano i doocumenti” l’evento organizzato dall’Archeoclub di Corato in collaborazione con il “Centro Teseo – Creatività tra Arte e Scienza” di Bari, che si terrà venerdì 24 maggio alle 19.30 nella chiesa Matrice.

L’iniziativa che rientra nel progetto “Historia magistra vitae a Corato – La storia ci insegna”, vuole porre l’accento su quelle fonti d’archivio, tra il XVI e XVII secolo, appartenenti ad alcune plurisecolari istituzioni di terra di Bari, quali fonti di cultura, preziose ed indispensabili, in grado di esprimere una potenzialità culturale straordinaria in quanto contenitore di tante memorie del passato.

«La finalità – spiegano gli organizzatori – è quella di evidenziare ogni possibile parallelismo tra alcuni negozi giuridici dei secoli passati, tra i quali i contratti di matrimonio, i testamenti, gli inventari, confrontandoli con le molteplici situazioni che possono riscontrarsi nell’odierno quotidiano collettivo. L’analisi dei rogiti, sia dal punto di vista formale che da quello sostanziale, potrà mettere in luce particolari aspetti dell’antica vita sociale di cui ancor oggi si tramandano gli echi. La consuetudine di dare alla sposa una dote, cioè quel complesso di beni che la donna porta al marito per sostenere gli oneri del matrimonio e che può comprendere beni mobili e immobili a seconda della ricchezza della famiglia di origine della stessa, affonda le proprie radici fin dall’antichità.

Dall’esame dei capitoli matrimoniali, delle carte dotali, infatti, si è oltremodo riscontrato l’uso di ricami e intrecci, passamanerie, pizzi, merletti, stoffe importanti e preziose quali il damasco, il taffettà, il velluto, la seta, non solo nei corredi per la casa, ma anche in quelli personali soprattutto femminili. Queste tipologie di atti oltre a risultare preziose testimonianze degli aspetti economico sociali dei secoli presi in esame, consentono di ricostruire pagine di storia, restituendone la fruizione ai cittadini, che si riappropriano della loro identità culturale attraverso una più ampia azione di valorizzazione, volta a coinvolgere la collettività nella presa di coscienza dell’archivio come luogo privilegiato della memoria, dotato di enormi potenzialità culturali, didattiche ed informative».

Dopo i saluti del rettore don Giuseppe Lobascio e del presidente dell’Archeoclub, Michele Iacovelli, relazionerà Chiara Manchisi della Soprintendenza archivistica e bibliografica di Puglia e Basilicata. Coordina Rosa Maria Capozzi del Cnr di Bari.

L’evento sarà accompagnato dall’intervento musicale dei “Notai delle dolci note antiche” (Soprano Annunziata Loporcaro, arpista Linda Contini).

lunedì 20 Maggio 2019

(modifica il 21 Luglio 2022, 18:54)

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