Cultura

Alla scoperta dei ​”tre misteri della morte di Padre Pio”

La Redazione
Padre Pio da Pietrelcina
"Alcune affermazioni del Santo di Pietrelcina, fanno capire che egli aveva chiara consapevolezza del momento della sua morte"
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“I tre misteri della morte di Padre Pio”. È questo il titolo dell’ultimo libro di Stefano Campanella che venerdì prossimo, 19 ottobre, sarà presentato nella Libreria Secopstore alle 19.

Dopo l’introduzione di Raffaella Leone, sarà Franco Tempesta a dialogare con l’autore sui misteri che hanno caratterizzato la morte di Padre Pio.

“Alcune affermazioni del Santo di Pietrelcina, fanno capire che egli aveva chiara consapevolezza del momento della sua morte: ad una sua particolare figlia spirituale fu concesso di assistere alla morte del futuro Santo a distanza, senza essere presente nel luogo dell’evento che, peraltro, era precluso alle donne; l’ispezione del corpo, dopo la morte, rivelò non solo la scomparsa delle stimmate, ma anche la completa e inspiegabile assenza di cicatrici” scrivono dalla Secop.

Il libro descrive il duplice atteggiamento avuto da Padre Pio nei confronti della morte, desiderata per unirsi «con vincoli indissolubili al celeste Sposo» ma al tempo stesso non auspicata per continuare a «prosciogliere i fratelli dai lacci di satana».

Infine nel volume sono riportate le testimonianze, alcune delle quali inedite, di coloro che erano presenti nella cella di Padre Pio nel momento della sua morte, che avvalorano e completano quella di padre Pellegrino Funicelli.

martedì 16 Ottobre 2018

(modifica il 22 Luglio 2022, 6:47)

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salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
5 anni fa

Cosa c'è stato alla base della nascita delle religioni? Innanzitutto la paura della morte: terrorizza l'idea che dopo questa vita non ci sia più niente. L'ateo invece è convinto che ritorneremo in quel sereno “nulla”, che già ci ha accolto prima che noi nascessimo. Poi vi è il dispiacere per la perdita delle persone care e la speranza un giorno di ritrovarle. Infine la rabbia per le ingiustizie, e l'illusione che vi sia un dì “Qualcuno” che premi o castighi i vari comportamenti. Vi è poi un fattore che allarga o meno l'influenza delle religioni, fino a farle anche trasformare in più o meno pericolose “esaltazioni”: il livello di cultura di un popolo. Compito della religione è quello di portare la gente verso il bene, ma è assai arduo per lei lottare contro la natura umana, che va altrove.