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Rugby, la squadra interroga l’assessore Nesta: «Cosa è cambiato rispetto alle stagioni precedenti?»

La Redazione
Rugby Corato
«Lei è proprio sicuro di poter chiamare il Campo alternativo del Comunale campo in terra battuta?»
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Domenica scorsa la squadra coratina di rugby ha disputato la prima delle 8 partite casalinghe, vincendo contro il Taranto.

«Giocare in casa – scrivono dalla squadra – dovrebbe essere una festa, farlo vincendo è la gratificazione del lavoro della squadra e di tutte le persone che gravitano intorno ad essa. Queste ultime ci mettono in condizione di scendere in campo senza avere nessun ritorno economico, lo fanno animati dalla stessa passione che ciascuno sportivo coratino ha nel momento di organizzare o partecipare alla attività sportiva».

Quest’anno la squadra di rugby coratina «è la compagine con l’età media più bassa fra le squadre partecipanti al campionato di rugby e, tra gli sport di squadra coratini è forse quella che affronta le trasferte più lunghe, andando a giocare in altre due regioni (il 5 novembre sarà a Cosenza).

La festa di domenica scorsa per la seconda vittoria nelle tre gare sinora disputate «è stata in parte ridimensionata dal non aver potuto disputare l’incontro tra le mura del campo in manto erboso del Comunale. Ulteriore amarezza deriva dalla consapevolezza che ciò è avvenuto in una domenica nella quale il campo in questione non era impegnato da nessuna gara di campionati di categoria superiore».

Nelle stagioni sportive 2015/2016 e 2016/2017 le gare del campionato di rugby da disputarsi a Corato venivano organizzate nelle domeniche in cui non erano previste gare casalinghe del campionato di calcio, inviando alla commissione organizzatrice calendari la lista delle domeniche di disponibilità del campo, in taluni casi chiedendo alle squadre avversarie la cortesia di invertire andata e ritorno (il rugby è sport duro nel campo durante le partite, fuori dal campo le società compatibilmente con la disponibilità degli impianti cercano di collaborare).

La mancata disputa di gare casalinghe del campionato di rugby 2017/2018 sul campo in manto erboso del Campo Sportivo Comunale di Corato «è la questione che nessuno riesce a comprendere» tra i praticanti e i simpatizzanti della palla ovale coratina.

«Sin dalla nostra nascita nel 2014 – scrivono – ogni volta che ci siamo interfacciati con l’assessore allo sport Gaetano Nesta noi siamo stati animati da uno spirito costruttivo, proprio della nostra disciplina, non certo da spirito polemico poco produttivo. Pertanto certi e fiduciosi di avere risposte concrete cogliamo l’occasione per porgli 10 domande.

1. Può darci una spiegazione su come sia stato possibile nelle stagioni sportive 2015/2016 e 2016/17, quando l’assessore allo sport era lei, disputare sul campo in manto erboso del Campo Sportivo comunale di Corato 13 gare del campionato di rugby oltre a 4 raggruppamenti Under14?

2. Può darci una spiegazione su cosa sia cambiato dalle stagioni 2015/2016 e 2016/2017 all’attuale stagione sportiva (in cui l’Assessore allo Sport è ancora lei)?

3. Può elencarci le motivazioni tecniche sul perché «Disputare allenamenti e gare sul campo in erba non sarebbe possibile, in quanto il nostro campo non è adatto ad ospitare una partita o un allenamento di rugby» come lei stesso ha dichiarato?

4. Tale giudizio è stato espresso da una persona di comprovata e qualificata competenza in materia di agraria?

5. Da quanto tempo non viene effettuata la ricarica di terra sul Campo alternativo del Campo sportivo comunale di Corato?

6. Lei ha contezza del numero di infortuni subito dai giocatori (allora tutti minorenni) della Squadra Under18 del Rugby Corato della stagione 2016/2017 nel contatto con il terreno negli allenamenti sul campo in terra battuta?

7. Lei è proprio sicuro di poter chiamare il Campo alternativo del Campo sportivo comunale di Corato campo in terra battuta?

8. Sarebbe disponibile a disputare un allenamento di rugby con la attuale squadra seniores del Rugby Corato (facendo contatto e andando a terra) sul campo alternativo?

9. Può indicarci una data per la presentazione della gara di appalto per i lavori di rifacimento del campo alternativo ed una per l’inizio dei lavori?

10. Nella remota e improbabile eventualità che il suddetto campo a settembre 2018 non sia ultimato e disponibile per la disputa delle gare ufficiali di rugby nella stagione sportiva 2018/2019, lei può indicarci un’altra struttura a Corato dove sarà possibile disputare le suddette gare?».

martedì 31 Ottobre 2017

(modifica il 23 Luglio 2022, 1:40)

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