Spettacolo

Vittorio Sgarbi al Comunale: alla scoperta di un Michelangelo inedito

La Redazione
Vittorio Sgarbi
Sgarbi torna in scena con un obiettivo chiaro: (ri)avvicinare gli italiani alle opere e agli artisti che hanno reso l'Italia famosa in tutto il mondo
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Il sipario del Comunale torna ad aprirsi per la stagione teatrale firmata Comune di Corato e Teatro Pubblico Pugliese. Questa volta – domenica 25 marzo, alle 21 – svelerà le scene di “Michelangelo”, uno spettacolo di e con Vittorio Sgarbi (porta ore 20.30).

Dopo lo spettacolo teatrale “Caravaggio”, in cui il critico ferrarese ha condotto il pubblico in un percorso trasversale fra storia dell’artista ed attualità del nostro tempo, Sgarbi torna in scena con un obiettivo chiaro: (ri)avvicinare gli italiani alle opere e agli artisti che hanno reso l’Italia famosa in tutto il mondo.

La stupefacente arte di Michelangelo Buonarroti si farà palpabile alle molteplicità sensoriali, attraversate dal racconto da Vittorio Sgarbi, contrappuntate in musica da Valentino Corvino (compositore, in scena interprete) e assieme alle immagini rese vive dal visual artist Tommaso Arosio. DoppioSenso firma la messa in scena e l’allestimento.

Sgarbi ricomporrà un periodo emblematico, imprescindibile ed unico nell’arte, e assieme all’ambizione di scoprire un Michelangelo inedito, allo spettatore non resterà che farsi sorprendere.

Impreziosito dalle evocative musiche, composte ed interpretate dal vivo da Valentino Corvino (violino, viola, oud, elettronica) e dalle immagini delle opere rese vive dal visual artist Tommaso Arosio, il suo racconto andrà a ricostruire un periodo emblematico, imprescindibile ed unico nell’arte a cavallo del Cinquecento, tra il trionfo del Rinascimento e la nascita del Manierismo e del Barocco.

Scultore, pittore, architetto e poeta, il Buonarroti è sicuramente tra gli artisti a tutto tondo a rappresentare la bellezza dell’arte occidentale, attraverso capolavori che non conoscono limiti di tempo e di spazio. Durante lo spettacolo, scorreranno sul palcoscenico le immagini delle sue opere, a partire dalla celebre Pietà, scolpita quando aveva solo ventiquattro anni, che raffigura gazza diciottenne e il suo figlio trentenne, tenuto in braccio come un bambino appena nato.

Protagonista di un altro pannello sarà il David, emblema del “genico che si reinventa passato e presente”, della capacità del grande artista di “immaginare un passato che non poteva conoscere”: un concetto rappresentato nei David di Michelangelo, David di Donatello, Bronzo di Riace. La parabola della vita di Michelangelo, passando per il Mosè e il Giudizio Universale, si concluderà con i suoi ultimi lavori, caratterizzati da un linguaggio più contemporaneo, sorprendentemente anticipatore dei tempi.

lunedì 19 Marzo 2018

(modifica il 22 Luglio 2022, 17:30)

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 salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
6 anni fa

Probabilmente un critico nostrano, al pari di lui raffinato, galante, forbito, elegante, alieno dall'isterismo, dal turpiloquio, dalla mania di grandezza, dal presenzialismo solo dove conviene attuarlo, dalla piaggeria calcolata, dalla mancanza di rispetto verso chi la pensa diversamente, avrebbe fatto la sua stessa bella figura, sul palco. Ma il “divismo” è duro a morire, quando ci si sente realizzati ascoltando dal vivo o “sfiorando” il “personaggio” famoso e magari un po' “fuori dalle righe”, di turno. Ci si dimentica allora di tutto il resto, e per un popolo dalla memoria cortissima, è assai facile farlo. L'importante è poter dire: “c'ero anch'io”. E sicuramente saranno in tanti a poterlo raccontare e ad esserne estasiati, narrando di cose mai esposte in modo così magistrale, prima.

M.G
M.G
6 anni fa

Vittorio Sgarbi. ..è sicuramente il massimo in materia d'arte in Italia, ma ahimè è anche il massimo esperto di turpiloquio verso chi non la pensa come lui…e questo non va bene.Adoro Michelangelo. ..ma non pagherò nessun biglietto per sentirlo..questo è poco ma sicuro.

Antonia Ferretti
Antonia Ferretti
6 anni fa

A quanto pare avremmo in casa una alternativa più raffinata, elegante e forbita, oltre ad essere (forse…) a costo zero. Sempre che abbia il tempo di lasciare la Sua adorata tastiera del pc

 salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
6 anni fa

M.G. dichiara che non andrà a pagare il biglietto a Sgarbi. Purtroppo, affermando senza alcuna prova comparativa con altri critici d'arte che vivono all'ombra della loro riservatezza, che Sgarbi è “il migliore”, dimostra di essere anch'egli (o anch'ella), involontariamente, vittima del “divismo” televisivo.

Maria
Maria
6 anni fa

Una persona che ha offeso pesantemente i meridionali per come si sono espressi all'ultimo voto, meriterebbe di trovare il teatro vuoto!

 salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
6 anni fa

Antonia simpaticamente ironizza sul fatto che io scriva tanto. Al liceo ho studiato Storia dell'Arte, ma non ho la capacità nè la presunzione di ergermi a critico. Lì' ce la cavavamo, commentando un'opera, mettendo il risalto il “plasticismo, i chiaroscuri, il dinamismo, la profondità, la retrospettiva” dei vari soggetti. Qui ci vuole un interludio storico, una capacità di coniugare l'esposizione con il contesto sociale e politico del tempo. Più che altro, ci vuole “passione”. Io ce l'ho per la politica e il sociale, e in questi campi mi sono estrinsecato con lo studio. L'abbondanza di commenti su Corato live, dei quali mi prendo una briciola di merito, dimostra la “voglia di esprimersi” della gente: troppo chiusa, riservata, improduttiva quando evita, poco coraggiosamente, di esporsi.