Spettacolo

“Sisters”, in scena rancori e follia

Ingrid Vernice
Isabella Ferrari e Iaia Forte
La rappresentazione di Isabella Ferrari e Iaia Forte strappa, in più di un'occasione, un sorriso malinconico
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Un pubblico vagamente interdetto, forse per la brevità dell’atto unico, ha accolto le splendide Isabella Ferrari e Iaia Forte, protagoniste dello spettacolo “Sister – come stelle nel buio” di Igor Esposito.

È una commedia dai connotati umoristici, nonostante la storia commovente che vi fa da sfondo. Normalità non è una parola che può descrivere la messa in scena. Piuttosto sono la follia, il rancore e le incomprensioni ad alternarsi sui volti delle attrici Ferrari e Forti, entrambe a loro agio nei panni delle protagoniste Chiara e Regina. Due sorelle segnate dalla perdita di un padre fin troppo presente, pur non comprendo mai sulla scena, e che continuano sopravvivere restando ancorate al loro passato.

Le due attrici si muovono sul palco con una destrezza estrema, creando sulla scena il loro personale spazio di gioco.

La trama
L’esistenza delle due sorelle Chiara (Isabella Ferrari) e Regina (Iaia Forte) viene sconvolta da un terribile incidente che causa la morte del loro amatissimo padre. Con la scomparsa del genitore, comunque presente nella quotidianità delle figlie attraverso i dolorosi e morbosi ricordi del passato, le due sorelle cadono in uno stato di totale disperazione. Regina reagisce al dolore annegando i dispiaceri nella vodka come consigliava il poeta Majakovskij, mentre Chiara resa invalida dall’incidente si rifugia nei vecchi film di cui era stata protagonista e nelle lettere dei suoi pochi ammiratori rimasti. Fa da sfondo una grande casa, in cui le due donne sono costrette a convivere combattendo costantemente tra gli abissi del loro passato e la speranza riposta in un futuro che fatica ad arrivare.

Le protagoniste
Isabella Ferrari, pseudonimo di Isabella Fogliazza, classe 1964 è un’attrice cinematografica e teatrale. Tra i suoi premi ricordiamo la Coppa Volpi per la miglior attrice non protagonista alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia per Romanzo di un giovane povero e il Premio Pasinetti per Un giorno perfetto. Al Festival internazionale del film di Roma vince il Marc’Aurelio d’Argento per la miglior attrice grazie al film E la chiamano estate. Il debutto è avvenuto in televisione, ma è in teatro che riesce ad esprimersi ai massimi livelli. In scena ha avuto il primo successo nel 2006 con Due partite di Cristina Comencini. Ha poi portato sul palco con Ennio Fantastichini Il catalogo di Jean-Claude Carrière, per la regia di Valerio Binasco e ha partecipato al recital di impegno civile Anestesia totale di e con Marco Travaglio, per la regia di Stefania De Santis. Da gennaio 2013, insieme a Marco Travaglio, va in scena nei teatri italiani con lo spettacolo È stato la Mafia, incentrato sulle vicende della trattativa che coinvolse corleonesi e uomini dello Stato.

Iaia Forte, nome d’arte di Maria Rosaria Forte, è anch’essa un’attrice di cinema e teatro. Diplomata al Centro Sperimentale di Cinematografia, ha debuttato in teatro con Toni Servillo, vincendo per Il misantropo di Molière il Premio della Critica come migliore attrice. Ha collaborato a lungo con il gruppo Teatri Uniti. Sempre in teatro ha lavorato con Leo De Berardinis, Mario Martone, Carlo Cecchi, Federico Tiezzi, Emma Dante, partecipando a spettacoli tra i più premiati dalla critica negli ultimi anni.

In scena e sul palco
La sceneggiatura dello spettacolo è firmata da Igor Esposito; le scene semplici ed incisive si devono al lavoro di Carlo de Marino che si è avvalso della collaborazione di Sandra Cardini per i costumi. Musiche, luci e video sono rispettivamente di Arturo Annecchino, Pasquale Mari e Daniele Salaris. La regia è di Valerio Binasco, mentre l’aiuto regia è affidato a Dario Aita.

venerdì 24 Novembre 2017

(modifica il 23 Luglio 2022, 0:02)

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