Teatro

Con verità e sentimento, Claudia Gerini si racconta

Ingrid Vernice
Claudia Gerini
L'attrice romana si è raccontata al pubblico del teatro comunale con un'indiscussa dose di bravura
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Cosa ha spinto Claudia Gerini a voler diventare un’attrice? È possibile diventare una donna in grado di dedicarsi a se stessa e alla propria famiglia senza dover rinunciare ai propri sogni ed alla propria carriera? A questi interrogativi cerca di dare risposta il bellissimo spettacolo che vede come unica interprete la poliedrica Claudia Gerini. Uno dei primi “one woman show” in scena al comunale: l’attrice romana si racconta al pubblico con verità e sentimento, oltre che con un’indiscussa dose di bravura.

La trama
La Gerini racconta la sua personale favola in “Storie di Claudia”, spettacolo che si apre con i suoi sogni di bambina e con l’incontro provvidenziale con la signora Maria, un’eccentrica anziana dallo spiccato accento romagnolo che viveva nel suo stesso palazzo. Per la Claudia bambina, l’anziana rappresenta un affascinante mistero da scoprire: è la signorina Maria ad introdurre Claudia nel fantastico mondo dello spettacolo. Quando va a trovarla, rimane sempre affascinata dalle sue storie e dai suoi racconti ma anche dalle foto, dai poster e dalle locandine cinematografiche con cui la signorina aveva tappezzato casa, ma soprattutto, prova un immenso senso di libertà; la signora infatti le permette di provare le sue scarpe con il tacco, quello per Claudia era diventato il modo per rivivere, immaginare , scoprire, storie e aneddoti legati ai momenti in cui la signora Maria aveva indossato le calzature.

Affezionatasi sempre maggiormente alla vicina, Claudia comincia ad abbandonare i giochi con i suoi coetanei in cortile, per diventare una vivace e curiosa appassionata del mondo dello spettacolo, di cui sognava di diventare protagonista un giorno. Con le storie di donne come Carmen Miranda, Marlene Dietrich e Monica Vitti, Claudia si è innamorata dello spettacolo e ammette di avere un debito nei loro confronti, quello cioè di aver affermato e reclamato il diritto delle donne a far parte di un ambiente maschilista e maschile.

Doveroso il ricordo del provino per “Non è la Rai”, il programma tv di Gianni Boncompagni, scomparso qualche giorno fa, che ha segnato per sempre la sua carriera e la sua vita: proprio da qui Claudia ha mosso i primi passi diventando, con l’impegno, la passione e il sacrificio, una stella del red carpet, con gioie e stranezze, annesse. Claudia non solo ha realizzato il suo sogno da bambina, ma è diventata anche compagna dell’uomo che ama e madre di due bambine. Tre ruoli della vita di una donna in cui la Gerini dimostra di sapersi destreggiare e che riesce a conciliare.

Come metafora del suo percorso artistico e umano, a fine spettacolo Claudia diventa un’acrobata, esibendosi con funi rosse che scendono dal soffitto; la Gerini dimostra al pubblico la sua crescita professionale e ammette che quella di raccontare storie come fa lei, interpretando sempre ruoli diversi, è una grande fortuna. Dondolando tra vertigini, piroette, paure e delusioni, spera in futuro di diventare, anche lei, la signorina Maria di qualcun altro, non senza un pizzico di malinconia.

Dietro le quinte ed in scena
Scorrono come un film davanti agli occhi del pubblico la vita, i sogni, i desideri e le delusioni della Gerini in uno spettacolo che, grazie ai disegni di Giuseppe Ragazzini, alle musiche arrangiate da Leonardo De Amicis e alle coreografie firmate Roberta Mastromichele, rende l’idea del mondo in cui ha mosso e muove ancora i suoi passi l’attrice. L’esibizione è impreziosita dalle belle musiche e dall’interpretazione live del pianista Davide. Il merito di aver saputo sottolineare la bravura e l’alto livello di professionalità raggiunto dalla Gerini va, però, al regista Giampiero Solari. Hanno contribuito alla stesura del testo Paolo Galassi e Michela Andreozzi, oltre alla stessa Gerini.

Dai tempi di Boncompagni, Claudia ne ha fatta di strada, è cresciuta, è maturata e si è formata diventando l’attrice di successo di oggi, capace di parlare della sua carriera con naturalezza e con affetto e dimostrando fin dove la passione, la fiducia nelle proprie capacità e il sacrificio riescano a spingere un essere umano mosso dal desiderio di realizzare i propri sogni.

La Gerini porta sul palcoscenico, uno dopo l’altro, alcuni miti femminili dello spettacolo, le loro canzoni, i loro abiti di scena, i loro personaggi, non limitandosi all’imitazione ma ricostruendo realistici ritratti di chi ha saputo affascinarla e ispirarla durante i momenti più importanti della sua vita e della sua carriera artistica. Il suo è un “one woman show” intriso di talento e naturale bellezza.

lunedì 24 Aprile 2017

(modifica il 23 Luglio 2022, 11:46)

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