Spalla

C’era una volta il buon vicinato. In Puglia sono 130mila le cause condominiali

Nicola Palmiotto
La riunione di condominio in "Fantozzi subisce ancora"
Secondo il Codacons al primo posto ci sono gli odori fastidiosi provenienti dalla cucina
scrivi un commento 489

Una regione sull’orlo di una guerra civile condominiale. È questo il quadro delineato dal Codacons a riguardo delle cause civili pendenti in Puglia relative a liti per questioni condominiali.

La stima dell’associazione di difesa di consumatori parla infatti di 130 mila dispute legali in corso soltanto nella nostra regione. Con tanti saluti ai rapporti di buon vicinato che costituiscono da sempre uno dei pilastri della narrazione sul meridione, quel famoso «Al nord non si conosce nemmeno chi abita nel proprio palazzo». Invece forse proprio il fatto di conoscere troppo bene i propri vicini porta all’effetto contrario, cioè a quel clima non esattamente amichevole di fantozziana memoria.

Tribunale
Litigi e acredini tra condomini che sempre più spesso finiscono nelle aule di tribunale. Discussioni che nascono per i più svariati motivi: il volume troppo alto del televisore, auto e scooter parcheggiate negli spazi condominiali, animali domestici che sporcano e piante sui balconi che infastidiscono chi abita ai piani bassi. Liti che però rappresentano un costo non indifferente per chi decide di andare fino in fondo (secondo il classico adagio «È una questione di principio») rivolgendosi ad un giudice. Tra ricorsi, controricorsi e spese legali, afferma l’associazione, la spesa è pari in media a 5mila euro a vertenza.

La classifica
Ma quali sono secondo il Codacons le principali cause di litigio condominiale nella regione? Al primo posto ci sono gli insospettabili odori fastidiosi provenienti da altri appartamenti, in genere legati all’utilizzo della cucina. Una volta respirare l’odore del ragù domenicale era capace di scatenare emozioni proustiane, evidentemente ora non più. Invece i rumori molesti provenienti da altri appartamenti, tv o radio a volume eccessivo, scarpe col tacco, sedie spostate (a casa mia erano le biglie dei bambini del piano di sopra) rappresentano un evergreen dei litigi e infatti si piazzano al secondo posto. Completano il podio gli animali domestici: cani che sporcano il cortile, che abbaiano eccessivamente, che attaccano altri condomini, gatti che miagolano di notte; in pratica l’epitome in ambito condominiale della inconciliabile dicotomia tra coloro che senza animali non possono vivere e quelli che invece anche no.

Nella classifica del Codacons c’è però spazio anche per l’errato utilizzo delle aree condominiali comuni (auto parcheggiate in modo scorretto, materiali depositati negli androni, terrazze condominiali usate come ripostigli), i problemi connessi ai cortili o ai giardini condominiali (bambini che giocano a pallone, persone che parlano a voce alta), le immancabili vertenze con l’amministratore di condominio (richieste inevase, lavori non eseguiti, manutenzione dei locali non effettuata) e dulcis in fundo la presenza di piante e balconi: annaffiatura eccessiva, foglie che cadono, tovaglie e tappeti sbattuti dal piano superiore, ovvero la condanna a vita di coloro che abitano ai piani bassi. Si dice infatti che chi sta sotto deve reggere la botta. Evidentemente anche loro hanno detto basta.

lunedì 19 Febbraio 2018

(modifica il 22 Luglio 2022, 19:04)

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti