Che amasse la musica, tanto o forse più della politica, si sapeva già da tempo. Che da adolescente sognasse di vivere cantando e suonando la chitarra, per dare voce ai pezzi scritti dai maggiori cantautori italiani, non è un mistero.
Michele Abbaticchio, sindaco di Bitonto, smessi i panni di amministratore di una comunità difficile e impegnativa come quella bitontina, l’altra sera si è esibito dal vivo al SeventIn (dove ogni mercoledì c’è musica live), nel corso di una serata dedicata al cantautore romano Francesco De Gregori. Durante l’esibizione della cover band ospite della serata, Abbaticchio ha chiesto di poter cantare dal vivo, senza vergogna alcuna, due dei pezzi più conosciuti della discografia del grande cantastorie.
Lasciandosi trasportare dal testo, accompagnato solo dagli accordi della chitarra, il primo cittadino ha cantato “La storia”, un brano del 1985 che ha segnato la carriera musicale di De Gregori e che ancora oggin è tra i testi più apprezzati del cantautore.Un pezzo che parla della buona politica, quella in cui la Storia la fa da padrona perchè non è costruita da eroi o grandi personaggi, ma dagli uomini di ogni giorno. Ecco perchè la Storia siamo noi, negli avvenimenti eccezionali ma anche in quelli apparentemente ninsignificanti della vita quotidiana.
Tra gli applausi del pubblico, Abbaticchio ha replicato, cantando poi la romantica “Sempre e per sempre”, più dolce e delicata. Due canzoni diverse a rappresentare le due anime di un cantautore, come De Gregori, che è un punto di riferimento inamovibile della vita personale dell’uomo Michele, prima ancora che del sindaco di Bitonto.