Torna a vestire i panni dello scenografo l’artista coratino Vincenzo Mascoli. Nei giorni scorsi le sue sculture “Giochi della Memoria” hanno fatto da sfondo a “La ballata del minotauro” andata in scena per “Ostuni in Primavera” nella chiesa delle Monacelle.
La ballata del Minotauro
«Liberamente tratto dall’opera di F. Durenmatt, autore svizzero di opere letterarie e pittoriche. Il mito – scrivono gli organizzatori – è rivisitato e capovolto, visto dalla parte del minotauro che viene rappresentato come “l’innocente colpevole”, infelice perché “non può” capire fino in fondo i suoi sentimenti e ciò che lo circonda. Si trasforma così in una vittima, isolato poiché diverso, prigioniero del labirinto.
La struttura dell’opera ben si coniuga con la vita stessa di ogni essere vivente, l’infelicità ed il desiderio di liberarsi da ogni prigione, di ritrovare la libertà, ritornare ad essere più buoni, più ingenui ed anche un po’ bambini».
La scenografia
«Artista poliedrico Vincenzo Mascoli sottolinea, con l’installazione delle sue opere nella splendida cornice del Museo Civico di Ostuni, nella Chiesa di San Vito Martire, questo anelare all’infanzia perduta e ritrovata, questa apparente semplicità che aspira al divino, all’alto e che si eleva attraverso forme ludiche.
L’immagine è pura illusione o semplice realtà? Il recital è stato interpretato da Antonella Colucci, Giuseppe Nacci ed Onofrio Fortunato, con musiche di Riccardo Rodio».