Per il suo decimo compleanno l'ottica Talìa “si fa dono”. «20 dicembre 2006, 20 dicembre 2016. È tutto relativo, ma per noi di Talìa questo è un immenso, sorprendente traguardo.
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Noi dello staff ci siamo chiesti a lungo come avremmo potuto fissare indelebilmente nella memoria il raggiungimento dei nostri dieci anni di attività, come rendere omaggio a quelle migliaia di sguardi che si sono affidati a noi per la “soluzione” alle loro esigenze. Fantasticavamo sull’idea di grandi festeggiamenti insieme a tutti i nostri clienti.
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Man mano che si avvicinava la data, però, l’entusiasmo si ridimensionava, svuotando di significato al contempo l’idea. Ci sentivamo già privilegiati ad aver raggiunto questa meta e non potevamo restare indifferenti alla realtà che quotidianamente ci ricorda delle difficoltà che affronta chi è meno fortunato di noi.
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E allora, con la guida di Lella Povia che in questi anni ha amorevolmente curato la nostra comunicazione, abbiamo pensato di invertire la rotta: per il nostro decimo anniversario sarebbero stati i nostri clienti con la loro presenza a “offrire” qualcosa.
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Li abbiamo invitati a venirci a trovare nella settimana precedente il Natale accogliendoli con i tradizionali dolci di mandorle e cioccolato, abilmente preparati da Giuseppe Tedone della Sfornata. Per ogni loro visita abbiamo accantonato un contributo benefico destinato ad un ente di accoglienza, individuato nell’istituto di Sant’Antonio e delle suore del Divino Zelo.
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Grazia De Palma, educatrice della struttura e nostro “gancio” e la madre superiora, suor Teresa Galizia, cui avevamo timidamente manifestato questo desiderio, con il loro assenso ci hanno confermato che era la strada giusta da percorrere. Ci siamo dati appuntamento al 12 gennaio, giorno in cui abbiamo trascorso un indimenticabile pomeriggio nel salone della struttura insieme alle giovani ospiti, ai bambini di ogni età seguiti da suore, educatrici e volontarie, e alle profughe minori accolte di recente.
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L’eclettica Claudia Lerro nelle vesti di fata Angelica, insieme a fata Sorrisella e folletto Fioriso, hanno coinvolto i bambini in uno spettacolo alla ricerca dei doni personalizzati destinati ad ognuno di loro. Tra sorrisi, spensieratezza ed emozioni, tutto si è concluso con una merenda e con la consegna nelle mani della superiora del “dono” dei nostri clienti – tanti e affezionati – a cui va il nostro grazie. L’arrivederci, a molto presto, è a Coraton.
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La caritas è la regina delle virtù; come le perle sono tenute insieme dal filo, così le virtù dalla caritas. Questo pensiero è stato il primo letto casualmente il 12 gennaio al mio risveglio» conclude Angela Povia.
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