Guida al voto

Dalle 7 seggi aperti per eleggere il nuovo sindaco. Si vota anche per regionali e referendum

La Redazione
Elezioni comunali
Tutto quello che c'è da sapere sull'election day: orari, info utili e candidati
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Si apre questa mattina alle 7 la lunga due giorni dell’election day che vedrà i coratini andare alle urne per referendum costituzionale, regionali e comunali. Gli aventi diritto al voto sono 43.353, di cui 21.123 uomini e 22.230 donne.

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Gli orari. Si vota oggi dalle 7 alle 23 e domani dalle 7 alle 15. Gli elettori che si trovano nel seggio alla scadenza degli orari stabiliti vengono ammessi a votare nell’ordine in cui sono presenti. L’ufficio elettorale e l’ufficio anagrafe saranno aperti oggi dalle 7 alle 23 e domani dalle 7 alle 15 per il rilascio delle carte d’identità e del duplicato delle tessere elettorali.

I documenti. Per poter votare occorre presentarsi al seggio con la tessera elettorale e con un documento di riconoscimento (carta d’identità o altro documento di riconoscimento con fotografia rilasciato dalla Pubblica Amministrazione, per esempio: patente, passaporto, libretto, di pensione, porto d’armi, tessera di riconoscimento rilasciata da un ordine professionale, tessera di riconoscimento rilasciata dall’Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia, purché convalida da un comando militare). I documenti sopra elencati possono essere utilizzati anche se scaduti; il documento deve comunque risultare sotto ogni altro aspetto regolare e la fotografia deve assicurare la precisa identificazione del votante. In mancanza di documento l’identificazione può avvenire anche attraverso uno dei membri del seggio che conosca personalmente l’elettore e ne attesti l’identità, oppure un altro elettore del Comune, noto al seggio (provvisto di documento valido), che ne attesti l’identità. Per evitare il possibile sovraffollamento e le code degli ultimi giorni, è consigliabile verificare per tempo il possesso dei documenti necessari per l’espressione del voto.

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ELEZIONI COMUNALI

I candidati. Quattro in corsa per la carica di primo cittadino: Vito Bovino (Nuova Umanità, Bovino Sindaco, Sud al Centro, Ape e Popolari con Bovino Sindaco); Corrado De Benedittis (Rimettiamo in moto la città, Demos, Pd, Italia in Comune e Italia Viva); Nico Longo (Movimento 5 Stelle); Luigi Perrone (Direzione Corato, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, Udc, Patto Comune – Cambiamo con Toti, Corato nel cuore e Politica Partecipata Corato).

Clicca qui per consultare l’elenco completo delle 19 liste e dei 453 candidati al Consiglio comunale.

Nel 2019 andò a finire così: SindaciListeCandidati Consiglierin

Come si vota. È possibile tracciare un segno solo sulncandidato sindaco: in questo caso ilnvoto viene attribuito solo al candidatonsindaco; oppure tracciare un segno solonsu una delle liste collegate al candidatonsindaco o anche sia sul candidato sindaco che su una delle liste collegate al medesimo candidato sindaco: in entrambi incasi il voto viene attribuito sia al candidato sindaco che alla lista di candidati consiglieri; oppure esprimere il votondisgiunto, tracciando un segno sul candidato sindaco ed un altro segno su unanlista non collegata: in questo caso il votonviene attribuito sia al candidato sindaconche alla lista non collegata. Le preferenze si esprimono scrivendonnegli appositi spazi il cognome (oppurenil nome e cognome in caso di omonimia)ndei candidati consiglieri comunali dellanlista votata.

È possibile esprimere duenpreferenze per i candidati a consiglierencomunale, scrivendone il cognome nelle apposite righe tratteggiate poste al dinsotto del contrassegno di lista. In casondi espressione di due preferenze, queste devono riguardare una candidatandi genere femminile ed un candidato dingenere maschile (o viceversa), pena l’annullamento della seconda preferenza.n

È eletto sindaco al primo turno il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi (almeno il 50% più uno);nqualora nessun candidato raggiungantale soglia si tornerà a votare domenican4 e lunedì 5 ottobre per il ballottaggiontra i due candidati più votati.

ELEZIONI REGIONALI

I candidati. Otto i candidati alla presidenza della Regione Puglia. In ordine alfabetico: Pierfrancesco Bruni (Fiamma Tricolore<span class="redactor-invisible-space">); Nicola Cesaria (Lavoro Ambiente Costituzione); Mario Conca (Cittadini Pugliesi -nMario Conca Presidenten <span class="redactor-invisible-space">); Andrea D’Agosto (Riconquistare l’Italia<span class="redactor-invisible-space">); Michele Emiliano (Partito Democratico, Senso Civico, Emiliano Sindaco di Puglia, Con Emiliano, Popolari con Emiliano, Puglia Solidale e Verde, Italia in Comune, Pensionati enDisabili, Partito Animalista Italiano,nPartito del Sud, Sud Indipendente,nDemocrazia Cristiana, Sinistra Alternativa, I Liberali e Partito Pensiero enAzione<span class="redactor-invisible-space">); Raffaele Fitto (Fratelli d’Italia,nLega, Forza Italia, Unione di Centronassieme al Nuovo PSI e La Puglia Domani); n Antonella Laricchia (Movimento 5 Stelle e Puglia Futura); Ivan Scalfarotto (Italia Viva, Scalfarotto Presidente e Futuro Verde).n

Come si vota. I pugliesi devono eleggere il nuovo presidente e rinnovare il Consiglio Regionale composto dan50 consiglieri. I primi 23 seggi vengono ripartiti a livello circoscrizionale eni restanti 27 a livello di collegio unico regionale. Il sistema di voto è dinstampo proporzionale a turno unico. La scheda elettorale è di colore arancione.

La legge prevede la possibilità di esprimere due preferenze di genere diversonall’interno della lista prescelta, e voto per il candidato presidente, sunun’unica scheda. È possibile votare per una lista e per un candidato presidentennon collegati fra loro (il cosiddetto “voto disgiunto”). È eletto Presidentendella Regione il candidato che ottiene lanmaggioranza (anche solo relativa) dei voti.n

Alle liste collegate al presidenteneletto viene eventualmente assegnato un premio di maggioranza nella seguentenmisura: almeno 29 seggi nel caso il presidente eletto abbia ottenuto unanpercentuale di preferenze superiore al 40%; almeno 28 seggi nel caso ilnpresidente eletto abbia ottenuto una percentuale di preferenze compresa fra iln35% e il 40%, mentre se scende sotto il 35% verranno assegnati almeno 27nconsiglieri. La legge prevede una soglia di sbarramento dell’8% per lencoalizioni e le liste che si presentano da sole e del 4% per le liste che sinpresentano in coalizione.

I candidati consiglieri coratini. Con Michele Emiliano: Antonio Di Gioia (Italia in Comune), Emanuele Lenoci (Popolari con Emiliano), Francesco Palagiano (Emiliano sindaco di Puglia). Con Raffaele Fitto: Vincenzo Labianca (Unione di Centro – Nuovo PSI), Luigi Menduni (Lega) e Pina Ferri (Fratelli d’Italia). Con Ivan Scalfarotto: Titti Cinone (Azione). Con Mario Conca: Antonio Capogna (Cittadini Pugliesi).

REFERENDUM COSTITUZIONALE

Come si vota. I cittadini devono esprimersi sulla riduzione di un terzo del numero dei parlamentari di Camera e Senato. Si tratta di un referendum confermativo: servirà cioè a confermare l’approvazione di una riforma costituzionale che non ha ottenuto almeno due terzi dei voti in ciascuna Camera. La riforma prevede di ridurre i seggi alla Camera da 630 a 400 e quelli al Senato da 315 a 200. Una riduzione di circa un terzo: si passerebbe dai circa 96mila abitanti per deputato a circa 151mila. Con l’approvazione della riforma sarebbero ridotti anche i parlamentari eletti dagli italiani all’estero: passerebbero da 12 a 8 e i senatori da 6 a 4. Verrebbe inoltre stabilito un tetto massimo al numero dei senatori a vita nominati dai presidenti della Repubblica: mai più di 5.

Il quesito stampato sulla scheda dice: “Approvate il testo della legge costituzionale concernente «Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari», approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n.240 del 12 ottobre 2019?”. A tutti gli elettori sarà consegnata una sola scheda. Per votare, occorre tracciare una croce sul “sì” o sul “no”. Chi vota “sì” sostiene il taglio, chiede che la riforma sia confermata ed entri in vigore. Chi vota “no” ne chiede invece l’abrogazione.

Per la validità del referendum costituzionale confermativo, a differenza che per il referendum abrogativo, non è previsto dalla legge un quorum di validità: non si richiede, cioè, che alla votazione partecipi la maggioranza degli aventi diritto al voto e l’esito referendario è comunque valido indipendentemente dalla percentuale di partecipazione degli elettori. Possono votare al referendum costituzionale confermativo tutti i cittadini italiani maggiorenni, che il 20 settembre 2020 abbiano già compiuto 18 anni di età.

domenica 20 Settembre 2020

(modifica il 20 Luglio 2022, 21:14)

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Gio Buoncostume
Gio Buoncostume
3 anni fa

Vit nu pic quanda nom!