Politica

De Benedittis: «Negli anni è mancata una vera politica su sicurezza e legalità»

La Redazione
Il Comune di Corato
Una lettera del candidato sindaco Corrado De Benedittis sul tema "Sicurezza e legalità"
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Una lettera del candidato sindaco Corrado De Benedittis sul tema “Sicurezza e legalità”.

«Gent.mo Direttore, mi preme, in qualità di candidato sindaco e di esponente politico della Convergenza Cap 70033, intervenire sul tema della sicurezza in città.

Come ricorderà, più volte, su questa testata, mi è stato dato modo, negli anni, di richiamare l’attenzione su tale questione, evidenziando l’urgenza di mettere in campo politiche a tutela della cittadinanza.

Si tratta di un tema sensibile che va affrontato con equilibrio e moderazione. Bisogna assolutamente evitare che l’insicurezza percepita diventi maggiore di quella reale. D’altro canto, si assiste in città a fenomeni che destano preoccupazione e che la politica non deve sottovalutare.

In tempi più o meno recenti, si sono verificati episodi anche molto violenti su cui ho con chiarezza espresso la mia idea. Allo stesso modo, richiamano alla necessità di interventi sociali forti, quei gruppi di ragazzini, un po’ allo sbando, che a volte prendono a bersaglio persone più deboli o anziani o altri ragazzi.

C’è di peggio, l’attività investigativa, ci dice che Corato rischia di essere infettata dalla criminalità organizzata e che alcune famiglie sarebbero ormai affiliate a clan mafiosi di Bari che potrebbero sbarcare in città per loro tramite.

Questo scenario drammatico richiede una rigenerazione politica forte e non più rinviabile. Occorre un nuovo gruppo dirigente che abbia le mani pulite e libere, che prenda il controllo della città e che erga una barriera contro tali forme di infiltrazione.

A Corato, negli anni, è mancata una vera politica della sicurezza e legalità e oggi se ne raccolgono i frutti amari. Guai a scaricare tutte le responsabilità sulle Forze dell’ordine. Spesso, questo è un alibi con cui la politica cerca di autoassolversi dalle proprie inadempienze o peggio complicità.

Sicurezza e legalità devono andare insieme. Dove non c’è rispetto della legalità, non c’è sicurezza.

Sono tante, in città, le forme di illegalità diffuse: dal parcheggiare in divieto di sosta, alla corruzione nelle sue molteplici forme, incluse la piaga del clientelismo e della raccomandazione che affossano i cittadini e le cittadine più meritevoli, fino a reati come l’usura che distruggono famiglie e attività economiche.

La parola legalità ha la stessa radice di legame: sul rispetto della legge si fonda il legame sociale, di cui una politica sana e al servizio del bene comune deve farsi interprete e custode.

Corato ha bisogno di un’imponente politica della sicurezza e legalità i cui pilastri devono essere: presidio del territorio, trasparenza amministrativa, rigenerazione urbana e rigenerazione sociale. In parole semplici: più forze dell’ordine, amministratori onesti, più decoro e pulizia delle piazze e delle strade, più attenzione ai soggetti deboli e a rischio di devianza. La traduzione di tutto ciò in fatti concreti richiede che la nostra città non si lasci sfuggire opportunità e finanziamenti.

Ad esempio, il Ministero dell’ Interno con decreto del 27.5.2020 elargisce per la sicurezza urbana 17 milioni di euro per l’anno in corso, a disposizione dei Comuni per rafforzare i sistemi di videosorveglianza.

Condizioni per accedere a tali finanziamenti era che i sindaci avessero sottoscritto col prefetto i patti per la sicurezza urbana, che i Comuni si impegnassr a iscrivere in bilancio le somme occorrenti ad assicurare la corretta manutenzione degli impianti da realizzare e che presentassero la domanda entro il 30 giugno 2020.

Quanto ha potuto fare la nostra Corato, abbandonata al suo destino da una politica assente?

Allo stesso modo, le politiche di rigenerazione urbana e sociale devono agganciarsi agli assi europei di finanziamento e inserire Corato negli obiettivi di Agenda 2030 in cui la sostenibilità diventa la chiave di volta per finanziare le politiche di equilibrio ambientale, sociale e di sviluppo.

Una città più bella, più pulita, più illuminata, più attenta alle persone fragili diventa necessariamente una città più sicura».

giovedì 16 Luglio 2020

(modifica il 21 Luglio 2022, 0:52)

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fc
fc
3 anni fa

Se i cittadini hanno la sensazione (direi certezza) che la città è totalmente senza controllo e abbandonata a se stessa, (lo vedete il degrado o vivete in qualche altro paese straniero) non possiamo dare la responsabilità a presunti fantasmi o fare filosofia senza arrivare mai alla conclusione. Bisogna dire con chiarezza (e qui si denota l'uguaglianza del pensiero politico coratino), chi sono i soggetti responsabili di tale situazione oltre al fallimento della politica che è sotto gli occhi di tutti, non escluderei, a prescindere, la scarsissima presenza delle forze dell'ordine e della polizia locale.