Politica

Claudio Amorese: «Gli anziani, una risorsa per le nuove generazioni»

La Redazione
Claudio Amorese: «Gli anziani
«Con il mio assessore di riferimento coinvolgeremo tutte le associazioni in progetti in cui gli insegnanti saranno affiancati dagli anziani»
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«Questa campagna elettorale è una straordinaria esperienza che mi sta regalando insegnamenti di vita che porterò per sempre nel mio cuore». Claudio Amorese, candidato sindaco per la coalizione polo di centro, non nasconde la propria emozione parlando degli incontri quotidiani con i cittadini.

«Incontro padri e madri di famiglia, giovani, imprenditori, commercianti, disoccupati e tutti mi insegnano qualcosa, tutti mi dimostrano l’amore che hanno per la città, tutti sperano in un futuro che dia dignità al loro essere cittadini di Corato e tutti mi incoraggiano a lottare al loro fianco.

Fra tutte le mani che sto stringendo e fra tutti gli occhi e i visi che sto guardando – afferma Claudio Amorese – quelli che appartengono agli anziani sono i più belli, sono quelli che mi scaldano ed aprono il cuore. Gli anziani sono il nostro passato, sono il nostro presente ma sono anche, con i loro insegnamenti e i loro valori, il nostro futuro. Gli anziani che incontro, dice Claudio, mi ricordano mio nonno che è stato il mio primo maestro di vita. Ricordo, quando ero piccolo e trascorrevo ore intorno alla “frascer” a sentire il nonno raccontare le sue esperienze. Quel vivo ricordo ha prodotto un idea: mi piacerebbe che gli anziani diventassero patrimonio e risorsa della nostra scuola.

Con il mio assessore di riferimento – continua Amorese – coinvolgeremo tutte le associazioni in progetti in cui gli insegnanti saranno affiancati dagli anziani e racconteranno ai nostri bimbi i frammenti della storia della nostra città; perché come diceva Indro Montanelli: un popolo che ignora il proprio passato non saprà mai nulla del proprio presente. Partendo dagli anziani, conclude Claudio, noi vogliamo dare futuro al presente».

domenica 19 Maggio 2019

(modifica il 21 Luglio 2022, 18:54)

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salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
4 anni fa

Avviandomi anch'io verso l'anzianità (o trovandomi già in essa, a seconda dei punti di vista), noto alcune discrepanze tra l'essere vecchi fino a qualche decade fa ed esserlo ora. Prima c'era, verso di loro, un rispetto scontato, sentito, frutto della tradizione. Ora questo sentimento va quasi preteso: non si cerca più il decano per quello che egli può offrire, con la sua esperienza, la sua saggezza, ma è lui che si offre o gli si chiede, e non dai giovani, di offrirsi, quando lo scoramento per ciò che gli succede intorno, gli dà ancora la voglia di sentirsi utile. In generale, un mondo esasperatamente tecnologico ed “accelerato”, spinge più gli anziani ad accostarsi o imitare i giovani, che viceversa. Chi non è capace di farlo, quasi si autoemargina.