Dopo aver ricordato le fasi della sua amministrazione – dalla mozione di sfiducia fino alla crisi con il partito di maggioranza – questa mattina Massimo Mazzilli ha comunicato le sue dimissioni dalla carica di sindaco.
«Nonostante i ripetuti tentativi di dialogo da me intrapresi, in consiglio comunale ho subito un durissimo attacco sia sotto il punto di vista umano che politico. Quasi mai ho avvertito la vicinanza di chi oggi mi accusa. Le dimissioni del presidente Salerno sono la conferma del venir meno della maggioranza. Si è consumato un omicidio politico: ai cittadini la facoltà di individuare vittime e carnefici».n
Il video in diretta della conferenza stampan
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Il testo integrale della lettera di dimissioni del sindaco. «Il sottoscritto Massimo Mazzilli nato a Corato (BA) il 20.02.1965 e ivi residente in Via Luigi Tarantini n. 111, eletto Sindaco nelle elezioni amministrative del 25 maggio 2014, giusto atto di proclamazione del 30 Maggio 2014 fatto dal Presidente dell’Ufficio Centrale per l’elezione diretta del Sindaco e del Consiglio Comunale di Corato, prende atto che lo stato di crisi iniziato lo scorso Dicembre, con la presentazione della mozione di sfiducia presentata da 11 Consiglieri Comunali ai sensi del vigente art. 52 del D. Lgs. n. 267 del 18.8.2000, per cause improvvise e non prevedibili, poste in essere da due forze politiche che avevano sin qui assicurato il sostegno (Noi con l’Italia e Forza Italia), addirittura è riesploso a pochi mesi dal termine naturale della legislatura.
Nel mese di gennaio 2018 gli Assessori Comunali depositarono la loro disponibilità a rimettere l’incarico assessorile al fine di rendere libera da ogni condizionamento la mia opera di ricucitura della crisi amministrativa in cui versava l’Amministrazione Comunale. Anche lo scrivente presentò le dimissioni in data 12 gennaio 2018, ai sensi art. 53 del D. Lgs. n. 267 del 18.8.2000, in modo da consentire la possibilità di porre in essere ulteriori iniziative finalizzate a ristabilire una maggioranza politica per poter proseguire l’azione amministrativa sino alla naturale scadenza,fissata per la primavera 2019.n
Nel Consiglio Comunale del 18 gennaio 2018, la mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco e della Giunta Comunale, presentata in data 22 dicembre 2017, fu rigettata anche grazie all’espressione di voto in tal senso del Consigliere Comunale Fabrizio Ventura, esterno alla maggioranza, e al voto di astensione del Consigliere Comunale Francesco Caputo che anche in questa sede sento entrambi di ringraziare. Pertanto, considerato quale mandato inequivocabile del Consiglio Comunale a proseguire nel mandato amministrativo visto l’esito negativo della votazione di tale mozione, in data 31.01.2018 ritirai le dimissioni presentate in data 12.01.2018.n
Pur avendo ricevuto tale nuova fiducia, la composizione del quadro politico è risultato però più faticoso del previsto. In data 21.03.2018 seguirono le dimissioni dell’Assessore Sen. Luigi Perrone e in data 17 e 21 marzo degli Assessori Francesco Scaringella, Gaetano Nesta, Giulia Tandoi, Antonella Rosito, Marialuisa Zezza finalizzate alla nomina della nuova Giunta Comunale.n
Conseguentemente, in data 26.04.2018 e in data 15.06.2018 con Decreto Sindacale rispettivamente n. 6 e n. 16, di concerto con i partiti che rappresentavano la maggioranza in Consiglio Comunale anche se con qualche distinguo e, cioè con la dichiarazione ufficiale di voler continuare a sostenere la mia azione con il così detto “appoggio esterno” (senza esprimere rappresentanti in Giunta Comunale) da parte dei gruppi politici di Noi con l’Italia, Forza Italia e UDC presenti in Consiglio Comunale, nominai la nuova Giunta Comunale.n
La tensione da parte dei Gruppi politici di Noi con l’Italia e Forza Italia era stata palesata anche in occasione della mancata celebrazione del Consiglio Comunale del 6 Luglio scorso, allorquando i Consiglieri Comunali dei suddetti Gruppi non permisero lo svolgimento della seduta in prima convocazione. Anche in quella occasione mi prodigai con grande buona volontà per superare l’episodio riconducendola alla cosiddetta “dialettica politica”, ma evidentemente non era così.n
In data 1.8.2018, senza alcun preavviso, fosse anche solo dettato dal garbo istituzionale, ma anche da umani sentimenti di conoscenza e condivisione pluriennale di militanza politica e amministrativa, il Consigliere Comunale Pasquale Pomodoro aderente a Noi con l’Italia, Gruppo consiliare di maggioranza relativa nella compagine di maggioranza, presentò le dimissioni da Presidente di ben due Commissioni Consiliari: “Affari Generali e Istituzionali –
Bilancio e Programmazione Finanziaria – Risorse Umane” e ” Elaborazione proposte di modifica ed integrazione dello Statuto Comunale – Elaborazione proposte di modifica del Regolamento per il Funzionamento e l’Organizzazione del Consiglio Comunale – Elaborazione proposte di modifica ai Regolamenti Comunali – Elaborazione proposte di istituzione di nuovi Regolamenti – Ufficio Relazioni con il Pubblico – Albo Associazionismo – Gemellaggi – Istituti di Partecipazione Civica – Nuovo Assetto Territoriale e Amministrativo degli Enti Locali”.n
Nonostante i ripetuti tentativi di ricercadi un dialogo costruttivo da me intrapresi (ma infruttuosi) soprattutto nei giorni immediatamente precedenti la celebrazione della seduta, nel Consiglio Comunale dello scorso 4 settembre, in modo estremamente duro, aspro e alquanto inaspettato, ho subito un durissimo attacco sia sotto il profilo politico e sia sotto il profilo personale, in cui sono stato descritto come un Sindaco che ha operato sin dall’inizio del mandato in modo autonomo, senza alcuna relazione con la maggioranza che lo sosteneva in Consiglio Comunale. Nello spropositato attacco forse dettato più da valutazioni sui miei aspetti caratteriali, che non sulle mie capacità amministrative, ho ascoltato affermazioni gravi e infondate tese a screditare l’istituzione e l’uomo circa la mia incapacità, ad esclusivo suo dire, a svolgere il ruolo di Sindaco, addirittura sin dal 2014. Risuonano ancora amare e ingiuste in me alcune delle parole pronunciate dal Capogruppo di Noi con l’Italia, che furono le seguenti: “Lei non può fare il Sindaco, non è capace di farlo e non lo ha mai fatto.” Di contro, invece, posso affermare che in questi anni quasi mai ho avvertito la vicinanza, umana soprattutto, sulle azioni svolte da parte di chi oggi mi accusa di incapacità e mancanza di dialogo, a parte la formale espressione in Consiglio Comunale e in Giunta (quando presenti).n
Nella conferenza stampa da me indetta del 5 Settembre successiva al Consiglio Comunale, conscio di aver operato senza risparmio alcuno a beneficio dei miei concittadini, forse non dedicando tempi esagerati a consultazioni varie e a “giochi di palazzo”, come da me già dichiarato nella seduta consiliare, ho chiesto a Noi con l’Italia e a Forza Italia un esplicito atto che confermasse o meno quanto precedentemente dichiarato dal Capogruppo Pomodoro.Come una conferma possono essere considerate, senza ombra di dubbio, le dimissioni da Presidente del Consiglio Comunale – Ignazio Salerno – protocollate il 17 Settembre 2018 in cui si legge: “La maggioranza che mi ha eletto è ormai venuta meno per cui ritengo che la mia scelta sia doverosa e naturaleconseguenza”. Quindi, per ammissione dell’ex Presidente del Consiglio Comunale i Gruppi politici di Noi con l’Italia e Forza Italia non sostengono più la mia azione amministrativa e prendono le distanze dalla Giunta Comunale e dai Gruppi Politici e Consigliari che invece mi appoggiano ancora oggi senza indugio.n
Da quanto sopra, pur nella consapevolezza di aver operato per il bene esclusivo della nostra Città, ma anche nella certezza di aver operato per l’attuazione del programma elettorale presentato in occasione della consultazione del 25 maggio 2014, prendendo atto che è venuta meno la maggioranza che mi ha supportato nella elezione citata e sino ad oggi nell’azione amministrativa, i cui risultati sono sotto gli occhi dei concittadini e comprovati da atti e apprezzamenti, non posso che prendere atto della impossibilità di proseguire nell’attività amministrativa. Nella stessa consapevolezza di aver ben operato affermo sin d’ora di lasciare alle future Amministrazioni Comunali una cospicua dote di finanziamenti ricevuti o fondi del bilancio comunale, sapientemente gestito, (nell’ordine di ben oltre 25 milioni di Euro) per finanziare importanti investimenti infrastrutturali utili per migliorare la nostra Corato. Per non parlare poi di quante azioni e attività si potranno portare avanti nei vari settori (cultura, turismo, welfare, ambiente, urbanistica, mobilità, sanità, ecc.) a cui aggiungere una serie di regolamenti e Piani di programmazione territoriale già istruiti e inviati al Consiglio Comunale per l’approvazione.n
A pochissimi mesi dalla scadenza naturale del mandato amministrativo questo brutto e inconcepibile atto di Noi con l’Italia e Forza Italia, posso affermarlo, è un “omicidio politico” consumato soprattutto in danno della popolazione e delle attività economiche che operano in Città; spero che la cittadinanza con lucidità ed obiettività sappia poi individuare “vittima e carnefice”!n
Ciò premesso, come doverosa, coerente e dignitosa conseguenza, non posso cherassegnare le dimissioni da Sindaco del Comune di Corato ai sensi del vigente art. 53 del Decreto Legislativo n. 267 del 18.08.2000 che visto quanto innanzi motivato devono ritenersi non revocabili.n
Ringrazio i cittadini che nel 2014 mi hanno eletto sulla base di un preciso programma elettorale, legittimandomi così a rivestire lo straordinario e prestigioso ruolo di Sindaco della mia Città, in cui sono nato, lavoro e vivo con la mia famiglia, e che sempre mi hanno dimostrato umana accettazione e vicinanza.n
Ringrazio la mia famiglia che mi ha sempre sostenuto senza mai farmi mancare l’affetto e la vicinanza e alla quale sicuramente troppe volte ho sottratto tempo ed energie.n
Ringrazio l’intero Consiglio Comunale per il lavoro svolto e, mi sarà consentito, in particolare, ringraziare i Consiglieri Comunali e gli Assessori Comunali che mi hanno lealmente sostenuto e collaborato anch’essi senza risparmio prodigandosi per la nostra Corato.n
Ringrazio tutta la tecno-struttura del nostro eccellente Comune (tanto ammirata dagli altri Comuni ed Enti sovraordinati) e quindi ringrazio il Segretario Generale, il mio Staff, tutti i Dirigenti in servizio e anche gli altri che in questi anni mi hanno affiancato, ringrazio infine tutti i dipendenti comunali attualmente in servizio e anche tutti gli altri oramai in pensione, che tutti insieme hanno collaborato per l’attuazione del mandato amministrativo nell’esclusivo interesse della Citta.n
Ringrazio il Collegio dei Revisori dei Conti e tutti gli Organismi interni e di controllo del Comune di Corato, le nostre straordinarie Società Partecipate in particolare l’ASIPU Srl, la SixT SpA, ma anche il Patto Territoriale Nord Barese-Ofantino e il GAL “Le Città di Castel del Monte” per la loro preziosa operatività a vantaggio del nostro territorio. Così come ringrazio tutto il mondo associativo e del volontariato che tante iniziative hanno organizzato e svolto per la nostra Città e alle quali ci siamo sforzati di fornire il migliore supporto possibile.n
Spero di aver rappresentato con onore la mia Città in tutte le occasioni, anche le più difficili e delicate, chiedendo comprensione per gli obiettivi non raggiunti e ringrazio anche Nostro Signore per la splendida opportunità vissuta.n
Con deferenti ossequi».n
Uhhhh…. e adesso come faremo senza il nostro Sindaco del SO COME….????
SO COME…. NON AVER FATTO NULLA, MA PROPRIO NULLA DI BUONO PER LA CITTA’. Troppo tardi ti sei deciso! Chiedi almeno scusa del disturbo che hai dato a tutti noi cittadini. Ora… occorre voltare pagina, anzi libro!!
dov'è il meglio? mazzilli non lo è. il penultimo non lo è stato. il terzultimo men che meno, il quart'ultimo lasciamo stare….. di sinistra? di destra? del centro? 5 stelle?
Grazie Signor. Mazzilli ! per aver preso in considerazione è aver dato le dimissioni , liberando la Nostra Città, da questo vortice fallimentare ormai da 4 anni , ma non se la prenda Egregio , perché anche il suo predecessore, è stato il peggiore della Storia della Demograzia.
sig.sindaco lei e'1 signore lascia perdere ha fatto tutto quello che poteva .falli venire a chiedere i voti a questi sig.quando sarà li stiamo gia'aspettando noi corallini non dimentichiamo certe cose.vigliacchi e traditori.grazie di tutto Massimo Mazzilli .
Mi chiedo che valore (e attendibilità) possano avere i commenti “fatti” nell'anonimato. Scusate il disturbo.
Tutto questo “Cicero pro domo sua” interesserà si o no all'1% della popolazione. Non sarebbe stato più elegante non scrivere alcunché? Non siamo proprio capaci di evitare di vergare inutili memoriali, specie se finalizzati a colpevolizzare qualcuno o a scaricarsi dalle responsabilità. E' davvero difficile gestire una situazione che parte da un trionfo elettorale (parlo quello di Berlusconi) al tonfo susseguente: scappano tutti, quasi abiurando il loro passato. Io sono stato sempre assai, ma proprio assai, alieno dal salire sul carro dei vari vincitori, e molto mi divide dal Massimo politico. Personalmente però mi è simpatico, e mi sarei augurato che riuscisse a concludere il mandato. Spero, alle prossime elezioni, di leggere nomi del tutto nuovi. I “dejà vu” infatti, non sono mai proficui.
Che significa “omicidio politico”?
Se c'è l'omicidio, c'è l'omicida. Chi è?
Mazzilli ancora non lo dice. Sindrome di Stoccolma? Forse.
Intanto una considerazione che è anche una spiegazione, piaccia o non piaccia, va fatta. Da quasi un quarto di secolo a Corato tutti i sindaci sono caduti prima della scadenza; dal buon Di Gennaro a Fiore, da Bucci a Mazzilli. Solo Gino Perrone è arrivato alla fine del suo primo mandato e, per opportunità politica, interruppe il suo secondo quasi al termine.
Perche? Il perché cela non solo la vita politica di un personaggio, ma quella di un'intera città. Così credo.
Massimoooooo stat bun stat
Ma povero Silvio è vittima di bullismo
Quindi dal 4 marzo il Mario Venuti di turno avrebbe coniato la pantomima del dilemma da vittima e carnefice, mentre il deus ex machina pigliava sonori schiaffi in cabina elettorale… meditate gente, meditate…
Credo sia giusto fare un’adeguata osservazione, in tutta la vicenda politica ritengo che se un Sindaco “cade” prima della fine del proprio mandato non è solo colpa sua I veri complici del fallimento amministrativo sono in primis l’IO del singolo consigliere e la sua assenza propositiva nel vivere le reali necessità della città. Se solo ogni consigliere di maggioranza avesse maggiormente vissuto la VERA realtà cittadina oggi non saremmo qui. Purtroppo il carro del perdente ha un sol posto, quello del vincitore infiniti!
Nella lettera di dimissioni leggo solo parole di circostanza e non le vere ragioni per cui il Sindaco ha rassegnato le dimissioni, a mio personale parere. Comunque quando cade Sansone di solito cadono anche i Filistei, quindi se un Sindaco decide di lasciare l'incarico vuol dire che tutta la maggioranza che lo ha appoggiato non era in grado di svolgere il proprio ruolo istituzionale. Evidentemente gli interessi personali e/o di partito hanno prevalso sul bene comune, ovvero gli interessi della Città. Parafrasando più o meno parte dei commenti, all'elettorato giudicare chi sono le vittime e chi sono i carnefici, nella speranza che alle prossime elezioni si voti con coscienza e non per quella strana abitudine che si chiama clientelismo.
abbastanza emozionato ,detto questo spero tanto che non sia il prossimo sindaco la solita faccia