Politica

​Perrone: «Lascio l’incarico di assessore all’urbanistica»

La Redazione
Il senatore Perrone
Una scelta fatta per superare lo stallo in seno all'amministrazione creato in seguito alla crisi, spiega l'ex senatore
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Gino Perrone ha rimesso le deleghe assessorili del settore urbanistica e ha rassegnato le sue «dimissioni irrevocabili» dall’incarico per motivazioni politiche.

Nella lettera protocollata questa mattina in Comune, Perrone spiega che la decisione è arrivata dopo che il suo partito ha deliberato di sostenere l’amministrazione con il solo appoggio esterno.

Una scelta fatta, si spiega ancora nel documento, al fine di ricercare nuovi equilibri politici fra le forze del centrodestra e per superare lo stallo in seno all’amministrazione creato in seguito alla crisi.

mercoledì 21 Marzo 2018

(modifica il 22 Luglio 2022, 17:22)

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Leggia Casa
Leggia Casa
6 anni fa

adesso potreste dare l'assessorato alla lega visto che al senato ha superato in termini di consensi a livello cittadino noi con l'italia?

 salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
6 anni fa

Quello di assegnare un incarico di responsabilità ad una persona competente ma estranea se non “antitetica” ai “giochi” politici in atto, come ventilato da Leggia Casa, è un'idea razionale. Ma proprio per questo, inattuabile.

Rino Piè
Rino Piè
6 anni fa

stando così le cose anche il presidente del consiglio comunale dovrebbe dimettersi?

Pardi Leo
Pardi Leo
6 anni fa

Chi troppo in alto sale cade sovente, precipitevolissimevolmente!

Giacomo De Lillo
Giacomo De Lillo
6 anni fa

Premesso che , a partire dallo stesso Perrone, a molti sfugge la differenza tra dimissioni dalla carica di assessore e rinuncia alla delega assessorile, se Perrone si dimette dalla carica, lo fa sia
per riacquistare la libertà di una nuova ennesima scelta di partito che per rispondere ad una specifica condizione posta da Franco Caputo per continuare a sostenere l'attuale risicata maggioranza. Quanto alla amena proposta di Leggia Casa, peraltro fraintesa o volutamente distorta da Di Gennaro fino al punto da qualificarla razionale, non credo che il Sindaco possa mai giustificare la scelta di nuovi assessori, sulla base di una loro rivendicata o effettiva estrazione leghista.

 salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
6 anni fa

Giacomo, da politico di vecchio stampo, sa bene che la “razionalità” (la Lega non c'entra nulla nel mio discorso, dato che esso può essere riferito a qualunque compagine non di governo) non è di casa nel nostro sistema. Se esso fosse stato “razionale” non avremmo avuto, a livello centrale, 64 governi in settant'anni. Che poi questa assurdità sia diventata una norma ma, peggio ancora, sia stata considerata dagli italiani come un “fatto normale” (si è giustificato di tutto, dopo il Fascismo, nel nome sacro della “libertà”) ciò non fa che confermare la mia asserzione.

Gaetano Bucci
Gaetano Bucci
6 anni fa

“All'ordine Facite Ammuina: tutti chilli che stanno a prora vann' a poppa e chilli che stann' a poppa vann' a prora; chilli che stann' a dritta vann' a sinistra e chilli che stanno a sinistra vann' a dritta; tutti chilli che stanno abbascio vann' ncoppa e chilli che stanno ncoppa vann' bascio passann' tutti p'o stesso pertuso; chi nun tene nient' a ffà, s' aremeni a 'cca e a 'll à”.
Chi ha dato l'ordine di fare l'Ammuina la fa egli stesso? A Corato Palazzo è pittoresco, più della Piazza.

Dino Citta
Dino Citta
6 anni fa

speriamo che il prossimo assessore all'urbanistica abbia a cuore la questione strade private ad uso pubblico da risolvere esclusivamente con una volontà politica chiara e non tergiversante..

Amedeo Strippoli
Amedeo Strippoli
6 anni fa

Noi italiani siamo incredibilmente bravi a salire subito sul carro dei vincitori ed a mandare a picco chi sta già affondando.

W la libertà
W la libertà
6 anni fa

Non ci credo !! Allora tra un po uscirà il nuovo piano regolatore !!! WoW…

Mario 62
Mario 62
6 anni fa

Era ed è una richiesta fatta dal consigliere Caputo,ben venga il cambiamento fuori il primo ora tocca al secondo a lasciare la poltrona.

Mennuti Arcangelo
Mennuti Arcangelo
6 anni fa

Ah era pure assessore, w la 1° maggio

 salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
6 anni fa

Prendendo spunto dalle vicissitudini, nell'articolo, di un vecchio democristiano, non posso non commentare la notizia di un secondo sfregio alla stele di Aldo Moro, a via Fani: una prima volta con la croce uncinata; la seconda con scritte inneggianti alle B.R. Una vera par condicio nei confronti di un uomo a cui il partito di appartenenza andava stretto. Egli aperto e sobrio, il partito, un misto greve fra un ippopotamo e una talpa: goffo, ingombrante e dalla vista corta. Adesso anche la Balzerani, una dei capi delle B.R., pontifica ed irride le vittime dell'attentato, dal pulpito da dove ha presentato il suo libro: alla base di tutto ciò, l'impreparazione del popolo all'autogestione, tale da trasformare un sistema politico eccelso come la democrazia, in una ormai incontrollabile anarchia.

 salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
6 anni fa

Amedeo, gli “anni di piombo” non possono tornare, per vari motivi: 1) non esistono spinte, dall'estero, poderose e rivoluzionarie, alle quali i nostri giovani, com'è loro solito, “attaccarsi” e farle poi proprie; 2) i giovani stessi, tutta tecnologia ed assenza di ideologie, sono cambiati; 3) la crisi economica, dalla quale, per la mentalità inadeguata ai rapidi cambiamenti, non siamo ancora capaci di uscire, ha del tutto emarginato i sindacati, padroni assoluti, una volta, dell'ancor più di oggi desolato deserto politico e vera spinta propulsiva, in assenza di un valido interlocutore e subito dopo, cronologicamente parlando, del movimento studentesco, delle contestazioni trasformate sistematicamente in “lotte continue”.

tutto vero
tutto vero
6 anni fa

si ma tanto all'urbanistica lascia i suoi operai con la linea telefonica diretta, da lui scelti ed arruolati