«Impossibile far parte di una nuova maggioranza senza le effettive dimissioni di Salerno e Perrone».
Il consigliere Franco Caputo entra a gamba tesa nella crisi amministrativa in Comune e torna a ribadire che – senza il rispetto di alcune “condizioni” – non potrà sostenere il nuovo corso recentemente annunciato dal sindaco.
Non meno di due giorni fa, infatti, Mazzilli aveva fatto sapere a mezzo social network che era pronto ad andare avanti con «un giusto riassetto complessivo del quadro amministrativo e istituzionale». Ovvero con un azzeramento della giunta, magari anche della carica del presidente del consiglio, e con una maggioranza che, evidentemente, dovrebbe comprendere pure lo stesso Caputo.
Oggi, però, il consigliere ha voluto puntualizzare che, al mero annuncio del riassetto, debbano seguire a ruota i fatti. E che quindi, senza le effettive dimissioni di Salerno e Perrone, non entrerà a far parte della maggioranza.
Di seguito la nota integrale del consigliere Franco Caputo.
«Dopo attente e profonde riflessioni, il gruppo che rappresento è giunto alla determinazione che risulta impossibile, al momento, far parte della costituente nuova maggioranza.
Le istanze annunciate, fin dal giugno 2015, in un pubblico comizio e ribadite fino a oggi, non hanno mai avuto riscontro da parte del primo cittadino e dal partito di maggioranza relativa: “Oltre con Fitto/Conservatori-Riformisti/Direzione Italia/Noi con l’Italia” già Forza Italia.
Allo stato attuale, con chiarezza e onestà intellettuale, si comunica la decisione presa. In particolare si fa riferimento ai ruoli del presidente del consiglio comunale e dell’assessore all’urbanistica, di cui si è sempre richiesto, nei numerosi incontri, le loro dimissioni, pur sostenendo continuamente il ruolo di vicinanza al sindaco, costando l’allontanamento dal partito di appartenenza: “Forza Italia”.
Tale scelta è stata dettata, in quanto non decisivi nella composizione numerica della maggioranza e anche per non tradire il voto degli elettori.
Oggi mi viene chiesto di essere il tredicesimo componente di maggioranza e di partecipare alla formazione di un nuovo quadro amministrativo-istituzionale. Si ribadisce di non essere mai stato interessato a nessun tipo di rappresentanze o poltrone, come già ampiamente dimostrato.
Alla base della personale azione politica, ho sempre messo al primo posto gli interessi della città. Mai è stato chiesto l’azzeramento della giunta.
Si è atteso più del dovuto, pertanto, confermo che attualmente non ci sono le condizioni per qualsiasi altra collaborazione. Nel contempo, è doveroso richiamare il sindaco e la sua maggioranza, al senso di responsabilità “promesso” alla città e ai suoi cittadini».
Ottima presa di posizione da parte del consigliere Caputo sono pienamente d’accordo.
Caputo scrive: … “risulta impossibile, al momento, far parte della nuova maggioranza”… Più avanti parla di decisione definitiva. La contraddizione è evidente. Comunque…
I motivi? Il non aver ottenuto le dimissioni del Presidente del Consiglio comunale e dell'assessore all'urbanistica.
In altre parole non un supposto interesse superiore della città, ma una vendetta servita fredda con i fiocchi e i controfiocchi dopo tre mesi di crisi e un lungo periodo di contrasti e conflitti con Forza Italia.
Che questa amministrazione fosse cotta e che dovesse andare a casa per incosistenza della maggioranza e per inadeguatezza era evidente già mesi fa.
E allora perché continuare?
Perché Caputo si è “incapunito”… più che incaponito?
Il guaio è che il sindaco, forse solo lui o malgrado lui, non ha mai voluto guardare la realtà.
Si è dimesso, ha ritirato le dimissioni. Non è stato coerente. Ora è rimasto col cerino in mano mentre Corato è stata lasciata in brache di tela… sgualcite e consumate.
Ergo…
Ma pensate a fatti seri, a problematiche che ci sono in giro e non a queste caxxate
A perdonatemi la volgarità…. Ma bisognava dorlo
Troppi interessi di parte, coerenza e onestà verso gli elettori, visione politica diversa, ect., tutte parole senza senso. Se solo per un attimo vi fermaste a guardare le vere esigenze e a pensare come risolvere i problemi della Città, saremmo già un passo avanti.. Signori miei con questa mentalità non si va da nessuna parte.
Bisogna scappare via da questo paesucolo.
il gruppo che rappresento?…e qual'è?
Vedo che ci sono limiti alla estensione dei commenti per cui non ho potuto chiudere il mio modesto ragionamento. Dicevo che trovo fondata e coerente la presa di posizione di Franco Caputo e credo nella sua buona fede. Al più mi sarei aspettato, da chi è più bravo di me nell'analisi critica degli avvenimenti locali, da chi indulge ai retropensieri, che avanzasse il sospetto che anche questa volta, dietro la decisione di Caputo, ci sia una manina che attende l'esito della competizione elettorale, per decidere se affossare o lasciar sopravvivere il Sindaco.
Sì, lo spazio per i commenti è limitato ed inadatto per analisi critiche adeguate. G. De Lillo in fondo giustifica ed assolve Caputo per il suo ritiro dalla maggioranza, ammesso che sia veramente tale e definitivo. Tale giudizio è basato sul fatto che la sua richiesta di dimissioni dagli incarichi di Salerno e Perrone sia legittima.
Non la penso cosi. La libertà di mandato credo valga per tutti. E se vale per chi passa in campo avverso, ancor più per chi rimane nello stesso.
…troppi commenti per un episodio politico locale, che può essere anche importante, ma non incide più di tanto sulla vita della nazione. Io avrei desiderato infatti che il meridione si sprovincializzasse, che uscisse dai canoni delle penose e patetiche beghe di quartiere, che creasse i presupposti per una dignitosa presa di coscienza sul suo futuro. Niente di tutto ciò: anche questa volta il sud starà a guardare, apatico ed indifferente, quello che gli altri decidono per lui.
Più leggo i commenti sulla crisi politica della Giunta comunale e più mi convinco che questa crisi è stata generata solo ed esclusivamente da questioni di interesse.
Spero che l'elettorato Coratino ne tenga conto quando si recherà nei seggi elettorali per votare, sia per le prossime elezioni politiche che per le prossime elezioni comunali.