Le ruspe sono il segno della demolizione finalizzata alla rinascita, quella del Caseificio Pugliese. A dare slancio alla ripresa delle attività è il Caseificio Maldera che – con la nota pubblicata stamattina – ha rimarcato a chiare lettere il proprio ruolo.
Parole che hanno spinto il consigliere Vito Bovino ad esprimere la sua replica, essendo stato tirato in causa per le affermazioni fatte in consiglio comunale giovedì scorso.
«L’iniziativa privata e l’attività degli imprenditori coratini – commenta Bovino – sono senza dubbio lodevoli e degne di apprezzamento, soprattutto in questa fase di congiuntura economica. Loro più che mai, in questo momento storico, stanno assicurando lustro alla città di Corato: a loro si deve quella vivacità economica e commerciale più volte riconosciuta anche dagli altri Comuni a noi vicini. Diversamente il nostro paese sarebbe contraddistinto da segni di negatività. Apprezzabile l’opera compiuta dal Caseificio Maldera, impegnato anche nel mondo nel calcio.
Tengo a precisare che “segno di decadimento” era in riferimento alle promesse che l’allora candidato sindaco Massimo Mazzilli faceva nell’aprile 2014: prometteva di essere lui, con la sua futura amministrazione, il principale soggetto protagonista per il rilancio di quella cooperativa. Tutto questo non è avvenuto: ecco il segno di decadimento».