Sono ore caldissime per la crisi che ormai da qualche tempo attanaglia l’amministrazione Mazzilli.
Per domattina alle 11 è stata convocata a Palazzo di Città una conferenza stampa del sindaco proprio sulla situazione politico-amministrativa. L’incontro potrebbe riguardare l’annuncio delle dimissioni da parte del primo cittadino. Ma il condizionale è d’obbligo.
Di certo c’è che i febbrili incontri svolti sinora per trovare una soluzione alla crisi, non hanno sortito gli effetti desiderati.
Sempre domani, alle 19.30, è stata fissata la riunione dei capigruppo per definire la data del consiglio comunale nel quale si discuterà la mozione di sfiducia presentata da undici consiglieri nei confronti dell’amministrazione.
La gestione dei piccoli comuni, con gli amministratori condizionati, nel loro operato, dal riscontro di gradimento o meno da parte dell'elettorato, è del tutto sbagliata. Ci vorrebbe una gestione di più ampio respiro, con un unico funzionario statale, a preparazione mirata, che si interessasse di un più vasto territorio. Ma anche in questo caso ci sarebbero dei problemi: le prestazioni e la carriera di coloro che vengono scelti, in qualche modo dai politici, sarebbero inevitabilmente influenzate dalle conoscenze, dalle simpatie e dagli appoggi degli stessi politici nei loro confronti, a prescindere dalle qualità dei prescelti. Si dovrebbe, comunque ora, evitare la possibilità di ripresentarsi: ma non ci saranno mai leggi draconiane nei confronti dei politici, che tali leggi producono.