Politica

«Contro la violenza mafiosa»: Mazzilli e Salerno al fianco dei cittadini di Bitonto

La Redazione
Il luogo della sparatoria
«La partecipazione è sentita e dovuta per manifestare, insieme alle altre Città del territorio e ai rispettivi sindaci e amministratori locali» scrivono dal Palazzo di città
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Dalle parole alla partecipazione concreta. Facendo seguito all’espressione di vicinanza alla comunità cittadina di Bitonto e al sindaco Michele Abbaticchio, il sindaco di Corato Massimo Mazzilli e il presidente del consiglio comunale Ignazio Salerno, questa sera parteciperanno ufficialmente alla manifestazione contro la violenza mafiosa che ha ucciso la signora Tarantino lo scorso 30 dicembre. Bitonto vedrà marciare fianco a fianco le Istituzioni del territorio.

«La partecipazione è sentita e dovuta per manifestare, insieme alle altre Città del territorio e ai rispettivi sindaci e amministratori locali – scrivono da Palazzo di città – la fermezza di intenti necessaria per contrastare fatti di sangue così gravi che scaturiscono dall’azione dei clan mafiosi locali che tentano di “ingabbiare le Città” con la violenza che pongono in essere senza risparmio alcuno».

martedì 2 Gennaio 2018

(modifica il 22 Luglio 2022, 21:58)

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 salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
6 anni fa

Maestri nell'organizzare manifestazioni contro, ma non nel creare i presupposti che evitino il sorgere delle piaghe sociali contro le quali poi si organizzano tali manifestazioni. E' un problema che interessa la politica centrale, non quella periferica, che poco può fare per contrastare tali mali. L'unico e rapido sistema per debellare ogni forma di delinquenza è quello dell'eliminazione della carta moneta. E' una decisione che spetta alla Banca centrale europea ma, con l'eccezione di pochi Paesi afflitti da patologica ed elevata criticità, non si crede si abbia ancora raggiunto quell'allarmante livello di guardia che possa poi spingere ad attuare tale iniziativa, né una simile richiesta potrà mai provenire dai nostri governanti: sarebbe come riconoscere un proprio fallimento.